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mercoledì 31 gennaio 2024

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNO I, N. 6, Novembre – Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO X, 47/48 N. 6, Novembre - Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

ANNO I, N. 6, Novembre –  Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

 

 

 

I/6/101. La decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.

I/6/102 Dal 2024 la emissione dell’Annesso  al Bollettino INFOCESVAM dedicato all’Albo d’oro nazionale dei decorati italiani e stranieri dal 1793 ad oggi avrà cadenza mensile. Pertanto al Bollettino Notizie del Centro Studi sul Valore Militare saranno allegati i rispettivi Annessi riferiti ai mesi di edizione.

1/6/103. Elenco delle fonti. 1.Albo d’Oro a Stampa disponibile, 2. Bibliografia di pertinenza, 3. Archivio di Stato Foglio matricolare o Stato di Servizio, 4.Bollettino Ufficiale dello Stato, 5. Gazzetta Ufficiale.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

I/6/104. Provincia di Firenze.(23) L’Albo d’Oro di Firenze  a stampa (oltre 5000 Decorati) è terminato. Provveduto alla estrazione dei dati per il controllo  e ulteriore inserimenti (Export Firenze)

I/6/105. Provincia di Torino.(73) Carlo Maria Magnani ha inserito 3081 Decorati appartenenti alla Lettera dalla A alla M. per un totale di 3081. Lavoro prosegue per completamento lettere da N a Z.

I/6/106. Provincia di Iglesias (30) Albo d’Oro Sardegna. Provincia di Iglesias Alla data Odierna sono stati inseriti 254 Decorati. Acquisito il volume di E. Sau Medaglie d’Oro della Provincia di Nuoro che riporta anche la situazione statistica.

I/6/107. Procedura Correzione dati inseriti. Acquisita dal Dott Orioli la procedura per la correzione dati ineriti Costo in abbonamento. Abilitati R. Orioli e M Coltrinari. Password e User Name definiti. Applicata alla Provincia di Ancona la procedura risulta accessibile ed efficace

I/6/108 Provincia di Catania (17) Il Dott. Davide Truscello ha assunto l’onere di inserimento. Precedentemente erano stati inseriti 203 Decorati Alla data odierna sono stati inseriti 675 Decorati.

I/6/109. Utenti già indicati Sig. Coltrinari e Orioli e le Sig.re, Bottoni, Tomassini, Monteverde, Mastrantonio. Le predette persone svolgeranno attività di tutoraggio per i nuovi Utenti. Questi hanno iniziato la loro attività sono CM Magnani, G Baldelli, M. Vignola, A, Biasiolo, O Biribicchi, F. Lombardelli, R Olevano. M Montagnani, G. Madeddu, A. Trogu, L Marsibilio, M.L. Suprani, C. Ciocca, F. Atanasio, A. Vido, S. Pirolozzi, N. Paganelli, A. Mattioli, D. Truscello, R. Meloni, S Bodini. Nel periodo considerato sono stati iscritti i seguenti: Mario Brutti, Sauro Marsili, Anconetani Claudio, Monica Apostoli, Bosio Paola, Claudio Fiori, Stefano Mangiavacchi, Manuel Vignola, Davide Corona

I/6/110. Provincia  di Pesaro-Urbino.(52) Albo d’Oro Marche.  Testo base “Decorati al Valor Militare della Provincia di Pesaro Urbino. Edizione 1984. Inserimento a partire da marzo 2023. Utente Dott. Roberto Olevano. L’inserimento è stato completato. Inseriti  456 Decorati

I/6/111. Provincia di Salerno.(66) Albo d’Oro della Campania.  Studio ed analisi dei decorati di questa provincia. Esiste un Annuario. Sarà incaricato per l’inserimento il Dott. Sergio Pirolozzi. Da ottobre l’inserimento è demandato a Coltrinari o altri per attività di lavoro di Pirolozzi. Alla data odierna inseriti 248 Decorati

I/6/112. Provincia di Imperia.(31) Albo d’Oro Liguria. Utente Dott. Manuel Vignola, Fonte ulteriore II Volume Decorati della Provincia di Imperia. Alla data odierna inseriti 344 Decorati

I/6/113.  Provincia di Terni (72). Albo d’Oro dell’Umbria. Da utente G. R Baldelli. inseriti 260 Decorati. Nel mese di maggio 2023 passato incarico al Sig Quintili Roberto. Decorati inseriti 987

I/6/114. Esposizione grafica dell’Albo Nazionale dei Decorati. Il Dott. Orioli predisporrà nel mese di Gennaio un quadro di presentazione in cui si avranno una arera di accesso libera per la conoscenza anagrafica del decorato ed un area di accesso riservata, in cui saranno disponibili tutti i dati concernenti le Decorazioni

1/6/115 Nel periodo di gennaio- dicembre 2023 gli inserimenti sono stati: Tomasini (2846), Mastrantonio (1309), Monteverde (2103) Coltrinari (322), Bottoni (2291). Coltrinari (222) Decorati Collettivi. .

I/6/116. Provincia di Forlì(25). Albo d’Oro Emilia Romagna Utente la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Quezioli. Alla data odierna sono stati inseriti 508 Decorati. Attivata la procedura Export-Forlì.

1/6/117.Il Dott Roberto Orioli ha fornito la procedura export, utile per estrarre i dati per provincia. E’ stata applicati per le provincia di Biella, Firenze, Pesaro-Urbino, Ancona, Forlì

1/6/118 Provincia di Ancona.(2) Albo d’oro delle Marche Utente Dott. Massimo Coltrinari. Sono stati inseriti 784. Trovata una ulteriore fronte. G Santini “Valore Marchigiano” Incompleta nella pubblicazione ma completa nel Fondo Santini della Biblioteca “Benincasa “ di Ancona. Progetto di consultazione appena disponibile (febbraio 2024) Fonti Ulteriori. Albo d’Oro di Jesi. Albo d’oro dei Decorati di Senigallia.

1/6/119 Provincia di Pisa(55). Albo d’Oro della Toscana. Utente il Sig. Alessio Matteini. Dal mese di Gennaio 2024. inizierà inserimento dati per questa provincia.

1/6/120 Provincia di Pordenone.(57) Albo d’Oro del Veneto. Utente Dott.ssa Monica Apostoli. Base ’Albo d’Oro della Provincia esistente presso la Federazione di Pordenone. Alla data odierna inseriti 444 Decorati

1/6/121 Provincia di Macerata.(38) Albo d’Oro delle Marche. Utente Mario Brutti Base: l’Albo d’Oro dei decorati della provincia di Macerata. Predisposto dal Sig. Borroni Barbera di Potenza Picena  Alla data odierna sono stati inseriti 40 Decorati.

1/6/121 Provincia di Catania(17). Albo d’Oro della Sicilia Utente Dott Davide Truscello, Inseriti alla data odierna 675 Decorati

1/6/122. Provincia di Cremona(21). Albo d’Oro della Lombardia. Utente la Dott.ssa Paola Bosio Inizio inserimenti gennaio 2024

1/6/123 – Provincia di Perugia (51) Albo d’Oro dell’Umbria. Il Sig. Quintili ha contattato Il Sig. Sauro Marsili. Marsili ha inserito nel data base oltre 200 decorati della Provincia di Perugia

1/6/124 Alla data del 1 novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483, alla data del 1 dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180

I/6/125 - – Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org.

(redattore: massimo coltrinari)

 

venerdì 19 gennaio 2024

Istituto del Nastro Azzurro. La Medaglia del centenario 1923 -2023


La Medaglia presenta nel dritto una composizione che vuole immolare quei caratteri e simboli celebrativi e risorgimentali sottolineando il senso del Valore Militare. In esso si racconta il momento epico per un militare, La Medaglia ricevuta per il valore militare dimostrato, che viene compiuto con l’intervento della Dea Roma che gli porge la Medaglia stessa. Il  militare premiato rappresenta simbolicamente l’Ardito, facendo riferimento ad Ettore Viola, uno dei fondatori dell’Istituto del Nastro Azzurro. Questa scena scultorea viene racchiusa in una cornice simbolica i cui particolari inquadrano il luogo della scena della città di Roma, con i suoi monumenti: Vittoriano, Campidoglio, Colonna Traiana. In alto lo stemma araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro ripetuti nella parte inferiore ove troviamo in esergo la scritta “Centenario dell’Istituto del Nastro Azzurro” Il Dritto termina con la scritta al centro in caratteri romani “Roma 1923 -2023”

 Il rovescio sinteticamente rappresenta l’immagine della Medaglia al Valore Militare, oggi in uso.

Realizzata in Bronzo dallo scultore-incisore Michele-Monaco ha un diametro di 8 centimetri, realizzata in 300 copie, in cofanetto. Può essere chiesta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org   Cellulare 351 796 8406



 

martedì 9 gennaio 2024

Tema di Tesi. Prigionia e Crisi armistiziale del settembre 1943

 

 

L’ 8 settembre visto da un allievo del’Accademia Navale di Livorno

Sergio  Benedetto  Sabetta

 

            Quanto riportato di seguito è tratto dalla lettera spedita nel 1944 dall’allievo di ruolo del II anno Giuseppe Andreatta al padre Comandante Ernani Antonio, internato in Tailandia con l’equipaggio della motonave “Sumatra”, autoaffondatasi nel 1941.

            Dal testo emerge chiaramente la sorpresa, lo smarrimento sia degli allievi che dei loro ufficiali istruttori alla improvvisa notizia dell’armistizio all’alba dell’8 settembre 1943, con le conseguenti indecisioni, ma nonostante tutto si cerca di riorganizzarsi con la decisione dell’Alto Comando della Regia Accademia Navale di continuare i corsi nonostante la perplessità degli allievi:

            “… Spuntava l’alba dell’8 settembre e le due navi (“Vespucci” e “Colombo”) si preparavano ad una delle solite uscite della durata di 12 ore nel Golfo di Trieste, per dare modo a noi allievi di imparare qualcosa sull’arte del veleggiare, quando improvvisamente giunse l’ordine di sospendere ogni movimento. Le domande più disparate si incrociavano alle più impensate risposte, le opinioni più strambe si alternavano alle discussioni più assurde. Verso le 14, giunse l’ordine di salpare per destinazione ignota. Alle 16 lentamente e maestosamente le due navi una dietro l’altra lasciavano il porto e dirigevano su Pola. La velocità non era molto elevata, sei nodi, il mare e il tempo magnifici: una tonda Luna illuminava le acque e dava a tutto il paesaggio un aspetto meraviglioso.

            Tutte le navi che si trovavano nel porto al più presto cercarono di salpare e di dirigere verso sud. Ci passarono dinanzi il “Saturnia” e il “Giulio Cesare” e altri mercantili. Alle 2, il Comandante della nave diede a tutti la notizia dell’armistizio accolto dai marinai con segni di giubilo, da noi con un senso di penoso scoramento. Mi trovavo di vedetta sulla “coffa di trinchetto” e la notizia mi fece una impressione enorme: la guerra inevitabilmente perduta, tutte le nostre aspirazioni, i nostri sogni, il nostro futuro distrutto.

            La vita cominciava a darmi i primi colpi: fulminea, istantanea sorse in me l’idea che ormai non c’era più niente da fare, che la mia carriera era distrutta e impossibile: non mi restava che dare le dimissioni non appena fossimo giunti a destinazione. Ma le cose non erano così semplici: il destino ci attendeva al varco per divertirsi. E così fu. Da allora tutta la mia vita non è stata che una beffa ironica.

            Giungemmo a Pola alle 2 di notte del 9 settembre ed ivi restammo sino alla mattina per far viveri. Verso le 9, un aereo tedesco ci sorvolò senza dar segno di aggressione, la corazzata “Giulio Cesare” si preparava a partire. Interrompemmo i rifornimenti e salpammo alla volta di Lussino. La nostra odissea che doveva durare sei giorni era cominciata: le condizioni atmosferiche erano sempre ottime e tutti noi presi dalla bellezza della navigazione tra quelle isole di sogno vivevamo inconsci del pericolo che da ogni parte ci poteva sovrastare.

            Intanto la radio annunciava le prime notizie: i tedeschi si impadronivano dell’Italia, i soldati italiani si consegnavano spontaneamente credendo che presto sarebbero andati a casa, altri se ne andavano direttamente, la disorganizzazione più completa regnava ovunque. Peggio di così un armistizio non si poteva fare. Gli alleati di ieri sono i nemici di oggi: abbiamo tradito i tedeschi e non ci restava che consegnarci agli  ex nemici. Così pensavano gli alti comandi  e così tentarono di fare: gran parte di noi allievi non la pensava così: le discussioni si accendevano, i partiti si formavano, gli equipaggi borbottavano. A bordo del “Vespucci” sorse qualche disordine, sul “Colombo” la calma era relativa. Tutta l’Italia era in fiamme.

            A Lussino non c’è acqua, non ci si può fermare e dopo lunghi giri dinanzi all’isola si prende l’alto mare e si dirige per sud. Sono in plancia, al brogliaccio intercetto per caso una cifratura di un dispaccio  ricevuto in quel momento “Dirigere su Cattaro alt – rotta d’altura – alt”: così diceva il cifrato si avvista una motovedetta tedesca che fortunatamente scompare quanto prima all’orizzonte. La sagoma di un sommergibile ci fa rabbrividire tutti per un istante ma anche questa scompare. La fortuna ci assiste e ci assisterà in un modo sfacciato. Credo che le uniche armi a bordo fossero stati i moschetti del picchetto. La magnifica alberatura della quale le due navi andavano fiere diventava ora immensamente pericolosa. “Scroccammo” i “controvelacci” e disalberammo gli alberetti per diminuire un poco la visibilità. Il mare era sempre calmissimo ed il tempo stupendo.

            All’altezza di Cattaro, ricevemmo una comunicazione la quale diceva che in quella località si trovavano i tedeschi: aggiungeva tra l’altro di non comunicare più con nessuno e di non fare affidamento su alcuna trasmissione. Eravamo dunque soli in mezzo all’Adriatico nell’impossibilità di comunicare: radio Roma aveva cessato di trasmettere. I viveri non erano molto abbondanti ma più che sufficienti, l’acqua scarsa, il combustibile abbondante, le macchine erano una incognita. Si inverte la rotta, poi si accosta di 90° e si dirige per Ovest, indi si decide, o meglio, i Comandanti decidono inconsciamente di ritornare verso Nord a Venezia, dato che hanno saputo che quella città è ancora libera e resiste ai tedeschi. Ma di preciso non si sa niente, soltanto che queste due “antiche caravelle” cariche di allievi si trovano in completa balia del destino. E questo fu fin troppo benevolo dato che ne abusammo più di quello che non fosse necessario.

            All’altezza del Po, incontrammo un peschereccio che scappava da Venezia poiché la città stava per essere presa dai tedeschi: “Invertite la rotta! I tedeschi hanno già preso il porto e l’idroscalo; la motonave “Saturnia” dopo aver preso a bordo gli allievi (erano questi gli allievi o meglio i concorrenti del primo corso che si trovavano a Venezia per sostenere gli esami di concorso) è partita verso il Sud!” così dicevano i pescatori.

            E per l’ennesima volta cambiammo rotta: la calma incomincia a mancare, i nervi si tendono sempre più, la paura che la fortuna ci abbandoni diventa sempre maggiore; basterebbe un aereo con due bombe per spacciarci. Decidono allora di puntare su Ancona per vedere s quella zona era ancora libera ma ben presto si ritorna sopra su quella decisione per invertire la rotta ancora una volta allo scopo di dirigere alle foci del Po: quivi le navi sarebbero andate in secca e ognuno sarebbe andato per i fatti suoi: l’incoscienza del comando era massima.

            Poco più sopra di Ancona, il grido di una vedetta ci fa sussultare: “ Sommergibile a dritta!” Infatti una torretta, coronata da due poderosi baffi bianchi a prora, veniva verso di noi con rotta di collisione. Per un momento la sensazione che tutto era finito, che la nostra odissea sarebbe terminata tragicamente aleggiò su tutti noi; se non che, le precisazioni del Comandante che assicurò, dopo aver scrutato attraverso il cannocchiale, che la bandiera risultava nazionale, risollevò d’un colpo gli spiriti. Si trattava infatti del sommergibile “Ametiste”  che anch’esso come noi girovagava per l’Adriatico in cerca di un asilo sicuro. Breve intervista tra i comandanti e, per un’ ultima  volta, si inverte la rotta: la meta è rappresentata dalle isole Tremiti, sotto il Gargano, dove sembra che non ci siano tedeschi. Considerando però che queste isole erano sotto la diretta minaccia degli aerei di base a Foggia, poco distante per via aria, decidono alla fine di dirigere su Brindisi. All’altezza di questa località due corvette italiane ci vengono a prendere; ansimando le due navi si accingono all’ultima fatica, ma la macchina del “Colombo” non resiste e con un profondo sospiro seguito da uno schianto metallico si arresta.

            Per fortuna, ci sono i motori ausiliari che permettono di continuare. Dopo sei giorni di vicissitudini, di cielo e di mare, di timori e di speranze, di notti passate in coperta, finalmente un poco di riposo e di quiete.

            A Brindisi troviamo sia gli allievi della 1° e 3° classe che erano fuggiti da Venezia sulla motonave “Saturnia” assieme a tutti professori e al personale dell’Accademia. … “

Da : Memorie di guerra e di naufragi, 53 -55, in E. Andreatta, C. Gatti, B. Malatesta, B. Sacella, P. Schiaffino, Le storie nella scia. Tutti hanno il loro mare, Tipografia Meca, Recco, 2022.