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giovedì 30 luglio 2015

Esiti di una permanenza di studi in Russia.

Alcune riflessioni sulla Russia  e la sua cultura

 Federico Salvati

la Russia è un grande paese. Parlarne in maniera unitaria è sempre molto pericoloso. Si rischia di generalizzare e di cadere nei luoghi comuni (soprattutto quando la si guarda con gli occhi delle cultura occidentale).
Ci sono però dei trend, che possono essere individuati nella sua cultura, i quali dovrebbero essere tenuti presenti quando si parla di questo paese e senza i cui si rischia di proporre al pubblico analisi fallaci parziali.

La globalizzazione e la cultura russa

Il paese dispone sicuramente di una cultura forte e profonda. L'identità russa è vissuta giorno dopo giorno dai cittadini di questo paese con consapevolezza (con le dovute eccezioni: ES. vedi Caucaso). Nonostante ciò la cultura russa è dotata di una capacità recettiva al livello culturale che impressiona anche i più scettici. La cultura occidentale è sempre stata monolitica e caratterizzata da un forte legame tra i significati sociali e i soggetti. L'era post-moderna, tuttavia, ha allentato questo legame creando una situazione di confusione tra la popolazione occidentale che a causa di ciò affronta una profonda crisi a vari livelli. La Russia invece ha sempre avuto una cultura più fluida, meno impregnata di significati profondi. Il carattere mutevole della cultura russa ha permesso a questo paese di entrare con successo nella globalizzazione ricevendo attivamente gli in-put provenienti dall'occidente in conseguenza alla caduta delle URSS. Oggi potrebbe essere strano per qualcuno vedere Mars e Coca cola sugli scaffali dei supermercati di Mosca e San Pietroburgo ma la realtà è che la Russia è un paese che è riuscito a entrare con successo nella globalizzazione, riempiendo il GAP culturale con i propri partner che invece, paesi come Giappone e Cina, faticano ancora a riempire.

Delusione e rabbia

alla caduta dell'Unione Sovietica molti erano gli entusiasti in merito agli avvenimenti in corso. Coloro i quali erano stati delusi dall'utopia comunista vedevano nella democrazia occidentale e nel libero mercato la speranza per uno sviluppo più umano e un benessere più diffuso. Tali speranze sono state deluse pesantemente. C'era un detto tra le persone durante l'inizio degli anni 90: “tutto quello che ci avevano deto sul omunismo era falso ma tutto quello che ci avevano detto sul capitalismo era vera”.
L'occidente (e soprattutto Washinton) negli ultimi 20 anni ha trattato Mosca più come un Jonior partner che come un alleato. Invece di cooptare la nazione in un framework comune si è cercato di dominare e controllare la nazione.
Oggi quando si parla delle relazioni occidentali in Russi, speso si fa riferimento a Shakashvili e a come la sua fiducia nell'occidente lo abbia portato alla rovina. L'Europa e gli stati uniti sono visti come inaffidabili ed egoisti;. dei rivali pronti a i
diffidenza e isolamento. È molto diffusa nell'opinione pubblica russa l'idea che il paese “basti per se stesso” e che l'alleanza con i propri vicini (soprattutto l'Europa) sia un sintomo di debolezza. Le promesse fatte dagli altri appaiono al cittadino russo come bugie e inganni di cui bisogno diffidare. Il vero fallimento dell'occidente in un certo senso non è la debolezza nella risposta alla crisi moderna ma l'incapacità di attirare la russai verso un progetto e un obiettivo comune.

Il comunismo

Il comunismo spesso è affiancato a quella che è l'esperienza nel nazzifascismo in Europa. Per quanto però i due ragimi hanno commesso atrocità indicibili essi hanno scatenato una reazione diversa al livello culturale all'interno delle rispettive popolazione. L'Europa ha condotto nei confronti delle sue esperienze totalitarie una vera e propria damnatio memoriae. Ogni riferimento o accenno che si fa in merito, provoca sconforto al livello emotivo nella gente e i temi devono essere trattati con somma attenzione. Il comunismo in Russia invece ha lasciato un segno più evidente all'interno della cultura nazionale. Il popolo vede i 70 anni di regime bolscevico come parte della propria storia e non come un cancro da rigettare. Invece di un errore, il russo medio pensa il comunismo come una fase di transizione, uno stadio che è stato percorso dalla società nel XX secolo come lo sono stati il terrore francese o la rivoluzione inglese per l'Europa in tempi anteriori. Il mausoleo di Lenin e le stelle rosse de Cremlino non sono quindi da guardare come l'indefessa resistenza dell'ideologia comunista al capitalismo. Al contrario essi sono simboli della storia della Russia e il patrimonio culturale della nazione e del suo popolo.

La Volontà di Potenza

La Russia è e sempre sarà Uno dei punti centrali della geopolitica e della storia mondiale. La nazione è geograficamente troppo estesa e troppo ben collocata nello scacchiere internazionale per avere un significato secondario nella politica internazionale.
Ogni politica di forza nei confronti della Russia sarà sempre destinata a fallire. Più pressioni si metteranno contro Mosca e più questa reagirà in modo imprevedibile e violento. La Russia vuole giocare secondo le proprie regole e difficilmente ciò cambierà in futuro.
La maniera più efficiente per relazionarsi con questo paese non è il dominio ma la reciprocità nei rapporti.
È mia personale opinione che non ci potrà mai essere un progetto di Europa comune che venga portato avanti con successo senza la Russia a farne parte. Con ciò non voglio affermare che la Russia sia parte del continente europeo ma piuttosto che il il continente europeo non può fare  ameno della Russia. 

martedì 14 luglio 2015

Storia in Laboratorio: Un progetto che ha sfiorato il successo



PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - INIZIATIVE PER IL 70° ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA E DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE

Ammesse al contributo dello Stato solo 32 su 155 domande presentate.

GRADUATORIA DEFINITIVA

http://www.centenario1914-1918.it/sites/default/files/articolo/allegati/2987/graduatoria_definitiva_avviso_70_anniversario_resistenza_e_guerra_di_liberazione.pdf

3 Luglio 2015. Bandi e Gare 
Graduatoria definitiva delle iniziative per il 70° della Resistenza

Si pubblica la graduatoria definitiva delle Iniziative per il 70° Anniversario della resistenza e della guerra di Liberazione.

Al riguardo si comunica che risultano cofinanziabili le iniziative classificate dalla 1° alla 32 ° per un importo totale pari a € 1.821.580,00, preso atto che le somme rese disponibili alla data di pubblicazione della presente graduatoria risultano pari a € 1.825.000,00 come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 Giugno 2015.

1
Associazione nazionale partigiani d’Italia ANPI Comitato Nazionale
I gruppi di difesa della donna
93,59 punti

2
Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea
Banca dati Partigiani meridionali nella Resistenza piemontese
89,83

3
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI CRISTIANI (A.N.P.C.)
Resistenza 70°
87,85

4
Fondazione Archivio Diaristico Nazionale onlus
Liberazione i diari raccontano
87,30

5
Federazione Italiana Associazioni Partigiane (F.I.A.P.)- Milano
Europeismo e antifascismo - I fatti e i protagonisti
87,06

6
Fondazione Brigata Maiella - Abruzzo
Orme oltre la neve - Fino a scalfire le pietre - ecc.
86,63

7
Associazione Museo storico della Resistenza Fosdinovo (MS)
Paesaggi della Memoria - Strumenti multimediali per una rete dei musei della Resistenza
86,05

8
Associazione nazionale partigiani d’Italia ANPI Comitato Nazionale
Guerra alla violenza - Per un atlante della violenza nazifascista ai danni dei partigiani
85,77

9
Associazione nazionale vittime civili di guerra ONLUS
Testimoni
85,58

10
Istituto ALCIDE CERVI
Memorieincammino.it - Una piattaforma digitale per la storia delle donne nella seconda guerra mondiale
85,28

11
Istituto Regionale Storia del movimento della liberazione
La difficile Resisistenza sul fronte orientale italiano - Storie e vicende di donne e uomini nella lotta di Liberazione
84,94

12
Istituto Gramsci Siciliano
Il ruolo della Sicilia nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione
84,94

13
Istituto Nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia
Progetto ResistenzApp. La resistenza e le nuove tecnologie
84,59

14
Fondazione Antonio Gramsci onlus - Roma
Archivi della Resistenza. Progetto di digitalizzazione dei documenti conservati presso la Fondazione lstituto Gramsci - lstituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'ltalia contemporanea - Fondazione Gramsci di Puglia
84,29

15
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA COMITATO CENTRALE
Individuazione e riordinamento del materiale archivistico e bibliografico posseduto dall’ANMIG, con particolare riguardo per la documentazione inerente la storia della Resistenza e della Guerra di Liberazione finalizzato all’organizzazione di un centro di documentazione
84,05

16
Federazione Italiana Associazioni Partigiane (F.I.A.P.)- Milano
Digitalizzazione e pubblicazione On-Line de “I Quaderni della F.I.A.P.”
83,44

17
Associazione nazionale combattenti della guerra di liberazione- Inquadrati nei reparti regolari delle forze armate
Il Gruppo di Combattimento “Folgore”
83,09

18
Associazione partigiani OSOPPO FRIULI
L'eccidio di Porzus. Storia e memoria a settanta'anni dall'eccidio 1915-1945
83,09

19
Federazione Italiana Associazioni Partigiane (F.I.A.P.)- Milano
Ordinamento e valorizzazione dell’Archivio storico della Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane F.I.A.P. Storia della F.I.A.P.
82,82

20
Associazione Nazionale reduci dalla prigionia dall’internamento dalla guerra di liberazione e loro familiari
LeBI - Lessico biografico degli IMI - Internati Militari Italiani
82,08

21
Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea onlus
“Se non agissi così, rinnegherei me stesso”. Gli ebrei italiani nella Resistenza per la lotta di Liberazione nazionale (1943---1945). Progetto per la Pubblicazione Linked Open Data (LOD) dei nomi, delle storie e dei documenti sugli ebrei Partigiani
81,67

22
Associazione Nazionale ex Deportati nei campi Nazisti - A.N.E.D
1945! Io avevo 13 anni. La guerra di noi ragazzi
81,32

23
Associazione Raggruppamento Divisione Patrioti Alfredo Di Dio – Busto Arsizio (VA)
Digital library per un museo aperto
81,22

24
ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRA MUTILATI ED INVALIDI DI GUERRA COMITATO CENTRALE

Progetto “Pietre della Memoria” - concorso per gli studenti delle scuole “Esploratori della Memoria”
81,14

25
Associazione Nazionale Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna
Oggi in Spagna domani in Italia. La Resistenza antifascista attraverso le biografie dei volontari antifascisti italiani nella guerra civile spagnola. Nuove fonti digitali
80,97

26
Comune di Stazzema (LU)
Sant'Anna di Stazzema. Nuovi strumenti di conoscenza per il Parco Nazionale della Pace: verso una Fabbrica dei Diritti
80,36

27
Regione Umbria Istituto per la storia dell’Umbria Contemporanea (PG)
Memorie cantate. Guerra, rastrellamenti, stragi nella cultura orale dell'Appennino Umbro-marchigiano
78,69

28
Associazione nazionale partigiani d’Italia – Comitato Provinciale Firenze
L'antifascismo nelle fabbriche fiorentine
73,54

29
Centro Studi Piero Gobetti - Torino
Uomini e donne della Resistenza
64,00

30
Istituto Gramsci Siciliano
Celebriamo il 70° anniversario della Liberazione
63,74

31
Associazione Nazionale Divisione Acqui (AR)
L'eccidio di Cefalonia e Corfù: memoria e testimonianza di soldati trentini_Le donne di Cefalonia_La scelta della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù nel settembre 1943…..ecc
62,38

32
Comune di Marzabotto (BO)
"25 aprile a Monte Sole" - commemorazione Eccidio di Marzabotto
61,78

                 PRIME DELLE DOMANDE ESCLUSE


33
Università degli Studi di Roma Tor Vergata - Dipartimento di Scienze storiche, filosofico-sociali
Per un atlante storico-geografico dell'altra Resistenza. Il Mezzogiorno d'Italia tra l'estate del 1943 e quella del 1944.
57,92

34
MIBAC Archivio Centrale dello Stato - Roma
Banca dati dello schedario "RICOMPART"
57,58

35
Istituto Storico della resistenza in Toscana ONLUS
Per un archivio digitale dei luoghi della Resistenza in Toscana
53,83

36
Istituto Nastro Azzurro – Sede centrale
Storia in laboratorio
53,74

venerdì 10 luglio 2015

Federazione Romana del Nastro Azzurro. Tommaso Gramiccia e gli Incontri

Mercoledì del Nastro Azzurro:
 “Gabriele d'Annunzio soldato”

di
 Anastasia Latini


Il tema trattato nell'ultimo incontro dei “Mercoledì del Nastro Azzurro” è stato particolarmente importante non solo per gli appassionati di storia militare ma anche per gli appassionati di letteratura.
Nella sede di Piazza Galeno si è tenuta la conferenza su “Gabriele d'Annunzio soldato”, per porre sotto una nuova luce le gesta di un grande scrittore la cui esperienza militare, benché fondamentale per la sua formazione, viene spessa posta in secondo piano rispetto ai suoi meriti letterari.
Il prof. Edoardo Bosio, storico, ha presentato lo scrittore come un eroico combattente non solo nelle vesti di fante, ma anche sul mare e nella dimensione a lui più cara, il cielo, e ha evidenziato il suo contributo all'impegno bellico come propagandista.
E' proprio per ricoprire quel ruolo che venne fatto rientrare in patria dalla Francia, dopo che vi si era rifugiato per i suoi problemi economici dovuti al suo vivere dispendiosamente, situazione che lo porterà ad essere assediato dai creditori e dagli ufficiali giudiziari.
Tornato in Italia nel 1915 si schierò subito a favore degli interventisti appellandosi ai miti italiani del Risorgimento e della Patria che lo portarono a compiere spericolate azioni, soprattuto come aviatore, più importanti dal punto di vista simbolico che militare.
Rimangono negli annali gesti come il volo verso Trieste in cui lanciò manifesti propagandistici e la beffa di Buccari, la quale ebbe molta presa sul morale degli sfiduciati combattenti italiani, risollevandone il morale.


Queste imprese gli valsero molte onorificenze tra cui una Medaglia d'Oro al Valor Militare, tre Medaglie d'Argento e una Croce al Merito di Guerra, oltre ad un titolo nobiliare.
Il Vate fu un personaggio di estrema importanza, amato e odiato dai suoi contemporanei: circolano varie versioni di come la notizia della sua morte, il primo marzo 1938, venne accolta da Mussolini, il quale nonostante fosse in rotta con il poeta volle per lui i funerali di Stato.
La conferenza ha percorso queste e molte altre imprese, come quella di Fiume che fu il coronamento delle sue imprese militari, alla presenza della sua pronipote, sig.ra Margherita
d’Annunzio, il presidente Tommaso Gramiccia e gli aderenti della sezione romana.

(latini.anastasia@gmail.com)