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mercoledì 19 dicembre 2018

Metodologia di Ricerca.


28 agosto 2014 Comune di Ponte di Legno e Temù



Ricercare un parente, un concittadino, un caduto,
tra i soldati della Grande Guerra



L’interesse che in questi ultimi anni si è manifestato nei riguardi degli uomini e dei fatti relativi alla Prima Guerra Mondiale, esula certamente dalle celebrazioni del centenario e appare sempre di più come una rilettura o una riflessione, circa valori e comportamenti che solo apparentemente sono a noi lontanissimi. Ne é testimonianza il fiorire di siti tematici e la nascita di associazioni ricche di appassionati che si occupano del difficile recupero delle memorie e delle opere presenti lungo tutto il fronte della guerra italo-austriaca. Fiere, mostre, eventi descrittivi e l’apertura di percorsi tematici, hanno contribuito a risvegliare l’attenzione verso il vissuto dei nostri nonni, suscitando domande e curiosità che stimolano la ricerca ben oltre l’ambito parentale. Da quella terribile esperienza di lotta infatti, non ci fu famiglia italiana che ne fu esclusa e la gran parte, vide almeno uno dei suoi componenti morire sul campo, coloro che rientrarono a casa, ne portarono per sempre con se le cicatrici.
La loro testimonianza e la memoria personale di quei fatti, è però svanita ben prima della loro dipartita; è un fatto noto che raramente i reduci rendevano partecipe i loro cari delle sofferenze e degli orrori di cui erano stati testimoni. Difficile spiegare le condizioni di vita, impossibile far immedesimare appieno chi di quella guerra aveva esperienza solo da qualche paragrafo scolastico o dai roboanti discorsi celebrativi che ammantavano di gloria anche gli episodi più spiacevoli. Per di più, i combattenti erano spesso umili gregari o generalmente illetterati, non potevano che lasciare poca memoria di quei quaranta mesi di dura lotta. Di quel poco, molto è svanito negli anni, spesso non sono rimaste che alcune medaglie in un cassetto, delle foto e qualche testimonianza tramandata ma generalmente di episodi slegati da qualsiasi contesto, anche temporale. Compito difficile quindi, ricostruire i loro passi, soprattutto a distanza di un secolo ma non per questo è un lavoro scevro di sorprese o di valore, non solo per il giusto risalto famigliare e documentaristico ma anche per i potenziali risvolti didattici e di ricerca.
Prima di iniziare il cammino, ricercando le tracce che ogni italiano mobilitato ha certamente lasciato dietro di se, occorre innanzitutto armarsi di pazienza e perseveranza. Districarsi tra le antiche scartoffie degli archivi pubblici e il personale che vi sovraintende, non è tra le cose più facili. Ancora di più muoversi in ambienti militari, mondo che possiede regole difficili da comprendere e solitamente estranee ai civili; occorre orientarsi tra gradi, reparti e combattimenti, cosa che presuppone una ostinata volontà di ricerca. Inoltre, l’Italia liberale d’inizio secolo, come gli usi e le consuetudini dei nostri nonni, è talmente lontana da noi che lo stesso linguaggio scritto, dei memoriali o nei documenti, è spesso poco comprensibile.
Lavoro improbo quindi, quello dell'aspirante ricercatore, tra fogli ingialliti e vecchie foto, archivi statali e biblioteche civiche. Al termine, anche per questo, vi consigliamo una salutare passeggiata sul Carso, sull’altopiano di Asiago o sul Grappa, a caccia delle emozioni ancora impigliate sul terreno e dove il vostro protagonista ha lottato aspramente. Ora sapete di più e potreste capire meglio l’importanza e l’orrore delle loro esperienze; risulterà difficile in quei luoghi, restare insensibili al richiamo della memoria.

Innanzitutto, è indispensabile conoscere nome, cognome, anno e luogo di nascita, esatti del militare arruolato; risulta facile se è un famigliare di cui si è conservato il ricordo tra i parenti ma è certamente più sicuro e approfondito, aiutarsi con i dati reperiti presso l’Ufficio Anagrafe del comune (Archivio storico anagrafico) dove il soggetto è deceduto. Di solito è sufficiente motivare la richiesta come una ricerca storico-genealogica. Si possono inoltre ricercare i dati mancanti nei
registri della parrocchia o se si vuole risalire più a ritroso, anche nell’archivio della Curia Arcivescovile, questa volta però, dopo aver presentato una semplice richiesta scritta.
Oltre ad una visita orientativa presso gli Uffici Comunali, o se da essi si è ottenuto poco, si può richiedere anche gli estratti dei “Registri di Stato Civile”, presenti nelle cancellerie dei Tribunali Civili o negli “Archivi di Stato” provinciali dove, dopo settant’anni, tutti gli incartamenti vengono versati. Trascorso questo periodo, si possono avere copie scritte indipendentemente dal grado di parentela con il soggetto. (http://www.archivi.beniculturali.it/index.php/abc-degli-archivi/consultabilita ).
Nel caso non si sia trovato nulla, può essere utile anche una visita al cimitero del paese oppure all’ufficio del Comune che custodisce i dati degli inumati, sia quelli anagrafici che di morte. Esistono inoltre, molti elenchi genealogici a cui diversi "Archivi di Stato" italiani, hanno concesso la visura di dati, registri o documenti riguardanti le generazioni passate e salvandoli così con la microfilmatura. Il più noto, è il progetto americano: familysearch. org che è facilmente consultabile anche da casa, chissà se, con un po’ di fortuna…

Conosciute le generalità precise, ora si può accedere ad un altro livello di ricerca: la documentazione militare. Le “liste di leva” sono state ormai versate da tempo dai Comuni negli “Archivi di Stato” provinciali, così come gran parte della documentazione dei disciolti Distretti militari ora divenuti "Centri documentali". Questi uffici periferici del Ministero della Difesa, di tutto il materiale consegnato (fogli di congedo, ruoli, ecc) hanno mantenuto comunque copia in microfilmatura.
La ricerca è però più agevole presso gli "Archivi di Stato", e la si deve orientare principalmente all’acquisizione del “Ruolo Matricolare”, sono pochi fogli che riportano sinteticamente i dati del soldato in questione, E' stato redatto inizialmente dal Distretto (Deposito) all’atto dell’arruolamento e aggiornato poi, dal reparto presso il quale ha militato.
Attraverso internet si interpella l’”Archivio di Stato” della città di morte o di nascita, anche se è bene sapere che raramente è possibile trovarlo anche in quello della città capoluogo di regione.
La richiesta deve essere dettagliata e contenente tutti i dati in vostro possesso, possibilmente con paternità e maternità del soggetto. I tempi di risposta sono tra i più variabili ma non eccessivi, anche se l’accuratezza della ricerca, qualche volta, può lasciare a desiderare. Di persona, se vi sono state difficoltà o lentezze, è comunque possibile consultare direttamente, presso gli “Archivi di Stato”, la rubrica che raccoglie tutti i nominativi ordinati per “classe di nascita, matricola e nome”. Vi si troverà il così necessario riferimento numerico che indica il faldone contenente il "Ruolo Matricolare" del soggetto. Se non reperibile, è bene controllare anche i due anni successivi, in quanto il soldato se riformato, potrebbe essere stato arruolato anche con altra classe. Meglio sarebbe acquisire il "Foglio Matricolare" che è ancor più approfondito del "Ruolo Matricolare", ma ormai sono di ben difficile reperimento, se lo trovate diventerà comunque uno strumento ancora più prezioso.
Sul “Ruolo Matricolare” vi si trovano indicati dunque, solo i dati anagrafici salienti, una breve descrizione del soggetto, la data del richiamo e dell’incorporazione nel reparto addestrativo e soprattutto la “destinazione”, ovvero il corpo e il Reggimento a cui il militare era stato inviato. La sua vita militare vi è descritta con brevi note complete di eventuali trasferimenti o provvedimenti successivi (ospedali, convalescenze, prigionia, promozioni e decorazioni, congedo, ecc.) particolari utilissimi per ricostruirne le vicende in guerra. Questa documentazione è comunque prettamente di carattere militare, non ci si deve aspettare da essa, né aspetti sociologici, né accenni documentaristici. Occorre allora integrare i brevi cenni con l'interessante materiale che possiamo trovare in parte in rete ma soprattutto depositato presso le "Biblioteche civiche" dei capoluoghi di provincia. In esse, si trovano i “Riassunti storici” dei reparti coinvolti nel conflitto, per lo più redatti negli anni "30. Di solito sono divisi per Reggimenti (135) o, come per gli alpini, in reparti organicamente ancora più piccoli: i Battaglioni. Risulta così agevole far collimare date del “Ruolo
Matricolare” del soldato, con quelle degli avvenimenti salienti della vita del suo reparto, integrando poi i dati con lettere, decorazioni e tutti i ricordi di famiglia.
Comincia così a prendere corpo una vicenda che è spesso una scoperta ma alcune volte anche un crescendo di avvenimenti tragici e toccanti. Nei “Riassunti storici” dei reparti, sono elencati in modo sommario i principali avvenimenti, i turni di riposo, i servizi, i combattimenti ma ovviamente non gli eventi complessivi di quel tratto di fronte o quelli più generali dell’intera guerra. Per capire di più, non resta che documentarsi presso librerie, rivenditori specializzati o biblioteche dove sono depositati i testi o i memoriali, relativi alle vicende più generali del conflitto. Non sarà difficile trovare nell’enorme mole di documenti dati alle stampe in questo secolo (40.000 titoli) testimonianze relative proprio a quel ristretto fronte e ricostruire così, in modo più completo, la storia del reparto e di riflesso, del soldato in questione.
Per una ulteriore completezza generale, è possibile anche richiedere la visura del “Diario storico” del reparto in oggetto e che riporta gli avvenimenti più dettagliati, come il tempo atmosferico o il numero dei feriti. Sono stati scritti in quei momenti, sul posto, dal comandante del reparto o dagli ufficiali del suo Stato Maggiore e riportano dunque, anche pareri personali, giustificazioni o visioni parziali e storicamente anche discordanti ma ricche di particolari e di vita vera. Molti giacciono ancora depositati, e in copia unica, presso "l’Archivio dello Stato Maggiore dell’Esercito" a Roma, consultabile solo in quella sede e previo appuntamento.
Ulteriori indizi possono essere rintracciati facilmente da documenti conservati dai parenti come l’attestato delle decorazioni, che spesso riportano data e luogo in cui sono state concesse. Se non vi sono impresse "le motivazioni", è sempre possibile ricercarle nelle biblioteche provinciali, dove le potrete trovare su testi che riportano, qualche volta, anche le foto dei decorati ("Nastro azzurro", "Albo d'Oro provinciale", ecc). Per le caratteristiche delle decorazioni, di solito presenti sulle divise sottoforma di nastrini, vi invitiamo a vistare i tanti siti specialistici o i testi descrittivi, spesso ricchi di foto di equipaggiamenti, uniformi, mostrine, gradi, ecc. Semplice e adeguato è “La guerra Italo-austriaca” di Marzetti, (Albertini edit.) o la completissima guida di Sancimino (2011) oppure attraverso i consigli dell'interessante sito www.cimeetrincee.it
Grazie a questi contributi, le foto tirate fuori dal baule risulteranno molto utili: vi si potrà leggere specialità, reparto, decorazioni e molti altri elementi interessanti, reperibili su di una semplice divisa. Meno preziose, per una ricostruzione storica, sono le cartoline postali o le lettere ai congiunti, (se caduti, almeno una è custodita dal comune stesso) che sono spesso testimonianza della volontà di tranquillizzare le famiglie e risultano poco utili per scovare dati identificativi o avvenimenti. Sono necessariamente concise e commuoventi ma i soldati non vi potevano certo indicare, luoghi, nomi o date, vista la presenza di una rigida censura anche postale.
Nel caso che il basilare "Ruolo Matricolare" non sia più rintracciabile negli “Archivi di Stato”, si può effettuare una ricerca presso il “Fondo Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari 1915-18” dell’”Archivio di Stato” di Bologna o nell' “Archivio Centrale” di Roma magari ampliando le richieste anche ad altri documenti.
Presso gli “Archivi Storici Comunali” (ACS) invece, sono depositate molte pratiche, liste, polizze, dichiarazioni e tutte le richieste e comunicazioni intercorse tra il comune di appartenenza del soldato e le autorità militari di allora, documenti che sono generalmente di libero accesso. Sono dati prettamente burocratici ma possono aiutare a collocare dei tasselli mancanti nella ricostruzione di una storia o di un periodo. Alcuni Comuni possono rigettare la vostra richiesta ma sono obbligati a permettere la consultazione se essa è stata concessa dalla “Sovrintendenza archivistica regionale”, occorre semmai ricorrere a questo semplice “stratagemma” per visionare il tutto.
Per quanto riguarda invece gli Ufficiali, il documento da trovare è lo "Stato di Servizio" e va richiesto a: Ministero della Difesa, Direzione Generale per il personale, 5° Reparto, Centro Direzionale per il Personale militare, Viale dell’Esercito 186, Roma.
Se il parente o colui che ricerchiamo, è invece deceduto per cause belliche, di regola il suo nome è sulla lapide che ogni comune d’Italia ha inciso per i militari che non sono tornati. Vi sono però lacune, omonimie e dimenticanze; ad esempio, non ci sono i fucilati.
Le circostanze della morte, il luogo e altre informazioni più approfondite, le ricercheremo invece presso l’“Albo d’Oro” dei caduti a Roma (Centro Direzionale Personale Militare, ecc), dove per ognuno di essi, esiste un fascicolo personale. Un elenco completo dei caduti della Provincia è rintracciabile in ogni Prefettura.
Si può ricercare anche il luogo di sepoltura, se reperibile, inviando una richiesta completa di tutte le generalità, al “Commissariato Generale per le onoranze ai caduti in Guerra”, via XX settembre 123 Roma, o ricercando direttamente nel data base del sito. Se il soldato è uno dei 100.000 deceduti in prigionia, è possibile richiedere informazioni al corrispettivo ufficio austriaco: la “Croce Nera”.
Altre notizie che si possono rilevare in Prefettura, sono quelle relative ai carteggi che riguardano i figli orfani dei combattenti (Uff. Territoriale del Governo - UTG - Sez. Orfani di Guerra) o pratiche assicurative per soldati che risultarono mutilati o invalidi per cause di servizio. La concessione delle pensioni di guerra ha determinato invece la creazione di un fascicolo personale presso la “Direzione provinciale del Tesoro” -fascicolo pensioni militari-.
Anche per coloro che caddero in stato di prigionia, è possibile ricercarne il nome e il destino, pur con maggiore fatica. Nell' “Archivio Centrale dello Stato” di Roma, ad esempio, esiste un elenco completo dei catturati durante il conflitto ma purtroppo la consultazione può avvenire solo di persona. Nello stesso Archivio vi sono depositate anche tutte le sentenze emesse dai Tribunali Militare, parimenti sono recuperabili a fatica a causa dei molti fattori da interpretare.
Stesso problematico aspetto, si riscontra se si vuole inseguire le tracce del prigioniero nei registri redatti allora a Lubiana o in Vaticano, dove i criteri di accesso sono però ancora più restrittivi. Lungo, e a pagamento, la ricerca presso la sede internazionale della "Croce Rossa" di Ginevra ma possibile però, senza recarsi in quella sede. Per avere informazioni e fare richieste circa tutte le sedi elencate, non c’è che da consultare i loro siti istituzionali. Bisogna ricordare inoltre, che al loro rientro dai terribili campi di prigionia, i soldati furono prima interrogati e il loro transito è testimoniato negli atti depositati presso l' "Uf

martedì 18 dicembre 2018

Unicusano. Innaugurato l'Anno Accademico 2018-2019



La Cerimonia di Inaugurazione dell'anno accademico 2018-2019 presso l'Università Unicusano si è svolta oggi presso l'Aula Magna dell'Università.
Ha preso per prima la parola il Ministro per la Pubblica Amministrazione Sen. Giulia Bongiorno, svolgendo la prolusione "Il crimine più antico del mondo:violenza e provocazione". Poi è intervenuto il Magnifico Rettore Prof. Fabio Fortuna, il cui testo è disponibile presso il CESVAM, Centro Studi sul Valore Militare. A seguire l'intervento del prof.Puoti, Presidente della fondazione UNicusano e del Consiglio di Amministrazione, che ha dato un quadro realistico della situazione odierna della Università in Italia. 
 In modo estemporaneo ha poi preso la parola Il Presidente della Società di Scienze Umane, di cui Unicusnao è una diretta emanazione, Stefano Bandecchi, che in modo molto appassionato ha dato un quadro generale dei rapporti tra l'Università Unicusano e la Pubblica Amministrazione Italiana. Ha anche sottolineato il rapporto con il mondo universitario inglese (Unicusano Italia ha una Università in Gran Bretagna) ed altre notizie sullo sviluppo di Unicusano tra cui la possibilità di innaugurare la nuova sede entro la primavera 2018.

Il tradizionale lunch natalizio è seguito nei locali della Mensa universitaria con il taglio della torta, che rappresentava la sede di via Don Carlo Gnocchi. 
Nel pomeriggio alle 15 Don Domenico Repice, Cappellano della uninversità, ha celebrato la Santa Messa in preparazione del Natale 2018.


domenica 16 dicembre 2018

Rivista L'Internazionale Ottobre 2018





Le notizie tratte da questa rivista sono su

www.coltrinariatlantegeostratetgico.blogspot.com
e
blog collegati

domenica 9 dicembre 2018

lunedì 12 novembre 2018

Occhio Blu: Piccola saga carceraria


Cari Soci ed Amici di Occhio Blu Anna Cenerini Bova,
la nostra Associazione ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro “Piccola saga carceraria” di Besnik Mustafaj che si terrà il 21 novembre 2018 presso la Sala Valdese, in via Marianna Dionigi 59 in Roma, tel 063225493  alle ore 18,00
Di seguito trovate una breve introduzione al libro, alcune note biografiche dell’ autore ed in allegato la locandina dell’evento

Il Consiglio Direttivo di Occhio Blu Anna Cenerini Bova



Questa Piccola saga carceraria di Besnik Mustafaj è ultima, emblematica esemplificazione di una vasta letteratura albanese che ha inteso e ancora intende esplorare un motivo centrale nella vita dell’Albania contemporanea: quello dei penitenziari, dei campi di detenzione, di deportazione, di internamento, di lavoro forzato persi tra le montagne che, per molti, divennero luoghi d’esclusione, persecuzione, epurazione, fucilazione, morte. Un destino carcerario che, attraverso la “piccola” saga della famiglia Huta, mostra come, specie dal secondo dopoguerra e con l’istaurarsi del regime comunista, il passato e il presente dell’Albania si siano avvicendati nel segno del dominio, del conseguente fiero ma sofferto auto-isolamento politico, di una costante condizione d’incatenamento fisico, politico ed esistenziale, di una pratica carceraria che ha dato luogo a paure collettive come ad apocalissi solitarie vissute istante per istante e per decenni nelle interiorità di celle, parlatori, miniere, infermerie, stanze fumose per interrogatori, confessioni, torture. In chi li legge quelli raccontati da Mustafaj suonano così come controcanti di condannati in un Paese che ha sempre diviso le generazioni in prigionieri e guardiani, di una cella che a poco a poco si fa mondo elettivo di epiche personali e familiari in una ritmica imperterrita di luci, ombre, suoni, silenzi, entrate, uscite, veglie, sonni, persone, bestie, cadute ed ascese improvvise.
---------- 
Besnik Mustafaj (1958), è un noto politico e scrittore albanese. Laureato in lingua e letteratura francese presso l’Università degli Studi di Tirana ha lavorato come professore, traduttore e giornalista. Tra i fondatori del Partito Democratico d’Albania ha ricoperto l’incarico di Ambasciatore in Francia dal 1992 al 1997 e in Albania è stato Ministro degli Esteri dal 2005 al 2007. Autore di numerosi romanzi, saggi e traduzioni, nel 1997 ha vinto il premio Méditerranée per il romanzo Daullja prej letre (Tamburo di carta), mentre in Italia ha pubblicato Albania. Tra crimini e miraggi (1993) e la raccolta di poesie Leggenda della mia nascita (2012).

martedì 30 ottobre 2018

Iconografia della Prima Guerra Mondiale. Test

Master di I Livello 
Storia Militare Contemporanea 1796 - 1960 

Modulo: la Grande Guerra.

Iconografia per un test

(contatti www.unicusano.it/ master)
(info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)



RIGUARDO AI PERSONAGGI RIPORTATI IN FOTOGRAFIA, INVIARE UNA BREVISSIMA BIOGRAFIA DEI MEDESIMI ALL'IMPRONTA SENZA RICORRERE A STRUMENTI VARI.

Il test serve a misura ela capacità di ognuno per accedere ad un master di i livello. Le riposte dovranno pervenire entro il 30 novembre 2018 all'indirizzo; centrostudicesvam@istitutonaswtroazzurro.org





sabato 27 ottobre 2018

Master di I Lvello in Storia Militare Contemporanea


Attivatato 
dall'Istituto del Nastro Azzurro
fra Combattenti decorati al Valor Militare
info
centrostudicesvam@istitutinastroazzurro.org

per la versione digitale cliccare su:


https://www.unicusano.it/master/storia-militare-contemporanea-1796-1960?highlight=WyJzdG9yaWEiXQ==





MASTER DI I LIVELLO
IN
STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796-1960
(1500 h – 60 CFU)
Anno Accademico 2018/2019
I edizione – I sessione

ART. 1ATTIVAZIONE
L’università degli studi Niccolò Cusano – Telematica Roma, in partnership con l’Istituto del Nastro Azzurro e il CeSVaM (Centro Studi sul Valore Militare) propone il master di I livello in “Storia Militare Contemporanea 1796-1960” afferente alla facoltà di Scienze Politiche per l’anno accademico 2018/2019 della durata di 1500 ore per 60 CFU complessivi.
Agli iscritti che avranno superato le eventuali prove di verifica intermedia e la prova finale verrà rilasciato il diploma di master di I livello in “Storia Militare e Contemporanea 1796-1960”.
Art. 2 – OBIETTIVI
Il master si rivolge prevalentemente alle seguenti categorie:
¾    Appartenenti alle forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri);
¾    Appartenenti alle Forze dell’ordine;
¾    Insegnanti di scuola media superiore;
¾    Funzionari pubblici;
¾    Ricercatori, studiosi e cultori di materie storiche;
¾    Laureati in materie umanistiche e giuridiche;
¾    Soci del Nastro Azzurro, dell’UNUCI e delle associazioni combattentistiche ed arma.
Il master si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze riguardanti un approccio interdisciplinare alla interpretazione e alla ricostruzione scientifica di un evento militare.

ART.3 - DESTINATARI E AMMISSIONE
Per l’iscrizione al Master è richiesto il possesso di almeno uno dei seguenti titoli:
1) laurea conseguita secondo gli ordinamenti didattici precedenti il decreto
ministeriale 3 novembre 1999 n. 509;
2) lauree ai sensi del D.M. 509/99 e ai sensi del D.M. 270/2004;
3) lauree specialistiche ai sensi del D.M. 509/99 e lauree magistrali ai sensi del D.M.
270/2004;
I candidati in possesso di titolo di studio straniero non preventivamente dichiarato equipollente da parte di una autorità accademica italiana, potranno chiedere al Comitato Scientifico il riconoscimento del titolo ai soli limitati fini dell’iscrizione al Master. Il titolo di studio straniero dovrà essere corredato da traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore a cura delle Rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese in cui il titolo è stato conseguito.
I candidati sono ammessi con riserva previo accertamento dei requisiti previsti dal bando.
I titoli di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione per le domande di ammissione.
L’iscrizione al Master è incompatibile con altre iscrizioni a Corsi di laurea, master, Scuole di specializzazione e Dottorati.

Art. 4 – DURATA, ORGANIZZAZIONE DIDATTICA, VERIFICHE E PROVA FINALE
Il Master ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti         a 60 cfu.
Il Master si svolgerà in modalità  e-learning con piattaforma accessibile 24 h\24h.
 Il Master è articolato in :
-          lezioni video e materiale fad appositamente predisposto;
-          eventuali test di verifica di autoapprendimento
Tutti coloro che risulteranno  regolarmente iscritti al Master dovranno sostenere un esame finale che accerti il conseguimento degli obiettivi proposti presso la sede dell’Università sita in Roma – Via Don Carlo Gnocchi 3.
I lavori finali dei corsisti più meritevoli previa segnalazione della Commissione d’Esame, saranno pubblicati, dopo accurata revisione editoriale, sulla rivista trimestrale “Quaderni del Nastro Azzurro”.
Per ogni sessione di tesi il corsista o i corsisti che si classificheranno con votazione massima riceveranno dalla Presidenza del Nastro Azzurro un attestato di benemerenza.
Art. 5 - ORDINAMENTO DIDATTICO

Il percorso del Master prevede i seguenti insegnamenti così articolati:

Storia del Risorgimento, Storia Moderna, Storia Contemporanea, Storiografia, Geografia Storica e Militare, Storia delle Dottrine ed Ordinamenti Militari, Logistica ed Armamenti, Scienze Strategiche, che verranno per il seguente anno accademico articolati nel seguente ordinamento

IL METODO STORICO (PARTE PRIMA)
ORE
Lo storico: - la scelta dello storico
                    - il tempo storico
                    -  i limiti dello storico
20h
Gli uomini e la storia: comprendere ed interpretare il presente mediante il passato
20h
L’osservazione storica: - il punto di vista storico
                                         - le testimonianze
                                         -le tecniche di trasmissione delle       
                                           testimonianze

20h
La Storiografia del’ 900: - i primi 50 anni del secolo XX
                                           - i successivi 50 anni
                                           - gli inizi del XXI secolo

20h
Considerazioni teoretiche:
1.       L’esperienza delle “Annales”
2.       Hobsbaun: due secoli, uno lungo e l’altro breve
3.       Hegel: storia dialettica cultura
4.       Benedetto Croce
5.       Federico Chabot e il metodo storico
6.       Huizinga e Meineche
7.       Max Weber
8.       Francois Furet e l’idea comunista
9.       La cultura del secondo Reich
10.    Ideologismi e totalirismi
11.    Il revisionismo storico
12.    Il negazionismo storico
13.    Nolte e la crisi dei regimi liberali
100h
Storia e Scienze Sociali: - Storia e società
                                            - La storia economica e sociale
                                            - Dati storici e rilevanza scientifica

20h
Per un totale di 200 ore e 8 CFU


Testo di Riferimento. Sinossi proposte dalla Cattedra.
IL METODO STORICO (PARTE SECONDA)

Ricostruzione di un avvenimento militare:
1.      La teoria:
                             -      la storia quale conoscenza
-          Le fonti storiche
-          La partizione della storia
-          Relazione tra storia e storiografia
-          Storia militare
     2. Tecnica procedurale:
                             -      partizione metodologica
                                   -      operazioni preliminari
                                    -     ricerca e raccolta di
                                            materiali di studio
                                    -   critica e confronti
                                    -    sintesi
                                   -      modi di esposizione
120h
La Guerra Classica:
-          Le origine del conflitto
-          I belligeranti
-          La situazione generale
-          La situazione particolare
-          Tempi e modi degli avvenimenti
20h
La guerra asimmetrica:
-          La situazione di partenza delle parti in conflitto
-          Origine del conflitto
-          La situazione iniziale
-          Tempi e modi degli avvenimenti

20h
Le operazioni di supporto alla pace:
-          Situazione generale
-          Origine dell’intervento
-          La situazione iniziale
-          Avvenimenti di PSO

20h
Considerazioni:
-          Schema di elaborazione
-          Presentazione dell’avvenimento ricostruito
20h
Per un totale di 200 ore e 8 CFU


Testo di Riferimento. Sinossi proposte dalla Cattedra.
GEOPOLOTICA PER IMMAGINE

Carta Geografica tra arte e politica:
-          Carte come logo
-          Carte per l’indipendenza
-          Carte satiriche
-          Carte per l’odio
-          Carte aeree
10h
Le Carte Geopolitiche:
-          Finalità e caratteri
-          Le prime carte geopolitiche
-          La geografia fatta con i se
-          Protagonisti e prodotti
10h
Carte per il totalitarismo:
-          Come nasce un genere cartografico
-          La cartografia nazista
-          Cartografia del Duce
-          Il ripudio della geopolitica nel secondi dopo guerra
-          Cartografia del mondo comunista
-          Come si autorappresenta l’occidente
10h
Carte di Guerra:
-          Carte per incitare alla guerra
-          Carte per fare la guerra
-          Carte per raccontare la guerra
10h
L’attualità in carte
10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU


Testo di Riferimento. Sinossi proposte dalla Cattedra.
GEOGRAFIA MILITARE

Descrizione e spiegazione della geografia del confine terrestre dell’Italia secondo i criteri militari. Solo la parte di questo confine riservando per i futuro la descrizione dell’Appenino per l’Italia e delle Isole; ed in un eventuale secondo momento la descrizione dell’Europa e degli altri continenti con particolare riguardo alle aree di crisi

La Geografia Militare. Concetto e definizione
-          La Geografia Militare Italiana. Partizione
-          I Terreni del Sistema Alpino
-          Le Grandi Suddivisioni del sistema alpino
10h
La Frontiera Italo-Francese
-          L’ostacolo:
. il confine,
.il versante italiano,
.il versante francese
-          Le zone di facilitazione
-          Le vie di penetrazione
-          Gli arroccamenti
-          Considerazioni conclusive

10h
La Frontiera Italo-Svizzera
-          L’ostacolo:
. il confine,
.il versante italiano,
.il versante svizzero
-          Le zone di facilitazione
-          Le vie di penetrazione
-          Gli arroccamenti
-          Considerazioni conclusive

10h
La Frontiera Italo-Austriaca
-          L’ostacolo:
. il confine,
.il versante italiano,
.il versante austriaco
-          Le zone di facilitazione
-          Le vie di penetrazione
-          Gli arroccamenti
-          Considerazioni conclusive

10h
La Frontiera Italo-Slovena-Croata (ex Jugoslavia)
-          L’ostacolo:
. il confine,
.il versante italiano,
.il versante sloveno
. il versant
-          Le zone di facilitazione
-          Le vie di penetrazione
-          Gli arroccamenti
-          Considerazioni conclusive
10h
Per un totale di 50h e 2 CFU


Testo di Riferimento. Sinossi proposte dalla Cattedra.

NAPOLEONE : L’ARTE DELLA GUERRA

La Campagna d’Italia 1796-1997:
-          Livello politico
-          Livello strategico
-          Livello tattico
10h
I fondamenti del sistema napoleonico
10h
Le innovazioni napoleoniche:
-          Nell’organizzazione dell’esercito
-          Nella strategia
10h
Stratagemmi e cannoni
10h
La battaglia perfetta: Austerlitz
10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU

BENEDETTO CROCE E LA RIVOLUZIONE NAPOLETANA DEL 1799

I Giacobini prima del 1799
-          La società patriottica
-          Ritratti di partecipanti
10h
La repubblica napoletana
10h
Eleonora De Fonseca Pimental
10h
La reazione e la prima idea dell’unità italiana
10h
Il punto di vista di Benedetto Croce
10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU

Storia militare del Risorgimento  1796 - 1870

L’Italia nel periodo napoleonico 1796 – 1815
- Gli Italiani nelle guerre Napoleoniche
- La insorgenza in Italia
- La Battaglia di Tolentino
- La Restaurazione ed il retaggio dello spirito Napoleonico
20h
L’Italia semplice espressione geografica 1815 – 1848
-          La rivoluzione nel Regno delle Due Sicilie
-          La Rivoluzione nel Regno di Sardegna
-          La Rivoluzione nell’Italia centrale. Esuli Italiani in Spagna e Grecia
-          Il decennio dello sconforto

20h
La Prima Guerra di Indipendenza 1848-1849
-          Le operazioni del 1848
-          Le operazioni del 1849
-          Dalla liberazione della Lombardia alle Dieci Giornate di Brescia
-          La guerra popolare nel veneto e la difesa di Venezia
-          La  difesa della Repubblica Romana
20h
Il decennio di preparazione 1849 – 1859
-          La situazione nel Regno delle Due Sicilie
-          La situazione nello stato Pontificio
-          Il moto milanese del 6 febbraio 1853
-          I Teorici militari del decennio
-          Carlo Pisacane e la spedizione del 1857
20h
La Seconda Guerra di Indipendenza e la Spedizione dei Mille 1859-1860
-          Le operazioni del 1859
-          La spedizione dei Mille
-          La spedizione nelle Marche e nell’Umbria
-          Teano e la liberazione del Mezzogiono
20h
La Terza guerra di Indipendenza 1866 e la Presa di Roma
-          Dall’Esercito sardo all’Esercito Italiano. Manfredo Fanti
-          La convenzione di settembre. Firenze capitale d’Italia 1865
-          Le operazioni del 1866: Custoza, Lissa Bezzecca e Sedowa 1866
-          Mentana 1867
-          La Presa di Roma 1870
20h



Per un totale di 100 ore e 4 CFU

Testo Base: Piero Pieri Storia militare del Risorgimento, varie edizioni
L’Esercito dell’Italia Umbertina. 1870 - 1914

La politica Militare Italiana ed i suoi condizionamenti.
10h
Le riforme del 1871-1873 la base dell’Esercito
-          L’opera riformatrice di Ricotti Magnani. Il modello Prussiano
-          Il Reclutamento; la mobilitazione, la copertura, la radunata
-          L’amministrazione centrale; lo Stato Maggiore dell’Esercito
-          L’Ordinamento tattico
-          La Formazione di pace
15h
Esercito e Politica da Porta Pia alla Triplice Alleanza
-          Il nuovo corso della storia
-          Gli insegnamenti politico-strategici  e tecnico-militari della guerra franco prussiana
-          L’inserimento della Germania e dell’Italia nella politica europea
-          La situazione politica interna dell’Italia
-          La presa di coscienza per un rinnovo dello sviluppo del pensiero e della cultura militare
-          Le difficoltà economiche e le disponibilità finanziarie
-          Le altre difficoltà di sviluppo dell’Esercito


10h
I Piani di Guerra contro l’Austria dal 1866 alla Prima Guerra Mondiale
-          Il Piano Ricotti-Magnani
-          Il Piano Cosenz
-          Il Piano Saletta
-          Il Piano Pollio
-          Il Piano Cadorna
-          La sistemazione difensiva della frontiera nord-est
-           
15h
Le Guerre Coloniali: da Assab ad Adua
-          Dottrine d’impiego ed ordinamento tattico
-          Confronto con le dottrine europee
-          Nuove caratteristiche della normativa dell’esercito
-          I regolamenti di tecnica di impiego
-          La dottrina tattica del Cosenz
-          Il regolamento di servizio in guerra
-          Le campagne coloniali.
. Dogali
. La penetrazione dalla costa verso l’interno
. Adua
15h
L’Esercito del periodo giolittiano 1900-1914
-          Lineamenti generali
-          Norme generali per l’impiego tattico delle Grandi Unità in Guerra (1903)
-          Norme generali per l’impiego tattico delle Grandi Untà in Guerra (1910 e 1913)
-          L’Esplorazione, la sicurezza, l’inseguimento e la ritirata
-          L’azione offensiva nella battaglia di incontro
-          L’azione difensiva nella battaglia di incontro
-          L’azione offensiva nella battaglia preparata
-          L’azione difensiva nella battaglia preparata
-          Considerazioni
10h
La campagna di Libia 1911-1912
-          La situazione politica negli anni 1908-1915 ed il riamo dell’esercito
-          La situazione internazionale
-          La politica estera ed interna dell’Italia
-          La campagna di Libia:
. lineamenti
. operazioni
. conclusione

15h
L’Esercito alla vigilia della Grande Guerra-
-          Norme per il combattimento (1911-1913)
-          La fanteria e la cavalleria
-          L’artiglieria ed il genio
-          I Combattimenti di località
-          Le operazioni su terreni fortemente coperti e nei terreni boscosi
-          Le operazioni notturne
-          Le operazioni alpine
-          Considerazioni riassuntive sulla dottrina tattica rielaborata e riordinata dal Pollio
-          Norme riassuntive per l’azione tattica (1914) e attacco frontale e ammaestramento tattico del Cadorna
-          Considerazioni conclusive
10h


Per un totale di 100 ore e 4 CFU



Fonti: F. Stefani, La Storia della Dottrina degli Ordinamenti dell’Esercito Italiano, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’esercito, Ufficio Storico, 200o-2004 Sei Volumi

AA., VV, L’Esercito Italiano dall’Unità alla Grande Guerra (1861- 1918), Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’esercito, Ufficio Storico, 200°-204
LA GRANDE GUERRA 1914 - 1918

Parte dottrinale
100h
-          La Nuova fisionomia della guerra
-          Analisi e considerazioni
-          La guerra di movimento
-          La guerra di logoramento
20h
-          I Fronti
-          Il Fronte occidentale
-          Il fronte Orientale
-          Il fronte balcanico
-          Il fronte italiano
-          Il fronte caucasico
-          Il fronte del medio oriente
-          Il fronte marittimo
20h
-          Generali e Gregari.
-          Generali e Gregari tedeschi
-          Generali e Gregari austriaci
-          Generali e Gregari francesi
-          Generali e Gregari britannici
-          Generali e Gregari italiani
-          Generali e Gregari russi
-          Generali e Gregari serbi
-          Generali e Gregari ottomani
-          Generali e Gregari e Inidoneità offensiva dello strumento
20h
-          Tattica e tecnica
-          Tattica dell’azione offensiva
-          Tecnica dell’azione offensiva
-          Tattica dell’azione difensiva
-          Tecnica dell’azione difensiva
-          Lo Stallo tattico
-          Il Superamento dello stallo tattico (1917) e la battaglia di canne (216 a.C.)
20h
-          Dottrina ed ordinamento
-          Il problema del personale
-          Le armi
-          I Mezzi
-          Le Grandi Unità
-          Le minori Unità
-          Le due fasi dell’evoluzione ordinativa dell’Esercito Italiano
20h
Parte descrittivo-interpretativa – Fronte Italiano
100h
La Campagna del 1915
-          Il primo sbalzo offensivo
-          L’offensiva d’estate (I e II Battaglia dell’Isonzo)
-          L’offensiva d’autunno (III e IV Battaglia dell’Isonzo)
-          Considerazioni sulla campagna del 1915
20h
La Campagna del 1916
-          L’offensiva austriaca nel Trentino
-          La V Battaglia dell’Isonzo
-          La battaglia di Gorizia (VI Battaglia dell’Isonzo)
-          Le spallate sul carso (VII, VIII e IX Battaglia dell’Isonzo)
-          Considerazioni sulla campagna del 1916
20h
La Campagna del 1917
-          La X Battaglia dell’Isonzo
-          La stasi operativa e l’IX Battaglia dell’Isonzo
-          Dall’Isonzo al Piave (XII Battaglia dell’Isonzo)
-          La Battaglia d’Arresto (Novembre 1917)
Considerazioni sulla campagna del 1917
20h
La Campagna del 1918
-          Diaz e la primavera di attesa
-          La battaglia del Solstizio
-          La Battaglia di Vittorio Veneto
-          Considerazioni sulla campagna del 1918
20h
Considerazioni conclusive
-          La condotta della guerra di cadorna
-          La condotta della guerra di Diaz
-          I rapporti con gli Alleati
-          Il mancato riconoscimento della Vittoria Italiana
20h
Per un totale di 200 ore e 8 CFU


Fonte: M. Montanari, Politica e Strategia in cento anni di Guerre Italiane, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 2000
Tra le due Guerre  1919 – 1939

Un ventennio di preparazione ed una conclusione amara.

Il Difficile dopoguerra
-          Politica e strategia tra le due guerre mondiali
-          L’evoluzione della dottrina e dell’ordinamento
10h
Gli ordinamenti predisposti tra le due guerre
-          Gli Ordinamenti dell’esercito Italiano dal 1918 al 1926
-          L’incertezza della situazione
-          L’Ordinamento Albricci
-          L’Ordinamento Bonomi
-          La Nazione Armata nei progetti Gasparotto e De Giorgio
-          L’Ordinamento Diaz
-          Lo sviluppo della regolamentazione dal 1918 al 1926
-          L’Ordinamento Mussolini
-          L’Ordinamento del 1934
-          La Divisione binaria
-          L’Ordinamento Pariani del 1938
-          L’Ordinamento del 1940
-          L’Ordine di Battaglia del Giugno 1940

10h
L’organizzazione militare della Nazione e la legislazione militare dal 1926 al 1940
-          Compito difensivo
-          Armamento e equipaggiamento
-          Provvedimenti per la mobilitazione civile e militare della nazione
-          Il modo di essere dell’esercito dal 1926 al 1940
._
10h
Evoluzione della Dottrina
-          La dottrina tattica dal 1935 al 1940
-          L’impiego della Divisione dal 1936 al 1938
-          La Fanteria italiana tra le due guerre mondiali
-          L’Impiego delle Unità carri tra le due guerre mondiali
-          L’Impiego della cavalleria tra le due guerre mondiali
-          L’impiego della artiglieria e del genio tra le due guerre mondiali
10h
L’Esercito Italiano alla prova della guerra
-          La fisionomia della guerra
-          Lo sperpero dei materiali
-          La guerra contro l’Etiopia
-          La guerra civile spagnola
-          L’invasione  dell’Albania 1939
-          Esausti alla prova principale.
10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU

La Seconda Guerra Mondiale 1940 - 1945

Parte I

La guerra dell’Italia fascista con l’Asse 1940 – 1943

Dottrine ed Ordinamento durante la seconda guerra mondiale
20h
Le campagne autonome italiane nella seconda guerra mondiale
20h
Le operazioni italo-tedesche
20h
Dalla caduta del fascismo all’armistizio
20h
Parte II

La Guerra di Liberazione  1943 – 1945

La Guerra di Liberazione, una guerra su cinque fronti

Il fronte del Sud
-          Il primo raggruppamento motorizzato. Montelungo
-          Il Corpo Italiano di Liberazione. Filottrano
-          I Gruppi di Combattimento.
20h
Il fronte del Nord. Il movimento Ribellistico
-          Il CLNAI  e l’organizzazione militare
-          Le formazioni ribellistiche:
. Autonome, garibaldine, di giustizia e libertà, cattoliche, liberali, matteotti, monarchiche


20h
Il fronte della Resistenza dei Militari Italiani all’Estero
-          La resistenza dei militari italiani in:
. Jugoslavia
. Corsica
. Albania
. Grecia e Cefalonia e Lero
. Jugoslavia
. Montenegro
30h
Il fronte del No. Gli Internati Militari Italiani
-          Internati Militari in:
. Germania
. Svizzera
.Turchia
20h
Il fronte della Prigionia
-          Prigionieri di guerra, ed internati in
. Grecia
. Francia
. Gran Bretagna e Colonie
. Stati Uniti
. Unione Sovietica
. Paesi delle Nazioni Unite.
30h
Per un totale di 200 ore e 8 CFU


LOGISTICA ED EQUIPAGGIAMENTI
50h
La logistica italiana nelle due guerre mondiali 1914 – 1945

La Logistica italiana nella prima guerra mondiale 1914 – 1918
La Logistica tra guerra di movimento e guerra di trincea (1915-1918)
-          Vicende della direzione politico-strategica e suoi riflessi sulla logistica di produzione e distribuzione
-          Caratteri generali della organizzazione logistica  del funzionamento dei Servizi nelle varie fasi della guerra
-          Evoluzione dei Servizi:
Sanità; veterinario; commissariato; materiale di artiglieria; materiali del genio; postale; telefonico e telegrafico; radiotelegrafico; trasporti e tappa; manutenzione stradale; amministrazione.
I Nuovi Servizi:
idrico; onoranze caduti in guerra; antigas.

10h
La logistica tra le due guerre (I)
-          Gli ammaestramenti della prima guerra mondiale
-          La nuova regolamentazione logistica del 1924
-          La regolamentazione logistica del 1932
-          L’organizzazione territoriale dei singoli servizi negli anni venti
10h
La logistica tra le due guerre (II)
-          La logistica dalla guerra di movimento alla guerra di rapido corso
-          La logistica nella guerra d’Etiopia
-          La logistica nella guerra di Spagna
-          La logistica nella invasione dell’Albania

10h
La Logistica nella Seconda Guerra Mondiale (1940- 1943) (I)
-          La preparazione logistica dell’Esercito nel giugno 1940: lacune e problemi
-          Formazioni di guerra e dotazioni dei principali servizi logistici nel giugno 1940
-          L’organizzazione della Nazione per la guerra
-          La logistica verso il collasso: caratteri salienti del periodo
-          Giugno 1940 settembre 1943
-          Lineamenti dell’organizzazione logistica realizzata.

10h
La Logistica nella Seconda Guerra Mondiale (1943-1945) (II)
-          Principali risvolti logistici delle:
-          Operazioni sulle Alpi occidentali
-          Operazioni contro la Grecia
-          Operazioni in Africa Settentrionale
-          Operazioni in Russia 1941- 1942
-          Operazioni della Guerra di Liberazione
-          Conclusioni: logistica della sconfitta o sconfitta logistica?
10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU


F. Botti, La Logistica dell’Esercito Italiano 1831 – 1981, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico,  1995,  sei Volumi 
Il Secondo Dopoguerra 1945 -1962

L’eredità della Seconda Guerra Mondiale
-          Gli errori strategici del tripartito
-          Guerra mondiale guerra totale
-          Principali fattoti che influirono sulla strategia
-          L’offensiva e la difensiva in campo strategico e tattico
-          Il ritorno all’era degli imperi
-          Il Bipolarismo politico
-          Il processo di decolonizzazone
10h
Inizio dell’Era Nucleare
-          L’O.N.U.
-          Politica strategica sovietica dal 1945 al 1960
-          Politica strategica americana dal 19145 al 1960
-          L’Europa Occidentale
-          Le principali operazioni dal 1945- al 1962
-          Quindici anni di logica della guerra
10h
La strategia dell’Era Nucleare
-          La strategia della risposta massiccia
-          La credibilità della risposta massiccia
-          La strategia della risposta flessibile
-          La situazione di stallo della strategia militare
-          La visione del nuovo ambiente operativo
-          Le armi spaziali
10h
L’Esercito nell’immediato dopoguerra. La Ricostruzione e la Ripresa
L’Esigenza Somalia  e l’Emergenza Trieste.
-          La Repubblica, il Trattato di Pace e la Costituzione
-          La colpevolizzazione:
-          L’Esercito di transizione
-          L’Esercito del trattato di pace
-          La ripresa del dibattito culturale
-          La nuova regolamentazione
-          L’adesione alla NATO
-          Il Corpo di sicurezza in Somalia
-          La questione di Trieste e l’esigenza “T”
-          La gravissima crisi degli inizi della seconda metà degli anni ottanta
-          La fine di un ciclo
10h
Il primo ridimensionamento delle forze
-          L’avvento dell’arma atomica tattica
-          Incoerenza tra politica estera e politica militare
-          I principali quesiti posti dall’arma atomica tattica
-          La serie dottrinare 600
-          Le risposte concettuali italiane all’avvento dell’arma atomica tattica
-          Ordinamento dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 1950 al 1975
-          Considerazioni conclusive

10h
Per un totale di 50 ore e 2 CFU

Per un totale complessivo di 1500 ore e 60 CFU


Art. 6 - DOMANDA DI ISCRIZIONE

Insieme alla domanda di iscrizione, redatta secondo apposito modello e scaricabile dal sito www.unicusano.it, i candidati, pena l’esclusione dall’ammissione, dovranno produrre i seguenti documenti:

  • dichiarazione sostitutiva di certificazione (ai sensi del D.P.R. del 28 dicembre 2000 n. 445 art. 46) dei titoli di studio posseduti;
  • copia di un documento di identità personale in corso di validità;
  • copia del bonifico della prima rata;
  • copia del Codice Fiscale;
  • marca da bollo da € 16,00.
  • tesserino di servizio  o autodichiarazione se aventi diritto ad agevolazione economica


I cittadini non comunitari residenti all’estero potranno presentare la domanda tramite le Rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio che, a loro volta, le provvederanno ad inviarle all’Università allegando il titolo di studio straniero corredato di traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore.

Oltre alla suddetta documentazione, i cittadini non comunitari residenti all’estero, dovranno presentare alla Segreteria Generale il permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura in unica soluzione per il periodo di almeno un anno; i cittadini non comunitari residenti in Italia dovranno presentare il permesso di soggiorno rilasciato per uno dei motivi indicati al’articolo 39, quinto comma, del D.L.vo n. 286 del 25.7.1998 (ossia per lavoro autonomo,lavoro subordinato,  per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, o per motivi religiosi).

Tale documentazione dovrà essere presentata personalmente o inviata a mezzo raccomandata A.R. (farà fede il timbro postale dell’ufficio accettante), al seguente indirizzo:

Università degli Studi Niccolò Cusano- Telematica Roma
 Segreteria Generale Master
 Via don Carlo Gnocchi, 3
00166 Roma.

Il termine ultimo per la raccolta delle iscrizioni è il 30 novembre 2018 (salvo eventuali proroghe).

Art. 7 - QUOTA DI ISCRIZIONE
Il costo annuo del Master è di € 1.500,00 (millecinquecento/00), la quota verrà versata in quattro rate di pari importo (€ 750,00 ciascuna) da corrispondersi secondo la scadenza che sarà indicata dalla Segreteria Master successivamente alla chiusura delle iscrizioni.

Art. 8 –  SCONTI E AGEVOLAZIONI
E’ prevista una quota d’iscrizione ridotta, pari a € 1.100,00 (millecento/00) per le seguenti categorie:
-          Laureati Unicusano
-          Militari
-          Insegnanti
-          Funzionari pubblici
-          Forze dell’Ordine
-        Soci del Nastro Azzurro e dell’UNUCI
Il versamento della quota d’iscrizione, suddiviso in quattro rate mensili  (ciascuna da € 275,00 (duecentosettantacinque/00) dovrà essere versata secondo la modalità descritta all’art. 7.
Per poter usufruire della suddetta agevolazione è necessario allegare alla domanda d’iscrizione opportuna certificazione/autocertificazione attestante l’appartenenza alla categoria beneficiaria dell’agevolazione economica
Art.  9 - SCADENZE
- Il termine ultimo per la raccolta delle iscrizioni è il  30 novembre 2018, salvo eventuali proroghe.
Art. 10 – COMMISSIONE D’ESAME
Il Coordinatore del Corso è nominato dal Comitato Tecnico Organizzatore e allo stesso è demandata la nomina della Commissione d’esame finale che sarà composta da 5 componenti e potrà operare validamente con la presenza di almeno tre Commissari