Gentile Socia/ Caro Socio,
mi permetto di segnalarvi un saggio di Serge Noiret, pubblicato in cartaceo dieci anni fa, ma solo di recente online su academia.edu, che faceva il punto sulla digitalizzazione della ricerca storica, iniziata trent’anni fa e che, già alla fine degli anni Ottanta, fu oggetto della tesi di laurea di Dario Tomasella, nostro Socio di Trieste. Negli ultimi dieci anni la digitalizzazione della ricerca e la reperibilità online di fonti e studi (milioni e milioni di libri e articoli in PDF sui siti archive.org, academia.edu, researchgate, scribd, europeana, gallica.bnf, persée, ecc. per non parlare della digitalizzazione delle biblioteche tedesche, e dei siti militari ufficiali degli Stati Uniti e di un numero crescente di altri paesi e, purtroppo, appena embrionalmente in Italia) è aumentata in maniera vertiginosa, e ha mutato radicalmente il nostro modo di fare ricerca storica e di rapportarci alla storia. Mi limito ad accennare, fra i tanti temi nuovi, quelli della public history, sul quale è particolarmente attivo Paolo Coturri, nostro Socio di Firenze, e del GPS applicato alla costruzione di nuove mappe storiche, un campo seguito specialmente dal Prof. Edoardo Boria, nostro Socio di Roma.
Con l’occasione, segnalo le pagine dedicate alle Sezioni “Aeronautica”, “Scienze Militari” e “Scienze Navali” nel volume di Alessandra Cavaterra “La rivoluzione culturale di Giovanni Gentile. La nascita della Enciclopedia italiana”, con prefazione di giuseppe Parlato, Cantagalli, Siena, 2014.
Cordialmente,
Virgilio Ilari
Presidente della Società Italiana di Storia Militar
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