A titolo di informazione per tutti si riporta la lettera della prof. Zucco in merito all'iniziativa della rivista "le Porte della memoria". Si è preso contatto con l'ANRP e si è comunicato che si è preso atto delle decisioni prese. Un Cordiale ringraziamento alla Prof. Zucco ed alla ANRP che hanno prestato attenzione e dedicato tempo alla nostra attività.
Per una risposta, dovuta, in cui si devono esternare i predetti ringraziamenti, chi ha da fare commenti o osservazioni a questa lettera è pregato di inviarli entro il 30 settembre p.v.
Il testo della lettera:
Caro
comandante,
eccomi, dopo
una ragionevole (e necessaria!) pausa estiva, a darti alcuni ragguagli, spero
costruttivi, sul progetto “Le porte
della memoria”. Ho letto i tre volumi che mi hai consegnato nell’ultima
riunione tenuta presso l’ANRP e ti confesso che, rispetto a quanto
entusiasticamente approvato in quella sede, mi sono sentita in dovere di fare
un passo indietro. Ferma restando la validità dei singoli articoli dal punto di
vista contenutistico, mi sono purtroppo dovuta arrendere di fronte alla forma.
Salvo qualche eccezione, infatti, ho faticato molto a leggere il tutto per la
profusione incredibile di refusi ortografici e grammaticali, presenti
fin dalla prima pagina. Correggere il tutto sarebbe stata un’impresa titanica
che, in questo momento e con l’urgenza dell’imminente pubblicazione della
rivista prima del congresso, non mi son
sentita di portare avanti. Inoltre le tematiche affrontate, interessanti
singolarmente come ho già detto, a mio
avviso legano poco tra loro e con la filosofia secondo la quale la rivista fu
concepita: non possiamo infatti dare troppo spazio, con tutto il rispetto per
il tuo pregevole e corposo lavoro, alla
strategia militare; inoltre c’è troppa geopolitica e poca storiografia relativa al periodo di
nostro specifico interesse (prigionia,
internamento, guerra di liberazione); manca un discorso sull’arte, sulla
musica, sulla letteratura. Bene le tematiche politico-economiche di attualità,
ma deve esserci un fil rouge tra le varie componenti, per legare ciascun frammento
al discorso della memoria. Inoltre,
alcune sezioni sono appena abbozzate, come quella affidata a Federico De
Renzi. Insomma, tutto da riequilibrare e
da calibrare.
Ho espresso
queste mie osservazioni a Enzo Orlanducci che, in un confronto “incrociato”, ha confermato le mie stesse
perplessità. Di qui la decisione dettata dall’urgenza contingente: il prossimo numero
de “Le porte della memoria”, di imminente pubblicazione, uscirà con i saggi che
da tempo avevamo pronti. Comunque, proprio per incentivare quei giovani
promettenti ai quali ultimamente abbiamo sempre fatto riferimento, essendo
stata incaricata da Enzo di scegliere due loro lavori, gli ho sottoposto quelli
che a mio avviso erano particolarmente chiari nella forma, interessanti nel
contenuto e in armonia con gli altri saggi presenti nel volume: quello di
Silvia Nicolardi “Il carisma iraniano e la rivoluzione islamica ” e quello di
Diana Kadrinova “I complessi equilibri e il ‘grande gioco’nella regione
caucasica”.
Confidando
che quanto ti ho scritto possa costituire l’inizio per un lavoro più organico e
meno affrettato, attendo un tuo riscontro e spero di poter programmare per i
primissimi di settembre una riunione presso l’ANRP. Bisogna infatti definire con
urgenza e in modo dettagliato l’intervento dei giovani al congresso (nomi,
orario, tematiche ecc.) che dovrà essere inserito nella brochure del programma
dei tre giorni.
Un cordiale
saluto e a presto! Rosina
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