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mercoledì 13 maggio 2015

Loreto. Con il Club Ufficiali Marchigiani 16 maggio 2015

Il Club Ufficiali Marchigiani, riconosciuto ufficialmente con Decreto
del Ministro della Difesa il 1 agosto 2006, è costituito dagli Ufficiali
delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato in servizio e
in congedo nati nella Regione Marche e si pone tra i suoi obiettivi
statutari quello di promuovere attività quali conferenze e seminari
volte a favorire la divulgazione e la valorizzazione della cultura
militare e delle Forze Armate nella Regione. Questo anno è stato
individuato il Centro di Formazione Aviation English di Loreto per
approfondire la realtà rappresentata dall’Aeronautica Militare, insieme
agli studenti universitari e delle ultime classi delle scuole
medie superiori provenienti dalle Province della Regione. In particolare
sarà analizzata la tematica dello spazio, frontiera di particolare
interesse per le implicazioni sia tecnologiche che umane per
chi opera in Forza Armata.


mercoledì 6 maggio 2015

Rivista Albatros Gennaio Giugno 2015

J


L'Albatros

Trimestrale Culturale
Rivista di Arte e Cultura Economia Società'
Roma
Via Rebora 21
Direttore Agostino Bagnato
Info@lalbatros.it


martedì 5 maggio 2015

ICAR; Newsletter Sistema Archivistico Nazionale. maggio 2015. Per nota

 responsabile della gestione, manutenzione ed evoluzione del Sistema Archivistico Nazionale - ha pubblicato la Newsletter SAN n. 35 del 5 maggio 2015. Per iscriversi alla Newsletter seguire il link:  http://www.san.beniculturali.it/web/san/iscrizione-alla-newsletter

Il SAN, aggregatore nazionale di risorse archivistiche, è aperto alla collaborazione delle Istituzioni interessate alla fruizione in rete del proprio patrimonio documentario.
 Al fine di proporre agli utenti l’offerta più esaustiva possibile e nell’intento di far emergere l’attività di ciascuna istituzione aderente, si  invita a segnalare alla redazione ICAR iniziative realizzate, in corso di realizzazione e/o quelle che si intendano realizzare; attività di gruppi di lavoro, comitati e commissioni; intese e convenzioni con soggetti pubblici e privati; progetti innovativi; percorsi tematici da rilanciare, valorizzare e rendere fruibili tramite il SAN. 


NOTIZIE IN EVIDENZA

Beweb – Beni ecclesiastici in Web e SAN in dialogo
In occasione della XXII Giornata nazionale dei beni culturali ecclesiastici (Roma, 12-13 maggio) verrà presentata  la Convenzione stipulata tra l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’Istituto Centrale per gli Archivi circa il dialogo BeWeb e il Sistema Archivistico Nazionale.
È stato siglato il 10 marzo 2015 l’accordo tra l’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) e l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici (UNBCE) con l’obiettivo di rendere integrati e interoperabili i rispettivi due Sistemi, BEWEB – Beni ecclesiastici sul web e SAN (Sistema Archivistico Nazionale), aggregatore nazionale di risorse archivistiche. Vengono dunque condivisi i risultati dei progetti coordinati e promossi dall’UNBCE e in corso di realizzazione in molti archivi storici diocesani ed ecclesiastici in genere. In particolare, avranno ulteriore visibilità gli esiti del censimento dei soggetti conservatori, che mediante l’Anagrafe degli Istituti culturali ecclesiastici, è fonte ufficiale di censimento dei soggetti conservatori ecclesiastici (AICE), e le attività di ordinamento e descrizione degli archivi storici ecclesiastici (CEI-AR). Si favorisce, in tal modo, l’interoperabilità delle informazioni sulla base di comuni e condivisi standard descrittivi, nella convinzione che l’ubiquità di accesso e la disponibilità di  contenuti fruibili da remoto, costituisca un’esigenza prioritaria in un più ampio contesto di promozione della conoscenza e di valorizzazione del patrimonio documentario conservato sul territorio nazionale.

attraverso la interoperabilità dei 117 Archivi aderenti al Sistema Informativo degli Archivi di Stato-SIAS e degli Archivi non statali vigilati.
Aggiornati al 4 maggio i dati degli Archivi di Stato di: Agrigento, Ancona, Asti, Belluno, Biella, Benevento, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Como, Enna, Frosinone, Gorizia, Genova, Grosseto, Lucca, La Spezia, Macerata, Mantova, Padova, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Sassari, Siena, Taranto, Treviso, Verona, Vibo Valentia, Vicenza e dell’Archivio Centrale dello Stato. Sono stati pubblicati i dati di più di 2200 Soggetti Conservatori non statali. E’, infatti, in corso un’attività di pubblicazione massiva sul Portale APEx di dati relativi ai 9236 soggetti conservatori non statali.  
L’Istituto Centrale per gli Archivi - ICAR  ha completato, aggiornandolo periodicamente, il processo di riversamento in  APEx delle risorse archivistiche (soggetti conservatori, complessi documentari, strumenti, dati inventariali) pubblicate nel Sistema aderente al SAN, tramite la trasformazione dei metadati in formato EAG per i soggetti conservatori e in formato EAD APEx per gli strumenti di ricerca e i complessi documentari sino al livello di unità documentaria, garantendo attraverso un link la relazione con i relativi oggetti digitali. 


“Giorno della memoria” delle vittime del terrorismo e delle stragi

«La Repubblica riconosce il 9 maggio, anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, quale "Giorno della memoria", al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice». La legge 4 maggio 2007, n. 56, pubblicata nella «Gazzetta Ufficiale» n. 103 del 5 maggio 2007, istituisce una giornata dedicata alla memoria di tutte le vittime del terrorismo. Ogni anno, dal 2008, si tiene la manifestazione pubblica, alla presenza del Capo dello Stato e delle più alte cariche istituzionali che, per rendere omaggio alle vittime, ne riceveno i famigliari e i rappresentanti delle associazioni che li riuniscono.

PERCORSI TEMATICI


 
Sin dalle prime elezioni politiche del dopoguerra i principali partiti ed organizzazioni politiche italiane realizzano filmati di propaganda. In alcuni casi si tratta di lungometraggi, in altri di corti di pochi minuti che, grazie a proiettori ed apparecchiature mobili, venivano mostrati nelle sezioni, nelle case del popolo, nei luoghi di riunione e, nel caso di quelli della Dc e Comitati Civici, anche nel circuito dei cinema parrocchiali. Gli alti costi di produzione e le relativamente scarse occasioni per farli vedere – si tenga presente che per la proiezione nei luoghi pubblici era richiesto un “visto” di autorizzazione da parte delle forze di sicurezza, concesso con grande “attenzione” – decretano, negli anni a seguire, una limitata diffusione dei filmati di propaganda e un loro progressivo abbandono a favore di strumenti ritenuti ben più efficienti ai fini della propaganda politica.

La Fondazione Roberto Capucci , costituita nel 2005 con l'Associazione Civita, si avvale di un Comitato di Promotori di cui fanno parte il Centro di Firenze per la Moda Italiana, la Fondazione Edoardo Garrone, la Fondazione Museo del Tessuto di Prato, la Fundaciòn Santander, il Consorzio BAICR Sistema Cultura. La Fondazione é centrata sulle attività di conservazione e valorizzazione dell’Archivio Capucci, che ne costituisce il patrimonio fondante. L’Archivio conserva una vasta raccolta, iniziata nel 1951 e costantemente attualizzata, di abiti-scultura e di creazioni di alta moda, di bozzetti e disegni originali, di illustrazioni a colori e in bianco e nero, di foto e audiovisivi, ed una ricchissima rassegna stampa di ritagli originali. L'Archivio, inoltre, riconosciuto di interesse storico artistico dalla Regione Lazio nel dicembre 2007, è la testimonianza di una lunga quanto intensa carriera creativa del maestro, legata soprattutto allo sviluppo di temi plastici e cromatici che hanno fatto più volte paragonare le sue realizzazioni alla scultura e alla pittura. Nel dicembre 2006 un gruppo di lavoro si attiva per realizzare e sviluppare il sito web ufficiale della Fondazione ricco di informazioni riguardanti la biografia di Roberto Capucci, le attività della Fondazione, la promozione dell'Archivio storico. Nel luglio del 2007 viene inaugurato anche il Museo della Fondazione, con sede a Firenze all'interno della Villa Bardini, posta sulla riva sinistra dell'Arno, tra il Forte Belvedere e il Complesso Museale di Palazzo Pitti. La Fondazione ha come fine quello di conservare e promuovere la conoscenza dell'opera e del metodo di lavoro di Roberto Capucci per rilanciare il settore dell'alto artigianato e favorire le attività di studio e di ricerca.

PORTALE TEMATICO

Il Portale, nato dalla collaborazione tra diversi archivi italiani con l'obiettivo di raccogliere e rendere facilmente consultabile il materiale legato alla stagione del terrorismo ed alle stragi della criminalità organizzata, è stato inaugurato al Quirinale il 9 maggio 2011 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel corso delle cerimonie del Giorno della Memoria.

 I NUMERI DEL SAN

Si presentano i dati del Catalogo delle risorse archivistiche, della Digital Library e lo stato dei caricamenti da parte dei sistemi aderenti aggiornati al 28 aprile 2015.  Da ultimo integrati: Antenati. Gli archivi per la ricerca anagrafica; BOhisto - Bozen-Bolzano's History Online; Fondazione Istituto Gramsci – Roma; Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (ICRCPAL); Istituto Luigi Sturzo; Territori. Portale dei catasti e della cartografia storica.

GLI STANDARD DEL SAN


NIERA EPF - Norme italiane per l'elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie, II° edizione; Metadati relativi alle risorse archivistiche (soggetti conservatori, soggetti produttori, complessi archivistici, strumenti di ricerca) accessibili attraverso il Sistema Archivistico Nazionale; Metadati per la gestione degli Oggetti Digitali nel Sistema Archivistico Nazionale; Manuale operativo. Specifiche ed esempi per la realizzazione di mapping verso i tracciati CAT-SAN e METS-SAN; Esempi di file METS compilati; Sistema Archivistico Nazionale - SAN e NIERA EPF, Seminario di aggiornamento; Manuale operativo del redattore di back-office SAN. FAQ. 

ARCHIVI E BIBLIOTECHE DIGITALI

Giovedì 14 maggio alle 15.00 verrà presentato all'Università di Milano-Bicocca (Edificio U6, Aula Martini, piano -1, p.zza dell'Ateneo Nuovo 1) il nuovo portale Aspi – Archivio storico della psicologia italiana, completamente rinnovato nella piattaforma e nella grafica (la nuova versione sarà on-line per quella data, sempre all'indirizzo www.aspi.unimib.it).
Sarà anche l'occasione per presentare a Milano il software opensource COLLECTIVE ACCESS.
 
Nel sito Patrimonio culturale immateriale (PCI) dell’ICCD sono stati inseriti e resi disponibili on line i primi due inventari del patrimonio culturale immateriale redatti mediante l’utilizzo del modulo MODI-Applicazione alle entità immateriali (MODI-AEI), per la presentazione di candidature ai sensi della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (Unesco 2003). Si tratta dell’inventario delle Minoranze linguistiche calabresi (51 moduli fra minoranze albanesi, grecaniche e occitane) e dell’inventario della Falconeria (10 moduli relativi a Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Toscana).

L' architettura e l'arte figurativa hanno dato luogo, spesso, in Europa ad interessanti forme di dialogo che hanno generato quelle identità uniche e riconoscibili tipiche di molte città storiche. In Italia e a Roma, in particolare, la "scrittura della città" si è manifestata non solo nell'organizzazione dello spazio ma nella successione del tempo facendo sì che la finalità dei luoghi cambiasse grazie, anche, ad una continua ri-attualizzazione degli stessi.
Si pensi, a riguardo, a quella sorta di  museo diffuso  che si trova a Roma, nel quartiere  Eur e costituito da sculture, mosaici, pannelli decorativi del Novecento a firma di Gino Severini, Depero, Enrico Prampolini, Fausto Melotti, Dino Basaldella (Mirko), Guerrini, Rosso, Morbiducci, Ercole Drei, sino ad arrivare, in anni recenti, ad Arnaldo Pomodoro. Artisti  ormai storicizzati e i cui lavori sono, oggi, esposti in mostre e musei nazionali ed internazionali.

ARCHIVI DELLE DONNE

 
Lo scorso 21 marzo 2015 presso l’Archivio di Stato di Firenze, l’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi”, ha presentato pubblicati nella collana “Scrittura e memoria delle donne” (Firenze University Press, 2014) i volumi: “In esilio e sulla scena. Lettere di Lauretta Cipriani Parra, Giuseppe Montanelli e Adelaide Ristori”, a cura di Caterina Del Vivo e Helle Busacca, Diario epistolare a Corrado Pavolini, a cura di Serena Manfrida.

 
Lavorare stanca, ma emancipa. Ovvero: lavoro e lotte in tempo di guerra, in tempo di pace. Impegno politico e consapevolezza femminile tra Resistenza e un lungo
Venerdì 17 aprile si è tenuto presso l’Archivio di Stato di Bologna il sesto incontro del ciclo ideato dall’Archivio stesso e dall’associazione “Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna”, con il sostegno dell’associazione culturale Didasco, dell’ANAI (Associazione nazionale archivistica italiana) – Sezione Emilia-Romagna e della Fondazione Argentina Altobelli, e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Bologna.

Lo scorso 18 aprile 2015, a Firenze presso l’Archivio di Stato si è tenuta la mattinata di studi  Presenze femminili nella Firenze Capitale d’Italia, organizzato dall’Associazione Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi” in collaborazione con l’Archivio di Stato di Firenze, nell’ambito delle Celebrazioni per il 150° anniversario della proclamazione di Firenze a Capitale  del Regno d’Italia.
 
Il 23 aprile 2015 la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (BSMC) ha promosso, presso la sua sede di palazzo Mattei di Giove, una tavola rotonda sul tema degli archivi delle donne, prendendo come spunto di discussione il volume Archivi delle donne in Piemonte. Guida alle fonti, a cura Paola Novaria e Caterina Ronco (Torino, Centro studi piemontesi / Ca dë studi piemontèis, 2014), nato dalla collaborazione tra l’Archivio delle Donne in Piemonte e la Regione Piemonte; Regione che lo ha inserito, come quarta pubblicazione, nella sua collana “Archivi e Biblioteche in Piemonte” (Direzione cultura, turismo e sport, Settore biblioteche, archivi e istituti culturali).

In occasione del 70° anniversario della Liberazione l'Archivio di Stato di Catania ha presentato  martedì 28 aprile 2015 il catalogo virtuale della mostra “I Gruppi di Difesa della Donna. Le volontarie della libertà dalla Resistenza alla nascita dell'UDI”. La mostra è stata organizzata all'Archivio di Stato di Catania dal 27 ottobre 2014 al 5 gennaio 2015, in collaborazione con l'UDI e l'ANPI di Catania.

OSSERVATORIO


Il progetto Procedamus (Procedimenti amministrativi delle Università degli Studi), promosso con la collaborazione della Direzione Generale Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, del Consorzio CINECA e dell’associazioneANORC, è il progetto di formazione-intervento in materia di procedimenti amministrativi nato per condividere metodi, strumenti, esperienze da mettere a fattor comune per la crescita del personale tecnico amministrativo.
 
Il volume “Diventare archivisti. Competenze tecniche di un mestiere sul confine” affronta, con un linguaggio chiaro, le tematiche legate agli sviluppi recenti della disciplina archivistica, coniugando prassi e metodologie consolidate con gli inevitabili cambiamenti nella produzione, gestione e conservazione dei complessi documentari legati alle moderne tecnologie.
 
L'associazione Arca Memorie si pone come strumento di conoscenza e riflessione sul tema della conservazione digitale, con particolare attenzione alle problematiche che un singolo cittadino deve affrontare nella gestione quotidiana e a lungo termine delle varie tipologie di oggetti digitali, prodotti da sé o ricevuti dalle Pubbliche Amministrazioni.
ArcaMemorie è un’organizzazione senza fini di lucro che si propone come gruppo di associati interessato alla tutela delle memorie digitali prodotte dai singoli cittadini.

Il Centro di ricerca Aspi - Archivio storico della psicologia italiana, in collaborazione con il nuovo Polo di Archivio storico dell'Università degli studi di Milano-Bicocca, ha presentato lo scorso 30 marzo presso l’Archivio di Stato di Milano il libro di Elisa Montanari “Sant’Isaia 90. Cent’anni di follia a Bologna” (editore Pendragon).
 
 L'ultimo numero di Comma: International journal on archives, la rivista annuale pubblicata a cura del Consiglio internazionale degli archivi (ICA), disponibile alla seguente url:
La rivista, edita dalla Liverpool University Press e destinata non soltanto a un pubblico di specialisti, ma a tutti coloro che sono interessati alla gestione e allo sviluppo degli archivi e alla professione archivistica, pubblica principalmente in inglese e in francese con abstracts forniti in sette lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, mandarino e arabo.
Comma è consultabile online alla seguente url: http://liverpool.metapress.com/content/122452/

Il 16 aprile, giorno della nascita di Charlot (nacque 126 anni fa a Londra), Enzo Pio Pignatiello e Riccardo Colucci hanno presentato il loro originale e ricchissimo volume edito da Pioda Imaging Edizioni: successi e popolarità di Charlie Chaplin in Italia, dal cinematografo alla Tv e ai cineclub, attraverso la critica, le canzonette, le raccolte antologiche, le colonne sonore.
"Eternamente Charlot", di Enzo Pio Pignatiello e Riccardo Colucci (Roma, Edizioni Pioda, 2015; pp. 276, ill., 8 tav. a colori; ISBN 978-88-6321-127-6.

Venerdì 8 maggio 2015, alle ore 10, nell'Aula Magna dell'Archivio Centrale dello Stato, si terrà l'incontro “Pubblici segreti. Documenti declassificati su terrorismo e stragi”, coordinato da Benedetta Tobagi e dal Sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, Eugenio Lo Sardo.
A un anno dalla direttiva del Presidente del Consiglio Matteo Renzi del 22 aprile 2014, che ha disposto la declassifica e il versamento della documentazione relativa alle stragi di piazza Fontana (1969), Gioia Tauro (1970), Peteano (1972), Questura di Milano (1973), piazza della Loggia – Brescia (1974), Italicus (1974), Ustica (1980), stazione di Bologna (1980), rapido 904 (1984), si intende realizzare una riflessione sugli esiti della direttiva stessa.

IL “DOCUMENTO DEL GIORNO”


Il "documento del giorno"Questa sezione, destinata ad arricchirsi costantemente di nuovi contenuti, ha lo scopo di valorizzare e rendere fruibile il Questa sezione, destinata ad arricchirsi costantemente di nuovi contenuti, ha lo scopo di valorizzare e rendere fruibile il patrimonio documentario delle digital library presenti nel portale SAN e nei Portali Tematici a questo integratiArchivio brevetti e marchiAntenati. Gli archivi per la Ricerca AnagraficaArchivi degli ArchitettiArchivi della moda del NovecentoArchivi della musicaArchivi d'impresaArchivio storico multimediale del mediterraneo,Archivi del Novecento - La memoria in reteArchivio del mercante Francesco di Marco Datini (1335-1410)Friuli in prin - Anagrafe storica delle famiglie italianeGli spazi della folliaIl Catasto OnciarioCarte da legarePortale "Verdi on line"Giovanni Pascoli nello specchio delle sue cartePortale della Storia degli ItalianiRete degli archivi "Per non dimenticare"Territori.I documenti presentati giorno per giorno costituiscono una fonte significativa per chiunque voglia ricordare eventi storici, avvenimenti, anniversari, ricorrenze  o ricostruire il profilo e la biografia di protagonisti della storia del nostro Paese.

SAVE THE DATE

venerdì 1 maggio 2015

Libro in Onore di Franco e Maria Grazia Fuduli



LA SEZIONE UNUCI DI SPOLETO HA IN PROGRAMMA DI PUBBLICARE UN VOLUME EDITO NEL 1934 DEDICATO AL 52° REGGIMENTO FANTERIA GARIBALDI DI STANZA A SPOLETO FINO AL 1943
IN ONORE
 DI
 FRANCO E MARIA GRAZIA FUDILI
TRAGICAMENTE SCOMPARSI


 In attesa di comunicare la disponibilità del volume, si riporta la Postfazione

 

Stampare un volume scritto ed edito negli anni trenta del secolo scorso, in un clima totalmente diverso da quello di oggi può sembrare una attività inutile e nostalgica. In realtà riportare alla luce e presentare ai Soci dell’UNUCI e a quanti hanno interesse a questi argomenti può essere utile per comprendere lo spirito e il senso di identità che sono una struttura portante della architettura della nostra Nazione.

 

Il Reggimento “Obbedisco” era una entità anche nel 1934 al di sopra di tutto e di tutti. Ho sentito mille volte racconti come quello dell’amico Montagano, che finirà in un campo di concentramento tedesco, in un KZ quelli peggiori di tutti per la sua avversione al fascismo ed al nazismo, essere orgoglioso di portare quella cravatta rossa segno di italianità in un panorama fosco e nero. Come quello offerto dal regime mussoliniano.

 

Richiamare alla attenzione quei momenti significa anche viverli e partecipare a quella operazione di conoscenza della memoria che è uno degli scopi statuari dell’UNUCI, Unione Nazionale Ufficiali di Complemento in Congedo. Non solo storia risorgimentale, in cui il 52° Reggimento affonda le sue radici di tradizione storica, ma anche storia del novecento, in cui la tradizione garibaldina ha avuto un suo sviluppo ed un suo rinnovarsi.

 

La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, di cui in questi mesi si sta celebrando la data anniversaria intesa come momento di unione, di identità e di partecipazione collettiva, è una tappa fondamentale di questa tradizione. Aver deciso di accorre nel 1914, in Francia, per combattere il tedesco, con la Legione Garibaldina nel solco dell’interventismo, è stato un segno eclatante per influire nella scelta da che parte l’Italia doveva stare. L’Italia del primo novecento era incapsulata nella Triplice Alleanza ed appariva sempre più evidente che questa alleanza poteva essere accettata come strumento di equilibrio europeo. Quando Germania ed Austria oltrepassarono questo limite e vogliono ricorrere, in una visione prettamente ottocentesca dell’uso della guerra, l’Italia è chiamata a scegliere.

 

Germania ed Austria sono convinte, nel 1914, di vincere la guerra, supponendo che la Gran Bretagna rimanga neutrale; e sono convinte di riuscire a sconfiggere la Francia, prima, la Russia, poi, fidandosi ciecamente nella forza dei loro eserciti. L’Austria è convinta di avere ragione della Serbia in poche settimane. Troppo convinte della loro superiorità pensano di non avere bisogno dell’Italia e volutamente la vogliono lasciare fuori per non dividere con lei le conquiste territoriali che sono date per scontate.

 

Qui finisce nella sostanza la Triplice Alleanza. L’Italia non deve partecipare alla costruzione del nuovo ordine europeo scaturito dalla guerra. La Triplice Alleanza aveva terminato il suo compito: fin quando è una alleanza per mantenere gli equilibri europei va bene; quando questi equilibri devono essere alterati a favore di Germania ed Austria, l’Italia è messa da parte.

 

Mascheravano Germania ed Austria questa loro scelta con le solite parole di propaganda: parlarono di “tradimento” dell’Italia con cui marcarono di tradimento il nostro Paese al momento della dichiarazione di neutralità.

 

Davanti a tutto questo, al fallimento della politica della Triplice, di cui il capofila era il Marchese di San Giuliano, ministro degli Esteri, non vi era che la strada dell’Interventismo, della partecipazione alla guerra per avere quei vantaggi territoriali che mettesse in sicurezza il confine orientale, con la acquisizione di Trieste, concludendo il processo unitario Italiano.

 

In questo contesto lo spirito garibaldino fu essenziale. . L’esempio  ed il significato storico del 52° Reggimento fanteria “Obbedisco”, è eclatante.

In questa chiave la ristampa del volume, il voler aver dato spazio a nomi e cognomi di chi fu partecipe e protagonista, che è forse il segmento più importante del volume, rappresenta un omaggio ed un dovuto ricordo a chi fecero, con il loro dovere, l’Italia, prima come Stato, poi come Nazione.

 

Massimo Coltrinari