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mercoledì 19 febbraio 2025

ANNESSO. BOLLETTINO NOTIZI ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNO III N. 1 GENNAIO 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 57/58 N. 6, Novembre – Dicembre  2024, 1 Gennaio 2025

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 1, Gennaio 2025, 1  Febbraio 2025

 

 III/1/426. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 401, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/1/426 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8266 Decorati

III/1/427 – Luigi Marsibilio. Provincia di Sondrio. Albo d’Oro della Provincia di Sondrio. Inizio alla data odierna

III/1/428 - Utente Monica Apostoli. Alla data odierna risulta aver inserito 1107 Decorati. Provincia di Pordenone. Lavoro all’80%

III/1/429 -  Provincia di Genova. Esiste la possibilità di un nuovo Utente che inserisca i dati della Provincia. In Coordinamento con altri Utenti della Regione, Manuel Vignola e Nicolò Paganelli.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

III/1/430 – Guida Generale. La Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Questo Corpo Disciolto il 6 Dicembre 1943 aveva le Milizie di Specialità che erano: Confinaria, Ferroviaria, Universitaria, Stradale, Postelegrafonica, Artiglieria da Costa, Artiglieria Contraerea.

III/1/431 – Utente Vincenzo Santoro. Alla Data odierna sono stati inseriti 2556 Decorati della provincia di Catanzaro.

III/1/432 – Provincia di Como, Alla data odierna non si hanno notizie della esistenza di un Albo d’Oro della Provincia.

III/1/433 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 4027 Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone.

III/1/434 – Corpo Disciolti. Corpo Forestale dello Stato. Esiste dal 15 ottobre 1822 (Regie Patenti del Re Carlo Felice al Decreto legislativo 19 agosto 2016 n.17, quando transita nell’Arma dei Carabinieri

III/1/435 – Provincia di Aosta. Si conferma che la Provincia di Aosta non ha un albo d’oro di pertinenza. Tutti i Decorati sono stati ineriti negli albi d’oro della provincia di Torino.

III/1/436 – Utente Davide Truscello. Alla data odierna sono stati inseriti 3138 Decorati della provincia di Messina.

III/1/437 – Provincia di Sondrio. Nel marzo 2023 affidato ad un utente che non ha proceduto all’inserimento di alcun dato. In data odierna affidato ad altro Utente per inserimento dei Dati Individuali

III/1/438 – Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale. Per la Mobilitazione per la Guerra in Africa Orientale ha usato il seguente criterio: ai reparti mobilitati si da lo stesso numero dei reparti di mobilitazione aumentati di 100. Esempio: la Legione di Bergamo 14°, diede vita alla 114m Legione  oer l’esigenza A.O.

III/1/439 Utente Alessia Biasiolo- Alla data odierna sono stati inseriti 3019 Decorati relativi alla Provincia di Brescia.

III/1/440 – Provincia di Catania. Sono Stati inseriti i decorati del Albo d’Oro “Gli Azzurri dell’Etna”.

III/1/441 -  Corpo Veterinario Militare. Istituito con R. D. il 27 Giugno 1861Fonte: Del Giudice V. Silvestri A., Il Corpo veterinario militare. Storia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     

III/1/444 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a Gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona

III/1/445- Provincia di Cremona. Sono Stato ineriti tutti i Decorati della provincia sulla base della Fonte “ I Decorati della Provincia di Cremona”

III/1/446 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Storia del Valore Militare. A Gennaio 2025 sono iniziati gli inserimenti relativo dedicati ai congressi di Sassari, Torino, Siena, oltre a note riguardanti il 50° Anniversario della Fondazione dell’Istituto  del 1973 a Roma

III/1/447 – Utente Laura Monteverde. Alla data odierna sono stati inseriti 4461 Decorati.

III/1/448 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/1/449 - Utente Mastrantonio Chiara. Alla data odierna risulta aver inserito 1899 Decorati.

III/1/450 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 MARZO 2025.  Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.

domenica 9 febbraio 2025

Sergio Benedetto Sabetta. I nostri confini occidentali messi in discussione nel 1945

 

L’ OCCUPAZIONE FRANCESE IN VAL DI SUSA E NELL’ ALTA VALLE DEL CHISONE NELL’ APRILE 1945

Confine Occidentale – Confine Orientale - Sicilia

Prof. Sergio  Benedetto Sabetta

 

            Alla fine dell’aprile 1945, mentre le armate tedesche abbandonavano le valli del Piemonte, alcuni reparti di Chasseurs Alpins francesi scesero ed occuparono la valle di Susa e l’alta valle del Chisone. Questo con una duplice motivazione, sia di punire l’Italia per la sua dichiarazione di Guerra nel giugno 1940, la famosa “pugnalata alla schiena”, che per riprendersi i territori ceduti al Piemonte di Vittorio Amedeo II di Savoia con il trattato di Utrecht del 1713, relativi alle alte valli di Susa, del Chisone e del Varaita.

            Questa occupazione faceva parte in realtà di un piano più vasto rientrante in un documento conosciuto come “Memorandum d’Alger”, elaborato da alcuni intellettuali francesi e consegnato a De Gaulle nell’autunno 1943, in cui era prevista l’occupazione e l’annessione come riparazioni di guerra della Val d’Aosta, il Tendasco, di Torino e di Ventimiglia, oltre alle valli già menzionate.

            I servizi segreti francesi prepararono quindi tre apposite missioni, la Mission Mt. Blanc, la Mission Bananiers e la Mission Escartons, rivolte rispettivamente alla Val d’Aosta, al Tendasco e alle valli occidentali, affidando ai reparti dell’esercito l’occupazione materiale dei territori.

            Solo la Missions Bananiers ottenne qualche risultato le altre fallirono immediatamente per l’opposizione della popolazione locale, ma anche per la ferma resistenza dei reparti partigiani italiani e la disapprovazione degli alleati, USA e Inglesi.

            Il comportamento delle truppe francesi nella loro permanenza, che effettuarono tra l’altro delle puntate anche nella bassa val Sangone fino alle porte delle città di Caseletto, Giaveno e Rivoli, non fu dei migliori, circostanza che creò notevoli attriti con la popolazione e il desiderio di un loro allontanamento, impedendo la prospettiva di una veloce annessione.

            Vi furono atti di violenza oltre che di semplice intimidazione da parte di alcuni militari francesi, questo sia in termini di violenza fisica su donne come a Cesana e a Granges di Pragelato, che di razzie e furti in case e alberghi, come segnalato nella relazione a firma dell’ispettore del CLN Maggiorino Marcellin.

            Inoltre avvennero casi di insensibilità verso gli stessi partigiani italiani, come nel caso accaduto il 12 maggio in cui un autocarro partigiano che trasportava le salme appena riesumate di tre partigiani italiani caduti nell’agosto 1944 fu fermato da alcuni soldati francesi a Sestriere e requisito, scaricando le tre salme trasportate. Recuperato con difficoltà dallo stesso Marcellin riprese la corsa ma fu nuovamente bloccato a Fenestrelle, per proseguire tra molte altre difficoltà.

            In uno scambio epistolare tra l’ispettore italiano e il comandante delle forze francesi per l’accaduto, l’ispettore invitò il comandante francese all’osservanza di alcune regole comportamentali, minacciando altrimenti di rivolgersi agli alleati presenti nella zona con un numero notevole di uomini.

            La violenza da parte francese si rivolse anche verso gli stessi partigiani italiani, come accadde a Exilles il 21 maggio 1945, quando il comandante partigiano Giovanni Gonella ( “Ferrua” ) venne malmenato da quattro militari del 159° Chasseurs Alpins mentre transitava in auto. La stessa sorte riguardò anche il suo aiutante Riccardi, anch’esso percosso da altri soldati dello stesso reparto mentre cercava soccorso, solo l’intervento di alcuni militari alleati arrivati nel frattempo a bordo di una camionetta risolse la situazione.

            Tale condotta provocò una forte reazione sia della cittadinanza che dei partigiani, come nel caso di Gonella dove nello stesso luogo ove era stato malmenato, due giorni dopo, una vettura francese con un ufficiale e due soldati di scorta fu fatta saltare su una mina, l’ufficiale riportò l’amputazione di una gamba mentre i due soldati perirono.

            Altro episodio drammatico avvenne il 23 giugno 1945 a Susa dove un attentato terroristico causò la morte di due militari francesi e una cameriera italiana, anche all’Albergo del Sole, oggi Hotel Napoléon, una bomba nella stufa del ristorante esplose causando il ferimento di altri sei militari francesi.

            La reazione delle truppe francesi occupanti fu rabbiosa, la mattina successiva all’uscita dalla Messa domenicale alcuni abitanti vennero prelevati come ostaggi e solo l’intervento personale del Vescovo Carlo Marra portò allo loro liberazione, nella città si verificarono alcune sparatorie tra le truppe francesi e i Carabinieri italiani, venne imposto il coprifuoco ad oltranza, una laboriosa trattativa tra le autorità alleate dell’AMGOT (Allied Military Government of Occupied Territory) e quelle francesi riuscì a limitare il provvedimento alle sole ore notturne per farlo ritirare del tutto successivamente.         

            Nel frattempo procedeva un’intensa azione di propaganda tra la popolazione a favore dell’annessione, i francesi a tal fine non esitarono di avvalersi degli elementi nazionalisti della ex Repubblica di Salò, al fine di contrastare questa propaganda i circoli filoitaliani fecero circolare numerosi dossier contenenti le schedature dei fascisti conosciuti che si pensava fossero passati al servizio di Parigi.

            A questi mezzi si aggiunsero i volantini filo francesi passati di mano in mano, schede di adesione ad un futuro plebiscito per l’annessione, l’introduzione della toponomastica francese, l’affissione di manifesti propagandistici, alcuni firmati da un fantomatico “Comitato di Liberazione delle Valli Piemontesi e Francesi”.

            In queste operazioni si venne ad una interferenza tra militari francesi e i loro servizi segreti, neppure l’area geografica su cui operare risultò definita, tanto che alcuni ufficiali francesi manifestarono nel frattempo uno scarso entusiasmo per la loro iniziativa che già dalla fine del maggio 1945 portò al fallimento della Mission Escartons, con il richiamo dei reparti  francesi a Briancon.

            Anche sul confine orientale si venne a creare un conflitto con i reparti partigiani di Tito, i quali, occupata l’Istria e Trieste puntavano ad annettere tutto il territorio del Friuli fino al Tagliamento. In questo scontro rientrano le foibe e la storia della Brigata “Osoppo”, nonché l’occupazione alleata di Trieste con la successiva suddivisione nelle Zone A e B affidate rispettivamente agli alleati e alle forze di Tito.

            Solo l’inizio della Guerra Fredda bloccò l’annessione di Trieste alla Jugoslavia, considerando l’importanza del porto per il retroterra balcanico.   

            Anche in Sicilia con lo sbarco alleato del luglio 1943 si crearono dei problemi territoriali, basta considerare il comportamento dei militari italiani nel settore occidentale della Sicilia in cui il 70% dei soldati delle divisioni “Assietta” e “Aosta” il 21 luglio 1943, a sbarco avvenuto, si dissolse senza lasciare traccia, si trattava dei militari siciliani.

            Al contrario non avvenne una simile diserzione di massa nella divisione “Livorno”, in cui i soldati siciliani erano appena il 9%, e nella divisione “Napoli” in cui i soldati siciliani erano il 60%, divisioni che si trovavano nella Sicilia orientale quindi al di fuori della sfera di influenza del baronato latifondista che aderiva al MIS (Movimento per l’Indipendenza della Sicilia). Queste due divisioni si batterono eroicamente per fermare l’avanzata alleata, al contrario delle altre due divisioni il cui scioglimento compromise l’intero apparato difensivo.

            A supporto della problematica relazione tra il MIS e i servizi segreti USA vi sono i massacri di 76 prigionieri italiani da parte americana a Biscari, degli 8 carabinieri di Gela passati per le armi sebbene si fossero arresi, come a Comiso per i 50 prigionieri italiani e 60 soldati tedeschi, anch’essi arresi, si considerava la loro resistenza un puro voltafaccia.

 

Bibliografia

 

·        G. Aimino – G. Avondo – C. Rolando , Cronache della Liberazione in Piemonte, 69 – 75, Edizioni del Capricorno, 2015;

·        M. Avagliano – M. Palmeri, Paisà, sciuscià e signorine. Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile, ed. Il Mulino, 2021;

·        A. Calore, Lo sbarco alleato del 1943 in Trinacria/ Sicania/Sicilia, 19- 21, in Liberi ( ANRP) n. 4-5 del 2022.

           

 

venerdì 31 gennaio 2025

CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE - CESVAM - CATALOGO

            LE EDIZIONI A STAMPA 2014 - 2024

CATALOGO

(A cura di Massimo Coltrinari)

L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare, nelle sue molteplici attività nel campo di diffondere dei valori statutari, si è impegnato, dal 2014, nella promozione culturale, finalizzata alla conoscenza storica, attraverso anche l’attività editoriale.

 

I volumi che sono stati pubblicati, oltre 50 titoli, che sono le risultanze delle attività di ricerca e studio attivate tramite progetti, riguardano i variegati aspetti della storia militare e, in generale, la storia contemporanea attraverso la particolare ottica del Valore Militare, sia espresso che non riconosciuto.

 

Questo percorso editoriale ha l’intento di valorizzare e stimolare la conoscenza del Valore Militare italiano, soprattutto verso le generazioni più giovani, come contributo e sostegno alla loro formazione di uomini e di cittadini nell’esempio e nel ricordo di chi ci ha preceduto.

 

E’ disponibile, DAL GENNAIO 2025  un Catalogo, dal titolo “ Le edizioni a stampa 2014 -2024” edito dal Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM che si può chiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org. Per ogni altra informazione: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org.

domenica 19 gennaio 2025

Missioni Umanitarie di Pace. Raccolta Testimonianze

 


L’Istituto del Nastro Azzurro (tramite il CESVAM  - Centro Studi sul Valore Militare (contriostudicesvam@istitutonastroazzurro.org),  intende raccogliere testimonianze di appartenenti  alle Forze Armate Italiane  e ai Corpi di Polizia che hanno partecipato a Missioni “Fuori Area” Umanitarie o di altro tipo. La Testimonianza consiste in un contributo di due facciate  (6000) caratteri (vds scheda) da pubblicare in un volume che si prevede possa raccogliere circa 90 testimonianze suddivise per Forza Armata e Corpi di Polizia in proporzione. L’obiettivo è quello di fare memoria per un tratto di storia recente che sta passando dalla cronaca alla storia. La partecipazione a questa iniziativa è a titolo gratuito, secondo le consuetudini del CESVAM – Centro Studi sul valore Militare. Ai partecipanti sarà consegnata la pubblicazione che si prevede possa vedere la luce alla fine del presente anno. La email di contatto è la presente ricerrca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

 Scheda – Traccia per la Testimonianza

Vuole essere un contributo tratta della esperienza personale e professionale vissuta nella Missione Umanitaria scelta ed indicata volta a contribuire una “memoria collettiva”, ancorchè limitata, e circoscritta alle esigenze della pubblicazione. Di seguito con ampia possibilità di interpretazione si indicano, per una questione anche di omogeneità, criteri di massima nella compilazione.   Il criterio generale è la descrizione divulgativa.

Titolo della Esperienza, a cui seguirà  Nome e Cognome[1]

Inquadramento generale della Missione – Area Geografica - Periodo Storico Obiettivo generale

Reparto di appartenenza e il suo ruolo della Missione

Aspetti  particolari che si crede opportuno indicare riguardo a quanto sopra  (aspetti di geografia umana, etnica, ecc)

Proprio ruolo svolto nella Missione[2]  (evitare ogni considerazione di carattere operativo

Particolari aspetti che si vuole evidenziare  (evitare ogni considerazione di carattere operativo)

Proprie considerazioni  conclusive  di carattere personale

Retaggio di questa esperienza sotto il profilo personale ed eventualmente professionale

 

Note Tecniche

Carattere  Paladino Lynotipe  Carattere 12  Spazio 1

Lunghezza  di massima tutto compreso due pagine word..(6000 Caratteri)

1 Foto Personale  1 Carta Geografica (da non inserire nel testo)

 

Nella Pubblicazione, vi sarà il Titolo seguito dal Nome e Cognome, In nota si pubblicherà una scheda anagrafica con i seguenti dati:

(Cognome………………)  (Nome…………………..)

Anno di Nascita……………….

Forza Armata di appartenenza…………………..(all’epoca della Missione

Arma/Corpo di appartenenza…………………….(all’epoca della Missione)

Specialità, ………………………………………..(Specialità all’epoca della Missione)

Unità o Reparto…………………………………...(all’epoca della Missione)

Missione…………………………..Area Geografica di intervento………………….

Periodo in cui si è svolta la missione………………….

Grado al momento dello svolgimento della Missione…………

Eventuale Decorazione al Valore di Forza Armata Ricevuta……………………………..

 

Mario Rossi, 1960, Esercito, Fanteria, Bersaglieri, 8° Reggimento, II Battaglione, 1a Compagna, Libano I, Libano – Beirut, ottobre novembre 19, Tenente



[1]      Si inseriranno i dati della scheda anagrafica

[2]      Eventuali pubblicazioni edite con il proprio nome  messe in nota (articoli, saggi, libri pubblicati)

giovedì 9 gennaio 2025

L’inaugurazione della via dei Trionfi – Adunata Nazionale dei decorati al Valore Militare. Roma 28 ottobre 1933.

 


L’inaugurazione della via dei Trionfi – Adunata Nazionale dei decorati al Valore Militare. Roma 28 ottobre 1933.

Giorgio Madeddu

 

Il 28 ottobre 1933, in occasione dell’undicesimo anniversario della “Marcia su Roma”, ai decorati al Valore Militare fu concesso il privilegio di inaugurare, nella capitale del Regno, la Via dei Trionfi. La strada, oggi in parte deviata dal suo percorso originario, si sviluppava lungo le attuali via di San Gregorio e via dei Verbiti, passando intorno all’Arco di Costantino andando a confluire nell’attuale via dei Fori Imperiali (già via dell’Impero, inaugurata nel 1932). (Fig. 1)

L’istituto del Nastro Azzurro organizzò la partecipazione all’evento in maniera magistrale, decine di migliaia di decorati confluirono nella Capitale provenienti da ogni parte d’Italia per partecipare a quella che venne anche denominata “Prima Adunata Nazionale”.

Per l’occasione, ad ogni decorato partecipante all’evento fu assegnata una “Tessera – Adunata” nominativa e numerata che costituiva il titolo di viaggio gratuito per recarsi a Roma sui treni ordinari o speciali. Treni speciali partirono da Trieste (N.1), da Bolzano (N.2), da Milano (N. 3), da Torino (N. 4), da Reggio Calabria (N.5) ed infine da Lecce il Numero 6. (Fig. 2, 3, 4).

A tutti i partecipanti, oltre la Tessera, venne distribuita la medaglia commemorativa dell’evento (Fig. 5) e un distintivo rappresentante l’Emblema Araldico dell’Istituto.

Il Popolo d’Italia del 27 ottobre riportava le immagini degli oggetti distribuiti ai decorati. (Fig. 6)

Nella prima mattinata del 28 ottobre, presso la Stazione Termini, iniziarono ad affluire le bandiere delle Forze Armate e i gonfaloni dei Comuni decorati al Valore Militare, migliaia di decorati si ammassarono in perfetto ordine nel piazzale antistante la stazione. Mentre il corteo iniziava a comporsi per lo sfilamento, la banda dei Carabinieri a cavallo, con l’esecuzione della Marcia Reale annunciava l’uscita dalla stazione delle 25 bandiere decorate al Valore che si avviavano per prendere posto alla testa del corteo. I reparti schiarati presentarono le armi e, contemporaneamente, le rappresentanze dei decorati e le folle presenti si posizionavano sull’attenti.

Le bandiere di esercito, marina, aereonautica, truppe coloniali e Comuni decorati al Valore Militare, nel rispettivo ordine di sfilamento, erano precedute da uno squadrone di Carabinieri a cavallo e dalla banda musicale dei Carabinieri, dietro le bandiere seguiva un reggimento di formazione. Il corteo proseguiva con il labaro del “Partito”, scortato del segretario on. Starace e dal vicesegretario on. Marpicati, nonché dalla 112a Legione della Milizia, dietro di questi, il labaro con il Direttorio del Gruppo Medaglie d’Oro e il labaro con il Direttorio del Nastro Azzurro.

Perfettamente inquadrati seguivano i Gruppi degli ufficiali, dei cappellani e dei sottoufficiali decorati. Un plotone di Carabinieri a cavallo chiudeva il corteo.

Il corteo iniziava il percorso dirigendo, tra file festanti di cittadini, verso piazza dell’Esedra passando per via Principessa di Piemonte dove era schierata una centuria di Balilla moschettieri che, al passaggio del corteo, presentava le armi. In via Nazionale, balconi con drappi tricolori e con i colori della Capitale, facevano da cornice a due ali di folla esultante che si prolungavano sino a piazza Venezia.

Al Vittoriano erano schierati, da un lato le Giovani Italiane mentre sul lato opposto trovavano spazio i Marinaretti, i Balilla, gli Avanguardisti e i Giovani Fascisti, di fronte a questi erano schierate oltre 40.000 Camice Nere appartenenti ai gruppi rionali romani. L’ Associazione dei Mutilati, quelle dei Volontari, dei Combattenti, le diverse Associazioni d’Arma nonché le organizzazioni sindacali e dopolavoristische, erano invece schierate sulla via dell’Impero sino alla Basilica di Massenzio, dove era stato eretto il palco reale, addobbato di velluto cremisi e di un baldacchino con la corona reale ricamata in oro. Seguivano le tribune per le autorità, il corpo diplomatico e gli invitati. Sul lato opposto, davanti al palco reale, prendevano posto le madri e vedove dei Caduti in guerra e le donne decorate al Valore Militare.

Prima dell’Arco di Costantino, prendevano posto i presidenti di Senato e Camera, Ministri e Sottosegretari, Senatori e Deputati nonché le alte cariche dello Stato decorate al Valore Militare. Duecento tra labari e fiamme delle sezioni del Nastro Azzurro erano schierati assieme ai componenti del Consiglio nazionale dell’Istituto, ai mutilati, arditi e volontari decorati al Valore Militare.

Attraversato l’Arco di Costantino, il corteo si schierava e si disponeva ad ascoltare il messaggio del Capo del Governo, letto dal Segretario del Partito.

Alle 11,15 gli squilli degli “attenti” avvisavano dell’arrivo del Re che veniva accolto dalle autorità presenti.

Montato a cavallo il Re passava in rassegna i reparti e i gruppi schierati per “saluto al Re!”, la rassegna terminava intorno alle 12.

Conclusa l’inaugurazione della nuova via dei Trionfi, le autorità e il Direttorio del Nastro Azzurro si spostavano nella già gremita piazza Venezia dove, dopo aver reso omaggio al sacello del Milite Ignoto, assistettero al discorso del Duce. In questa occasione venne consegnato al Direttivo del Nastro Azzurro il nuovo labaro nazionale.

La cerimonia ebbe grande risalto nella cronaca dei quotidiani nazionali che dedicarono la prima pagina, quanto nei periodici (si tralascia in questa sede ogni commento sulla stampa durate il ventennio); anche La Tribuna Illustrata, l’Illustrazione del Popolo e La Piccola Italiana, dedicarono la prima pagina corredata da rappresentazioni della cerimonia (Figg. 6,7,8,), l’Archivio Storico dell’Istituto Luce conserva decine di fotografie dell’evento.

Per il Nastro Azzurro fu un momento di grande esposizione mediatica, ma anche di definitivo assoggettamento al regime, durante il conferimento del nuovo labaro nazionale “all’aristocrazia della guerra”, il Capo del governo stabilì la nuova consegna: “… Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire!”.

 

Fonti

Archivio Storico della Stampa, 28 e 29 ottobre 1933

Archivio Storico del Popolo d’Italia 27, 28,29 ottobre 1933

Archivio Storico Corriere della Sera, 13, 28, 29 ottobre 1933

giovedì 19 dicembre 2024

Temi di tesi di Laurea. Regno del Sud

 

Svolta di Salerno e Partito d’Azione

La politica del PCI, avanguardia diplomatica della URSS in Italia 

Nell’Italia liberata, come noto, sul finire del 1943, si erano già formati i partiti politici che diedero vita ad una nuova stagione politica italiana, dopo l’esperienza del Partito unico. Al Congresso di Bari del Gennaio 1944 divennero i protagonisti della vita politica italiana, pur nel contesto della guerra in corso, delle applicazioni delle condizioni di armistizio imposte dalla Commissione Alleata di Controllo e dal vertice politico-amministrativo che aveva firmato l’Armistizio, rappresentato dal Re e dal Governo presieduto dal Maresciallo Badoglio.

In questo contesto, agli inizi di febbraio si poteva constatare che il partito che aveva più proficuamente lavorato per creare condizioni per una nuova Italia era il Partito d’Azione. In pratica questo partito poteva essere definito come l’ala marciante dell’antifascismo avendo svolto un ruolo rilevante nel cosiddetto Regno del Sud. Per un riscontro descrittivo si legga il testo di De Spinosa che è particolarmente ricco di notizie e fatti della vita quotidiana nelle provincie liberate1

Il Partito d’Azione in tutti i suoi atti ed in tutte le sue manifestazioni poneva come base la questione istituzionale, ed era nettamente intransigente nella sua pregiudiziale antimonarchica ed antifascista, ravvisando nella permanenza del re e del suo governo la continuazione di un fascismo senza Mussolini e l’ostacolo a qualsiasi rinnovamento morale, politico e sociale. La vera epurazione secondo gli esponenti azionisti doveva cominciare dal trono e dalle forze che si annidavano nella sua ombra, a cominciare dall’apparato degli esteri, militare, amministrativo e degli interni. La forza del Partito d’Azione era tale anche nell’Italia Liberata che tutti gli altri partiti non potevano che seguire questa linea intransigente contro la Monarchia. Chi si oppose a questa linea e sostanzialmente la fece naufragare fu Palmiro Togliatti. Appena sbarcato a Napoli il 27 marzo 1944, in sincronia con la componente mediterranea della diplomazia stalinista, che due settimane prima aveva, il 14 marzo 1944, aveva, prima tra le Nazioni Unite, riconosciuto il Governo Badoglio. Il fuoriuscito Palmiro Togliatti ritornò in Italia con un piano veramente preciso e ben coordinato. I punti di questo piano, interdipendenti, prevedevano, oltre al riconoscimento del Governo Badoglio da parte della URSS, un cambiamento totale di tutta la politica del partito Comunista Italiano ( PCI), ora orienta tutta verso una politica filo-badogliana con la realizzazione al più presto possibile di un Governo Italiano, sempre presieduto dal Duca di Addis Abeba, ma con la partecipazione di tutti i partiti antifascisti che si erano già radunati al Congresso di Bari, nel gennaio 1944. E’ la cosiddetta “svolta di Salerno” che nella sostanza era diretta contro tutta la politica del Partito d’Azione, ovvero dell’antifascismo militante.

1De Spinosa A., Il Regno del Sud, Firenze, Casa Editrice Parenti, 1955

venerdì 13 dicembre 2024

Rivista QUADERNI n. 3 del 2024 Luglio Settembre 2024

 


info:quaderni.cesvan@istitutonastroazzurro.org

Numero dedicato nella sua apertura alla Sentenza della Corte di Cassazione, terzo grado di giudizio, in merito alla vicenda di Redipuglia. Grazie a Laura Ferretti, avvocato e socia della Federazione Provinciale di Pordenone, è stato messo un punto fermo su andazzi che cozzano contro lo spirito statutario dell’Istituto. Come sottolineato nell’editoriale del Presidente, si invitano tutti i Soci dell’Istituto ad una riflessione su “che cosa fa e deve fare” l’Istituto del Nastro Azzurro”, anche con una lettura attenta della Sentenza della massima Corte di giudizio.

Approfondimenti dedica spazio alla vicende della Divisione “Emilia” ed ad un episodio della “battaglia in porto” della guerra marittima della Prima guerra mondiale con la ricostruzione dell’affondamento, da parte di sabotatori italiani al soldo degli austriaci, della corazzata “Leonardo da Vinci”. Dibattiti porta due contributi di “alumni” dei Master, uno dedicato alla triste vicenda della dittatura militare in Argentina degli anni ‘80 del secolo scorso, vicenda quando mai emblematica in tema di libertà e cultura e l’altro alle vicende a Polcenico (Pordenone) della formazione partigiana “Ciro Menotti”, così come Archivio porta il contributo della neolaureata Elda Franchi su un tema veramente originale: potere e violenza di Stato, con approfondimenti sui Laogai cinesi e la loro funzione. Nonostante la linea che questa rivista ha sempre adottato di non pubblicare articoli già pubblicati, si fa un eccezione, in Musei, Archivi e Biblioteche, con la pubblicazione di un contributo di Alessandro Gentili dedicato alla figura del Maggiore Infelisi ed al recupero della sua memoria. Nel centenario della morte di Giacomo Matteotti, due contributi, uno di ricostruzione della nota vicenda dell’assassinio politico, eccezione nella storia parlamentare italiana, di Alessia Biasiolo, mentre Stefano Bodini ci pone alla attenzione l’ultimo scritto edito di Giacomo Matteotti, che si spera pubblicare nei CESVAM Papers nella sua integrità, che riporta in diverse pagine le violenze che si perpetuarono nel 1924 nell’ambito del confronto politico del tempo, preludio alla dittatura.


Nella seconda parte della Rivista, Una Finestra sul mondo ci apre alla questione dei BRICS, mentre Geografia delle Prossime Sfide cii porta nel mondo latino-americano e e sue dinamiche di caoslandia e colpi di stato, nel caso in ispecie, la Bolivia; infine una scheda su le sanzioni che la UE ha imposto alla Russia in conseguenza alla aggressione alla Ucraina.


Nelle consuete rubriche, segnalato l’inizio dell’anno accademico universitario e l’attività che si programma per la maggiore diffusione, oltre l’approccio associativo ludico-rievocativo, dei Master con i risvolti non solo di diffusione culturale ma anche economico-finanziari; altra attività posto in evidenza, la ricerche, già inizia un anno fa, della individuazione di materiale materico afferente la Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro. Infine il rinvio alle filiere attivate nella rete, che ampliano la capacità di diffusione del CESVAM, che vede in nuce lo studio di nuove iniziative.


Infine da segnalare la edizione del N.2 del 2024, (N. 32 della Rivista Aprile Giugno 2024) di QUADERNI in versione “elettronica” completa che è in corso a titolo gratuito nell’ambito della campagna di abbonamento 2024 - 2025





I Copertina: Fotografia del Sacrario Militare di Redipuglia

IV Copertina: Locandina Master in Politica Militare Comparata. Dal 1960 ad oggi


venerdì 29 novembre 2024

Progetto LIbano Volume 2° Documentazione di ricerca

 


Missioni Umanitarie di Pace

Lineamenti del progetto di esecuzione   

 

 

1. Pubblicazione del Volume 2  del Progetto “Libano. Riflessioni nel 40° Anniversario”. (Gabinetto del Ministro Progetto 2021). Autori  Massimo Coltrinari  Claudio Fiori

 

2. Il Volume vuole essere un primo  contributo di materiale testimoniale per il Museo delle Missioni Umanitarie di Montervachi – Ricasoli-  Riferimento Federazione di Arezzo – Siena – Stefano Magiavacchi  ( Scheda )

 

3. Contenuti del Volume.

     10% del testo dedicato al Museo delle Missioni Umanitarie (anche parte iconografica 16 foto)

     90% Pubblicazione di testimonianze di partecipanti alle missioni umanitarie dal 1982 ad oggi.     

 

4. Struttura del Volume. Secondo le Pubblicazioni del CESVAM (Copertina a Colori Presentazione Prefazione, Indice, Ringraziamenti, Nota dell’Autore/Autori, Premessa, Introduzione, Capitolo I, II, III, IV, Conclusione, Indice dei Nomi propri Geografici e Militari, Bibliografia, Collana Libri del Nastro azzurro. ) Pagine 200/220 (20 editing e foto/20 Museo/180 Testimonianze per 2 pagine a testimonianza)  Formato 17x24, Copie da Stampare 200 Costo 1500/2000 Euro, Prezzo di vendita 15 Euro, Possibilità di II, III Edizione. Spese di Edizione a carico CESVAM.

 

4.1  Tempi e Realizzazione.

Il Volume sarà predisposto entro il mese di dicembre 2024 il Manoscritto 5. La Casa Editrice  è Archeoares Viterbo Bozza 1 e Bozza 2 Mese di Luglio Stampa a Seguire. Il Volume sarà distribuito secondo i criteri in Uso CESVAM. La presentazione del medesimo sarà inserito nei programmi del Club Ufficiali marchigiani e CESVAM Un cronoprogramma sarà predisposto dal Direttore del Progetto.

 

5. Limiti di ricerca.

Le testimonianze possono essere illimitate, considerando che oltre 60.000 militari italiani hanno partecipato almeno ad una missione umanitaria. I Criteri sono riferti ai due patnerschip realizzativi del progetto.     Criteri di scelta delle testimonianze:

a. Ufficiali subalterni e giovani ufficiali superiori al tempo della Missione

b. Ricercati nell’ambito del Club Ufficiali Marchigiani (iscritti potenziali circa 300)

c. Proporzione tra Testimonianze di Esercito Marina Aeronautica Carabinieri Guardia di Finanza

d. Ricerca di testimonianze di decorati al Valor Militare

e. Segnalazioni del Presidente del Club Ufficiali Marchigiani o suoi delegati; degli Autori; del Presidente Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro, del Direttore del Museo dell Missioni Umanitarie

 

6. Struttura della testimonianza.

Una apposita scheda guida (con una parte anagrafica) sarà predisposta al fine di dare una struttura di riferimento a tutte le testimonianze, per un contributo omogeneo.

Per i contenuti, che devono essere originali e predisposti apposta per questa esigenza,  un Membro del Club Ufficiali Marchigiani ed un Socio della Federazione Provinciale di Ancona, designato dal presidente, avranno cura di adeguare la testimonianza ai criteri di pubblicabilità in relazione ai rispettivi Statuti. La predetta scheda sarà preceduta da una lettera-invito a firma del Responsabile del progetto sulla base della Main Listi dei iscritti al Club Ufficiali Marchigiani

 

7. Obiettivi correlati.

Per l’Istituto del Nastro Azzurro e per  il Club Ufficiali Marchigiani significa sviluppare la campagna di adesione secondo i criteri dello Statuto associativo anche con il recupero di Ufficiali che momentaneamente si sono allontanati; Per l’Istituto del Nastro Azzurro significa  avvicinare militari con esperienze  operative fuori dal territorio nazionale (Operazioni diverse della guerra) ed aumentare il numero di soci simpatizzanti di estrazione militare di generazioni recenti.

 

Contatto ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

Per ragguagli: Massimo Coltrinari ( direttore.cesvam@istitutonastroazzurro.org

 

 Ancona Novembre 2023.