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lunedì 24 giugno 2013

Rivista: Porte della Memoria.

Norme per i Collaboratori

Aggiornato alla data del 30 Aprile 2013


La Rivista è sostenuta in tutti i suoi aspetti  culturali e scientifici dal Gruppo “Studenti e Cultori della materia”

Premessa.
Non si può collaborare alla Rivista se non si è Iscritti al Gruppo Studenti e Cultori della Materia. L’Iscrizione al gruppo è basata sulle seguenti condizioni:
  1. non è richiesto alcuno versamento di denaro.
  2. Tutte le prestazioni hanno carattere volontario  gratuito, in tutte le loro forme
  3. La domanda di iscrizione ha validità annuale (anno solare) e deve essere rinnovata entro il 31 gennaio di ogni anno.
  4. La Domanda di iscrizione deve essere accetta dalla Presidenza.
  5. Ogni altra informazione è su www.studentiecultori2009.blogspot.com

La Collaborazione consiste nel fornire saggi, note e contributi concordati con la Direzione.
Per gli articoli riflettenti  la Prigionia, l’Internamento e la Guerra di Liberazione, il materiale di base ed iconografico può essere fornito dalla Direzione, previo accordo.


I tempi di consegna, una volta concordato sono generalmente sull’ordine di 7/10 giorni. Non vi è obbligo alcuno di pubblicazione; ogni articolo passerà al vaglio del direttore editoriale e del direttore responsabile, il quale esprimeranno il loro parere in modo assoluto (si pubblicazione/no pubblicazione) senza intervenire nel merito. Questo è di competenza del Direttore.

Contatti: email: prigionia@libero.it



Rivista Porte della Memoria. Struttura


SOMMARIO
Anno I, I, 2013, n. 1, 31 Marzo 2013

I di Copertina:  Riporta una Foto simbolica e significativa con il Titolo. Ogni numero deve avere un colore diverso per evitare che si confondono nella collezione

II Di Copertina che cosa è la rivista e che cosa vuole essere. Riporta la Organizzazione della Direzione e della Redazione e i riferimenti

Pagina N. 1 – Riporta la titolazione della rivista con i riferimenti del Numero

Pagina 2/3 Sommario: Riporta la intelaiatura del Numero in uscita

Pagina 4 Editoriale: E’ redatto dal Direttore Editoriale, dal Direttore responsabile, dal Direttore.

IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA
(In questa prima parte della rivista si riportano gli articoli di Storia. Riguardano l’oggetto della rivista (Internamento, Prigionia e Guerra di Liberazione) non necessariamente vincolati a queste categorie, ma collegate. Gli articoli, a seconda della estensione sono posti nelle varie rubriche

CONTRIBUTI

Sono saggi e studi della lunghezza che va dalle 15 alle 20 pagine, con ill.e disegni. Danno il là e il profilo al numero della rivista.

 TEMI DI RICERCA
Sono articoli dlle 10 ale 15 pagine. Sono di ricerca e documentazione. Hanno il profilo dello studio, archivistico. 

DIBATTITI

Sono articoli e note dalle 5 alle 10 pagine. Hanno il carattere della snellezza, argomenti di carattere attuale, ma sempre di storia e rivolti al passato.
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Sono note di 2/3 pagine riguardanti i Musei, gli Archivi ele Biblioteche, con carattere documetario

IL MONDO IN CUI VIVIAMO:
E’ la seconda parte della rivista che affronta i problemi di carattere internazione nella gestione delle masse, ovvero la geopolitica riferita alle azioni dei Governi in tutte le loro forme.

GEOPOLICA DEL PRESENTE
Articoli d 5/10 pagine sulla situazione recente o attuale in relazione alla problematica della gestione del Potere. Democrazia o Dittatura: il problema dell’internamento come strumento di azione governativa nelle varie aree del mondo.

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
Articoli di 5/10 Studi ed ipotesi di proglio geoeconomico o di diritto in merito ai diritti umani, alle libertà alle prospettive future

SCENARI, REGIONI, QUADRANTI
Articoli di 5/10 pagine in merito a situazioni particolari negli scenari, nelle regioni geopolitiche e nei quadranti

RUBRICHE

SPAZIO GIOVANI

Interventi di ½  o 1 o 2 pagine su argomenti di interesse da parte di studenti e giovani di studio

“Porte della Memoria” CONTINUA SUL BLOG E SUL SITO

In questo spazio si riportano tutto quello che si ritiene inviare al blog, a complemento
I Blog sono: www. Prigionia di guerra; www.internamentoeritecolati

NOTE BIBLIOGRAFICHE
Segnalazioni di volumi di interesse attraverso la forma della scheda bibliografica

AUTORI
Breve sintesi biografica degli autori del numero

PER FINIRE

Articolo iconografico dalle 8-12 foto ( due per pagina) con un carattere monografico

IV di Copertina. In genere una poesia, un motto, una frase significativa riguardante la Prigionia, LA guerra di Liberazione, l’Internamento.

*********
Nota al Numero Viene subito dopo il sommario

OGNI  SOMMARIO SI CHIUDE CON UNA NOTA DI PRESENTAZIONE DEL NUMERO IN USCITA, CHE COMMENTA TUTTI GLI ARTICOLI IN FORMA SUCCINTA. NON DEVE ESSERE CONFUSO  CON L’EDITORIALE

In Copertina: Foto della prima di copertina.  
IV di Copertina: Vengono presentate in IV di copertina quattro foto su un argomento di attualità
Più il sommario del numero
.


Il presente numero è stato chiuso in tipografia: qui si riporta dal data di chiusura del numero

Rivista: Le porte della memoria. Inizia una avventura

Una interessante iniziativa, dovuta alla instancabile attività di Enzo Orlanducci, è in essere: si tratta di attuare il secondo segmento della attuazione della rivista Le Porte della Memoria, di cui è uscito il primo numero di riferimento. In questo anno importante in cui cade il 70° anniversario degli eventi del 1943, il progetto prevede l'uscita dei quattro numeri previsti e presentati, almeno i primi tre, al Congresso Nazionale della ANRP a Craprarola il prossimo 9 ottobre. Il gruppo Studenti e Cultori della materia ha avuto l'incarico di preparare questi numeri, con il seguente staff:
Direttore Editoriale:  Enzo Orlanducci
Direttore Responsabile Sergio Pivetta
 (carica offerta ed ancora in corso di accettazione), in qualità di Combattente della Guerra di Liberazione e Testimone degli anni tragici del 1943-1945. Non è accettabile, fino a quando uno dei testimoni di quegli anni sia in vita, che  tutti coloro che hanno vissuto quei anni e siano stati coinvolti dagli avvenimento e mostrano il desiderio di impegnarsi a far rivivere la memoria e la testimonianza siano messi da parte.
Massimo Coltrinari, direttore
Alberto Marenga, vice direttore, coordinatore di redazione 

Sono in corso azioni per la definizione della Redazione e dei Collaboratori. Numerosi componenti del Gruppo Studenti e Cultori della Materia hanno già dato, a voce, la loro disponibilità. Quanto prima si definiranno ruoli, compiti e azioni per la riuscita di questo secondo segmento con contatti personali.

Informazioni: contattare per email: prigiona@libero.it
                                                        studentiecultori2009@libero.it

Blog di riferimento: prigioniadiguerra.blogspot.com, per le materie relative alla prigionia di guerra
                                 internamentoereticolati.blogspot.com, per le materie relative all'internamento
                                 secondorisorgimento.blogspot.com, per le materie della guerra di liberazione 

Siti: www.anrp.it,    per notizie e documetazione sulla Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia,
                                 dall'Internamento e dalla Guerra di Liberazione.

Rivista:  Rassegna della ANRP, mensile della Associazione      

Rivista: Le porte della Memoria

La Copertina
Con le porte della memoria, titolo sintetico, sollecitante, provocatorio che, meglio di altri, coglie l’essenza di quanto si vuole realizzare con questo trimestrale, si dà inizio ad una nuova collana di pubblicazioni, promosse dall’ANRP, che vanno ad affiancare “Studi, documentazione e ricerca” (1963) e “Quaderni” (1985).
Un periodico di approfondimenti (testimonianze, storia, cultura, idee) edito – in attesa di dar vita ad una testata nuova ed autonoma – quale supplemento di rassegna, mensile socio-culturale dell’ANRP, la cui attuale serie, nata nel 1979, compie ben 30 anni.
Nel quadro più ampio delle manifestazioni in occasione del 60° anniversario della costituzione dell’Associazione (1948-2008), si è pensato con le porte della memoria di arricchire il patrimonio editoriale di ampia divulgazione con un “contenitore” in grado di accogliere argomentazioni, saggi e approfondimenti su problematiche storico sociali, esperienze e attività di ricerca, studio e testimonianza.
Oggi, ancor più che in passato, “fare cultura” significa offrire dei punti di riferimento per trasmettere la memoria storica, aprendo un dialogo sull’esperienza culturale, reale e umana, affrontando problematiche vive, certezze e incertezze di un’epoca che sempre più necessita di “testimoni”.
Storia e memoria. Passato, presente e futuro. Quale equilibrata posizione assumere di fronte alle sollecitazioni e al pragmatismo del modo contemporaneo? “Non ha futuro una società senza memoria”. Le parole pronunciate da Benedetto XVI durante l’udienza ai membri del Pontificio Comitato di scienze storiche ci vengono in aiuto, ne cogliamo la profonda essenza e le facciamo nostre, attribuendo loro un significato in senso lato. A proposito della crisi della storiografia, “in una società plasmata dal positivismo e dal materialismo”, ideologie che hanno indotto la società “ad
uno sfrenato entusiasmo per il progresso 
[…] animato da spettacolari scoperte e successi tecnici, malgrado le disastrose esperienze del secolo scorso” di fronte ad un passato che appare “come uno sfondo buio” rispetto ad un presente e ad un futuro che “risplendono con ammiccanti
promesse
”, si rischia di produrre una società che “dimentica del proprio passato e quindi sprovvista di criteri acquisiti attraverso l’esperienza, non è più in grado di progettare un’armonica convivenza e un comune impegno nella realizzazione di obiettivi futuri...”. Una società, quindi, vulnerabile, che rischia di essere manipolata ideologicamente. Un’affermazione, questa, propria non solo del mondo cattolico, ma anche del mondo politico laico.
Per dirla con le parole di una nostra amica, la senatrice Lidia Brisca Menapace, interrompere la memoria e la sua trasmissione serve per produrre un “Alzheimer organizzato”.
E un popolo senza memoria può essere “portato in qua e in là”.
È instancabile il lavoro dell’ANRP, continuamente volto a ricostruire il passato per dare un senso al presente e progettare il futuro. In tale ottica l’ANRP, attraverso la collaborazione con l’università, gli istituti di ricerca e gli associati, porta avanti un ricco programma di studi, al fine di raccogliere, organizzare e conservare documenti e testimonianze, per divulgare il materiale reperito e far conoscere, per quanto possibile e pur con mezzi limitati, in particolare le vicende dei militari italiani nel secondo conflitto mondiale.
Forte dell’esperienza dei Veterani e dei loro familiari, aderenti all’Associazione, nella consapevolezza di tutto quello che uomini e donne, vecchi e bambini hanno patito in prima persona a causa della guerra, prigionieri, profughi, internati e deportati ridotti a volte in condizioni di schiavitù e di lavoro coatto, e nella coscienza del loro passato di autentico sacrificio individuale e collettivo, l’ANRP sente l’impegno di affermare che le relazioni internazionali, a livello mondiale, debbano avere alla base un ordinamento giuridico fondato sui diritti inalienabili della persona umana. Qualsiasi presupposto che possa ledere il diritto alla vita e alla dignità della persona ci vedrà sempre impegnati in prima linea.
È convinzione e intendimento dell’ANRP che la “qualità” dell’informazione debba rispecchiare la “verità storica” e la “chiarezza della comunicazione” in quanto l’uso corretto dell’informazione e momenti di riflessione come quelli che continuiamo a proporre, tali da essere formativi per una coscienza civile e politica soprattutto dei giovani, con l’auspicio che essi un giorno non lontano possano costruire, su solide basi, un futuro migliore.
Questa pubblicazione, che non a caso abbiamo voluto chiamare le porte della memoria, intende rendere tangibile un momento di passaggio e di rinnovamento e venire incontro, all’interesse dei lettori verso i problemi socio politici del nostro tempo, offrendo loro chiavi di lettura per conoscerne le dinamiche. Precise sono le finalità: la focalizzazione di segmenti storici spazio-temporali che, pur nella loro peculiarità tematica, interagiscano nel contenuto; l’adozione di un metodo storico di ricerca che, attraverso la trattazione, cerchi di portare alla luce il maggior numero di elementi oggettivi di situazioni registrate e di avvenimenti accaduti, affinché il lettore possa formarsi un personale convincimento del fatto presentato.
Si è voluto adottare un profilo antologico e descrittivo per stimolare l’interesse anche dei non addetti ai lavori su un periodo storico che non deve cadere nell’indifferenza e nell’oblio. Pertanto ci si porrà in contatto diretto e immediato con documenti e testimonianze del passato, per coglierne il loro significato e la loro importanza nel tempo, come presupposto e stimolo al progresso.
La collaborazione a questa pubblicazione è aperta a tutti. Per garantire al massimo l’obiettività dell’informazione, sarà lasciata ampia libertà di trattazione a tutti coloro che, con spirito costruttivo, vogliano dare il proprio contributo culturale.
Ciò, a prescindere dalla condivisione o meno, da parte dell’ANRP, di opinioni espresse dagli autori dei lavori pubblicati.
Gli scritti inediti, contenenti un pensiero originale, investono pertanto la diretta responsabilità dell’autore, rispecchiandone le idee personali. Ogni singolo partecipante, attraverso i propri mezzi espressivi e la propria peculiarità culturale, si farà portatore di esperienze intellettuali diverse e complementari.
Sul filo conduttore dei temi di nostro interesse, ogni numero presenterà una miscellanea di contributi di storici, sociologi, studiosi di materie giuridiche, di economia, di arte e di quant’altro sia stato e continui ad essere motivo di riflessione in linea con i nostri valori: il recupero della verità storica e la tutela dei diritti umani per promuovere una cultura di pace e di solidarietà tra i popoli.
Vorremmo che dalla lettura di queste pagine le nuove generazioni apprendessero ad essere consapevoli del retaggio dei loro padri; prendessero coscienza del fatto che Libertà e Pace vanno custodite e difese sempre; imparassero che il destino della propria Nazione, visto nei più ampi confini internazionali, va costruito quotidianamente e con l’impegno di ciascuno, nessuno escluso; con la consapevolezza che noi, i contemporanei, siamo i destinatari di continui richiami al dovere della memoria.

venerdì 21 giugno 2013

Progetto. Volume relativo al Quadro di Battaglia dell'Esercito Italiano nel 1940

Stemma Araldico del Corpo di Stato Maggiore 1940
Forntespizio
Il Sacrario a Palazzo Esercito


Il Volume della Collana Storia in Laboratorio n, 23 è dedicato al Quadro di battaglia dell'Esercito Italiano del 1940. L'esigenza di stabilire l'esatta forza dell'Esercito alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale serve per avere un parametro di riferimento nel momento in cui si valutano gli effettivi risultati conseguiti nei vari teatri operativi. Occorre una volta per tutte stabilire quale valutazione dare, se in termini assoluti o se in termini relativi.  In termini relativi la valutazione non può non discendere dal fatto che i mezzi, i materiali e gli uomini, che sarebbero stati eccellenti se impiegati in modo diverso o in altri teatri.
La fonte di questo volume è il Calendario del regio Esercito del 1939, che fornisce sintetiche notizie su tutte le Armi ed i Servizi dell'Esercito. Riportiamo alcune fonti iconografiche del Calendario dell'Esercito del 1939


Vittorio Emanuele III






Un nuovo libro sul Fascismo a Terni


sabato 15 giugno 2013

Quanto vale un chilo di coca? di Francesca d' Ulisse

Not per tutti:

Sperando di fare cosa utile e gradita vi segnalo il mio ultimo articolo pubblicato sul sito treccani.it e intitolato "quanto vale un chilo di coca? " .

Si tratta di un viaggio nell'orrore del narcotraffico messicano, di una radiografia delle vittime dirette e collaterali di "Cocaina S.p.A" e di una chiamata alla responsabilità per la comunità internazionale perché il narcotraffico e i suoi proventi mettono ormai in serio pericolo la sicurezza "globale".
Con i migliori saluti
Francesca



Francesca D'Ulisse
Dipartimento affari esteri e relazioni internazionali 
Responsabile America latina e Caraibi
Tel: +39.06.69532259