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venerdì 19 aprile 2024

Sergio Benedetto Sabetta. Psicologia sociale e dovere

 

Psicologia sociale e dovere

Sergio  Benedetto  Sabetta

 

            Gli elementi caratteristici del comportamento umano si rifanno all’etica, all’estetica, alla sociologia relazionale nonché alla scienza cognitiva, in una somma comportamentale e motivazionale dell’individuo, vi è quindi la necessità per il singolo di fornire un senso riconoscibile al proprio lavoro svolto nell’organizzazione, in questo nasce per la stessa la necessità di governare i comportamenti simbolici.

            Gli ordini, le abitudini ed i comportamenti esprimono dei valori che si risolvono in una etica organizzativa  a cui solo l’adesione del singolo può produrre qualità quale risultato di una etica condivisa, infatti l’etica organizzativa può essere qualcosa con cui identificarsi, pertanto buona, o al contrario da contrastare in quanto negativa.

            Possiamo, quindi, valutare la lotta per il potere all’interno delle organizzazioni anche come lotta per imporre letture etiche delle singole azioni.

            Accanto al giudizio di approvazione o disapprovazione, ossia etico, vi è un giudizio estetico, diretto alla determinazione del valore della realtà sensibile, ne nasce un rapporto circolare tra etica, estetica, realtà sociale e l’immagine che di essa si vuole dare.

            Le reti relazionali proprie di qualsiasi comunicazione sociale, nel costituire attraverso il loro interagire la struttura relazionale di una organizzazione, sono anche l’espressione delle dimensioni soggettive nel sistema di apprendimento attraverso cui si trasmette l’esperienza organizzativa, il cui controllo è una forma del potere organizzativo.

            Alla coercizione si affianca la seduzione (Bauman ) dei vantaggi derivanti dall’accettazione dell’offerta dei valori, così da innalzare il livello di coesione basato solo sullo scambio e il timore, vi è un inconscio organizzativo rilevabile dal clima organizzativo, per cui deve esservi un equilibrio tra l’agire funzionale e quello simbolico, così da creare relazioni emozionali esprimenti le identità.

            Ogni norma sociale, ma anche giuridica, funziona in un rapporto tra cultura simbolica ed interesse/sanzione, essa può essere attesa e disattesa anche a seguito del rapporto simbologia/interesse, in un equilibrio di contrasti/valori e nell’eventuale distorsione propria indotta dagli interessi in gioco.

            Lo stesso concetto di distorsione premette un giudizio ed un parametro riconosciuto ed oggettivizzato attraverso una simbologia di valori riconosciuta dal gruppo ed istituzionalizzata.

            La norma diventa cogente e quindi acquista valore in un rapporto tra interiorizzazione culturale e repressione nascente dall’istituzionalizzazione del conflitto di interessi, infatti la sua applicazione avviene, in caso di mancanza culturale, solo a seguito della codificazione di un conflitto e l’interesse per tale tenzone può essere indotto attraverso l’organizzazione di istituzioni pubbliche o private esterne.

            Questo naturalmente non esclude lo scambio lecito, pertanto previsto ed accettato nell’architettura sociale, o illecito, del tutto privato e in contrasto, quindi non previsto né accettabile pena lo sfaldamento dell’efficienza dell’azione organizzativa secondo la sua originale e prevista missione.

            Nella norma si possono riscontrare imperativi funzionali indirizzati agli scopi materiali dell’organizzazione e imperativi simbolici, in cui i singoli realizzano o al contrario si sentono ostacolati nei loro bisogni psichici e materiali, ma mentre nell’organizzazione prevalgono necessariamente i risultati materiali a cui la simbologia è accessoria, nel singolo, anche quale espressione dell’organizzazione, vi è un alternarsi tra bisogni simbolici e materiali.

            La norma non solo impone ma media nelle relazioni tra soggetti provenienti da differenti esperienze sociali, con differenti aspettative, infatti Harre e Secord ricordano che ognuno attribuisce a sé e all’altro stati affettivo-cognitivi da lui presupposti ed agisce di conseguenza, la norma può pertanto essere una pura norma istituzionale necessaria di una forte repressione, ma anche una norma che ricomprende in sé una regola comportamentale accettata.

            Dobbiamo considerare che le norme influenzano non solo il comportamento, ma anche le emozioni ed i valori attribuiti ad esse, d’altronde la società è caratterizzata dal principio per cui chi possiede certe caratteristiche sociali ha la ragionevole certezza e quindi una pretesa di essere trattato e valutato in determinati modi, circostanza legittimata e rafforzata dalla norma, la fiducia nel rapporto tra dichiarato e caratteristiche sociali dovrebbe quindi fluidificare l’efficienza sociale.

            Il senso del dovere kantiano, per cui la virtù è la necessità di un’azione per rispetto della legge a prescindere dalle inclinazioni naturali, è il frutto di una interazione culturale la quale richiede per alimentarsi il riconoscimento sociale dello sforzo su di sé eseguito, ancor più se il dovere è in contrasto con le proprie pulsioni, ma tale sforzo a sua volta necessita di un riconoscimento sociale nella norma che diventa una legittimazione per legge.

            Nasce qui la necessità innanzitutto di una chiarezza etica nella società, ossia la creazione di una scala di valori a cui riferirsi, in un equilibrio tra libertà individuale e funzionalità sociale.

            Il vuoto attuale nella fluidità dell’essere crea una variabilità, una incertezza che si risolve in ansia e aggressività, in un rincorrere certezze mancanti per riempire il vuoto sociale relazione e interiore, in un puro economicismo consumistico finalizzato alla produzione e accumulo, attraverso un condizionamento morbido che di fatto è un totalitarismo morbido (Gunther Anders) , ma che induce nelle inevitabili crisi a inevitabili opposizioni.

 

giovedì 4 aprile 2024

CONFERENZA. "Le Centurie del Genio nella Grande Guerra". Roma, Piazza Galeno 1, Venerdi 12 aprile 2024 ore 16,30 INVITO




 L'Istituto del Nastro Azzurro  - Centro Studi sul Valore Militare  CESVAM 

invita a partecipare,   per Gli incontri con l'Autore, alla conferenza tenuta da

LUIGI INFUSSI 

sul tema
 
"Le centurie del Genio nella Prima Guerra mondiale" 

 Introdurranno: Massimo Coltrinari ed Osvaldo Biribicchi

VENERDI 12 APRILE 2024 ORE 16.30   ROMA PIAZZA GALENO 1  SEDE
ISTITUTONAZIONALE DEL NASTRO AZZURRO

INFO: ricerca.cesvam@istitutonastro azzurro- contatti :3345856938

Si ringrazia della attenzione ed anticipatamente  della partecipazione.

LA DIREZIONE DEL CESVAM
 

martedì 19 marzo 2024

Sergio Benedetto Sabetta. Essere Nazione

 

ESSERE  NAZIONE

 

To apeiron, ovvero l’essere “indefinito”

Riflessi sull’identità nazionale

 

Te. Cpl. Art. Pe. Sergio  Benedetto  Sabetta

 

“ Il termine ellenico to apeiron non significa solo infinitamente lungo/grande, ma anche indefinibile, complesso al di là di ogni ragionevolezza, ciò-che-non-può-essere-gestito” ( David Foster Wallace – 39- Tutto di più, Codice ed.)

 

 

         Osserva Cardini che nella cultura vi è un trend con una “concentrazione qualitativa ma forte diminuzione qualitativa di chi detiene una preparazione medio – alta, proletarizzazione culturale in fortissimo aumento, crescita dell’analfabetismo di ritorno e della demobilitazione intellettuale” (109), che si accompagna ad una “generale tendenza alla sparizione dei ceti medi e alla proletarizzazione delle “moltitudini”.

         In questa mancanza di un’idea di Occidente vi è il disperdersi senza indirizzo, privi di una “cultura del limite” che ne costituisca il contenitore, se, come sottolinea Edward O. Wilson, “all’interno dei gruppi gli individui egoisti vincono sugli altruisti”, ma gruppi quelli che contengono altruisti vincono su quelli formati da egoisti” ( 79).

         Vi è pertanto la necessità di un equilibrio fondato su un’idea riconosciuta di Occidente con i suoi valori identitari.

         Bauman parla di una “decostruzione della morte” e di una parallela “decostruzione dell’immortalità”, in cui ad uno spostare l’attenzione sulle cause della morte, che diventano comunque evitabili e razionalmente aggredibili, si contrappone un annullamento dell’idea di eternità, in un presente fatto di momenti, dove non vi è più distinzione fra transitorio e duraturo, dove la storia e l’eterno, il prima e il dopo vengono a volatilizzarsi.

         Viene annullata la distinzione tra il presente dell’uomo e l’infinito di Dio, nella confusione che si crea cessa il concetto di futuro, il ponte tra presente e infinito luogo d’incontro tra la finitezza umana e la sua coscienza della divinità, nel volere ridurre tutto al presente, al futuro prossimo, si vuole negare la probabilità di un infinito immanente e causale sui destini umani, trasformandosi l’insieme in un “indefinito” privo di freccia temporale.

         La scissione che è avvenuta tra mente e corpo a partire da Descartes ha favorito le “decostruzioni” indicate da Bauman, la distinzione fra proprietà attribuite ai soli eventi mentali e quelle proprie degli eventi fisici ha fatto sì che il corpo, privo e staccato dalle manifestazioni di intenzionalità mentali, è stato visto come una macchina da riparare i cui guasti sono razionalmente aggredibili, fino a giungere ad un “naturalismo eliminazionalista” che superando la stessa “teoria dell’identità” ha negato l’esistenza dei fenomeni mentali autonomi dai concetti fisici ( Feigl – Place – Feyerabend), invertendo l’antico prevalere della mente sul corpo.

         Il rapporto tra mente e corpo è stato, altresì, visto in termini esterni al sistema, nei quali impulsi provenienti da differenti ambienti danno luogo a interpretazioni differenti del sistema stesso, il tutto, quindi, manovrabile completamente dal e mediante il contesto ambientale ( Putnam).

         L’intrinseca capacità della natura di elaborare informazioni comporta una complessità del sistema con una conseguente ridotta capacità di prevedibilità delle future informazioni, lo stesso vuoto tra un’informazione e l’altra  modifica e interpreta l’informazione trasmessa, ma nell’uomo vi è l’ulteriore complessità determinata dalla moltitudine di linguaggi come mezzi di trasmissione dell’informazione.

         Osserva  Lloyd che è più semplice quantificare l’informazione, come energia o denaro, che qualificarla e definirla correttamente, d’altronde l’ambiguità del linguaggio umano da elemento di disturbo del sistema diventa di per sé stesso un ulteriore mezzo espressivo, che arricchisce le possibilità di trasmissione a fronte della non conoscenza dei modi di elaborazione delle informazioni da parte della mente umana.

         Molta informazione  è invisibile senza la necessità di alcun intervento umano, se a questo aggiungiamo la logica e una certa autoreferenzialità si ottiene l’imprevedibilità delle azioni umane.

Il sogno della certezza, della prevedibilità solo presente e quindi del tutto controllabile delle nostre vite ci fornisce la certezza economica per una totalità dei consumi, in cui l’accumulo mediante risparmio per un arco di tempo incerto perde le caratteristiche della virtù invertendo i valori, d’altronde la stessa finanza ha provveduto a sbriciolare le certezze future.

         Il nostro finito costeggia senza posa l’infinito, l’unità uomo è inscatolata in infinite strutture sommariamente identiche che tuttavia variano la “risoluzione” dell’immagine su scale differenti in una proiezione indefinita del tempo, quello che può anche definirsi un “ideale a infinito interno” (Luminet - Lachiéze - Rey), in questa lotta perenne tra finito e intuizione dobbiamo occuparci non solo e tanto dell’esistenza quanto di quello che Russell definisce una “possibilità di esistenza”, frutto di una composizione infinita di trasformazioni infinitesimali.

         Il tempo risultato del continuo cambiamento della configurazione del sistema viene da noi percepito in funzione della nostra posizione nel sistema che ci comprende, la somma dei nostri diverso “Adesso” in cui la nostra esperienza è immersa crea le varie probabilità che possiamo percepire (Barbour), ma noi tendiamo a vivere nel qui ed ora quale risultato di una causalità orizzontale della totalità delle cose, così che per noi le cose non diventano ma sono.

         Viene, pertanto, negata la probabilità degli eventi per un immanentismo totale senza futuro, ma anche senza la possibilità del rischio della morte e dell’impotenza che diventa antieconomica e quindi da negare, ogni azione umana viene così imperniata nella negazione della possibilità del cessare, nell’ esistere di un continuo presente che rinasce quale idea ad ogni costruzione dell’uomo, da quella economica a quella giuridico – sociale e quindi politica.

         Vi è pertanto uno scollamento sul sentimento di identità nazionale, la Nazione quale società degli antenati legata ad un territorio tra passato e futuro, questa viene a sciogliersi in una globalità indefinita, nell’interstatualità di un internazionalismo obliquo e indeterminato, nella cui generale incertezza rientra anche il problema demografico, ridotto anch’esso in gran parte ad un puro aspetto economico individuale, non come investimento collettivo.

         In questo sciogliersi dell’identità dell’individuo nell’indefinito, utile ad un determinato modello economico, nasce inaspettatamente lo scontro, il conflitto con le diverse realtà culturali esistenti e il loro riaffermarsi anche in termini bellici.

 

Bibliografia

 

·        AA.VV., Popolazione e potere, Aspenia, 2023;

·        Z. Bauman, Mortalità, immortalità e altre strategie di vita, Il Mulino, 1995;

·        J. Barbour, La fine del tempo, Einaudi, 2003;

·        F. Cardini, La deriva dell’Occidente, Laterza, 2023;

·        L. Geymonat, storia del pensiero filosofico e scientifico, Garzanti,1996;

·        S. Lloyd, Il programma dell’universo, Einaudi, 2006;

·        J.P. Luminet, M. Lachiéze-Rey, Finito o infinito?, Cortina ed., 2006;

·        Edward O. Wilson, Le origini profonde delle società umane, Raffaello Cortina Ed., 2020.

        

domenica 10 marzo 2024

CESVAM PAPERS Indici del 2019

 

CESVAM PAPERS. 

Si pubblicano i titoli della CESVAM Papers per l’anno 2019 

1             


CESVAM Papers N. 1 – Anno I, n. 1, Gennaio-Febbraio 2019

                                  Il Metodo per la risoluzione dei problemi militari.

2.            CESVAM Papers N. 2 – Anno I, N. 2, Marzo-Aprile  2019

                                 Massimo Squillaci – Padre Minozzi e Le “Case del Soldato” alla Fronte

3.            CESVAM Papers N. 3 – Anno I, n.3, Maggio-Giugno 2019

                                  Comitato Antifascista a Tambov. 1944- 1946   Relazione della Attività

4.            CESVAM Papers N. 4 – Anno I, N4, Luglio-Agosto 2019 

                                  Mario Pietrangeli - Le Ferrovie nella prima Guerra Mondiale

5.            CESVAM Papers N. 5 –Anno I, N5, Settembre-Ottobre 2019

                                  Vincenzo Caniglia -Per una Storia del Genio Militare nella Campagna di Russia 1941-1943

6.            CESVAM Papers N. 6 –  Anno I, N. 6 Novembre-Dicembre  2019

                                  Alessio Pecce (a cura di) In morte dell’Aspirante Giulio Morresi. Ricordi e condoglianze

 

mercoledì 28 febbraio 2024

Albo d'Oro Nazionale dei Decorati al Valor Militare Progetto. Situazione al 29 febbraio 2024

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

ANNO II, N. 2, Febbraio - 2024, 1 Marzo 2024

 

II/2/151. La decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.

1I/2/152. Provincia di Bolzano. Alla data odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per l’iniziale controllo. Utente Claudio Fiori

II/2/153. Provincia di Padova Albo d’Oro del Veneto Preso contatto con il Presidente della Federazione  nel 2023, che ha mostrato disponibilità. Nel mese di Febbraio si prenderà contatto per avviare le prime procedure di esecuzione

II/2/154 Provincia di Parma (49). La Sig.ra Bottoni ha completato l’inserimento dei Decorati. Predisposto la export di arma. Controllo ed utilizzo dei dati disponibile

II/2/155 Decorati di Casa Savoia. Sono Stati inseriti i componenti di Casa Savoia fino al 1933. Fonte Albo d’Oro Torino. Progetto di predisporre la procedura export per il successivo controllo

II/2/156 Alla data del 29 febbraio 2024 gli inserimenti totali per Utente, le principali variazioni sono. R. Bottoni (2672), M. Brutti (472), C.M. Magnani (4521), S. Marsili (206), C. Mastrantonio (1446), R Quintili (11155), P. Tomasini (3206), W. Vignola (492)

II/2/157 Provincia di Macerata. Alla data odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per l’iniziale controllo. Utente Mario Brutti

II/2/158 Provincia di Pavia (50) Albo d’Oro della Lombardia. Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025

II/2/159 Provincia di Frosinone (86). Tramite Presidente Sezione di Formia. Il Sig. Maddalena ha dato la raccolta dei Decorati della provincia su supporto exelles. Inviato Homepage.

II/2/160 Provincia di Fermo Alla data odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per l’iniziale controllo. Utente Massimo Coltrinari

II/2/161 Provincia di Savona (83). Albo d’Oro della Liguria. Utente Dott. Niccolò Paganelli. Inserimenti alla data odierna 32.

II/2/162 Alla data del 29 marzo 2024 gli inserimenti totali per Utente, le principali variazioni sono. Monica Apostoli ((763), Giovanni Riccardo Baldelli (173), Alessia Biasiolo (1055), Osvaldo Biribicchi (8), Massimo Coltrinari (322), Claudio Fiori (256), Fabio Lombardelli (60), Giorgio Madeddu (254)

II/2/163 Provincia di Udine (77). Albo d’Oro del Veneto Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025

II/2/164 Roberto Orioli sta predisponendo la maschera per il sito dell’Albo d’Oro nazionale dei decorati al valor militare italiani e stranieri dal 1793 ad oggi. Alla data odierna il titolo del sito in forma sintetica risulta essere “www.albodorocombattenti@istitutonastroazzurro.org”

II/2/165 II/2/166 Guida all’inserimento dati. Periodo Storico. Paola Tomasini suggerisce di inserire accanto  alla dizione della guerra anche l’anno di svolgimento. Esempio Guerra di Libia 1911-1912; Guerra d’Etiopia 1936-1937, Guerra di Spagna (1936-1939). Si provvede.

II/2/167-Provincia di Cuneo (84). Albo d’Oro del Piemonte Non vi sono fonti disponibili. Nell’orbita di Asti. Utente Marco Montagnani. Inserimento dati eventuale nel 2025

II/2/168 Paola Tomasini e Laura Monteverde nel periodo di febbraio sono state impegnate ad inserire i dati sulla base dell’Albo d’Oro di Milano. Mario brutti sul albo d0ro disponibile della provincia di Macerata, Claudio Fiori sull’Albo d’oro della  Federazione di Bolzano e Merano

II/2/169 Provincia di Pistoia. Alla data odierna è estato realizzato l’export su programma exelles dei dati inseriti per l’iniziale controllo. Utente Paola Tomasini

 II/2/170. Claudio Fiori, utente della provincia di Bolzano ha inserito tutti i nominativi dell’Albo d’oro di Bolzano e Merano che ammontano ad oltre 2050 nominativi. E’ risultato che nato nella provincia di Bolzano sono solo una decina. Sono in corso le valutazioni su questi dati

II/2/171 Provincia di Piacenza.(54) Albo d’Oro dell’Emilia Romagna Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025

II/2/172 Guida all’inserimento dati. Aggiornamento. Laura Monteverde suggerisce di inserire nel campo “Riferimento di Legge” la dizione “non disponibile. Si provvede

II/2/173 Albo d’Oro della Sicilia. Salvo nuovi elementi acquisti questa provincia sarà presa in esame per le fonti e l’inserimento dati nel 2025

II/2/174 Alla data del 1 novembre 2023 gli inserimenti per assegnazioni totali sono stati 14.483, alla data del 1 dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180, alla data del 1 febbraio 2024 sono 20123 , alla data del 1 marzo 2024  21847 per un totale di 18106 Decorati

II/2/175 - – Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024.  precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO  al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo. Prossima edizione di  INFOCEVAM – ANNESSO II/3 Marzo 2024 1 Aprile 2024

(a cura di massimo coltrinari)

mercoledì 31 gennaio 2024

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNO I, N. 6, Novembre – Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO X, 47/48 N. 6, Novembre - Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

ANNO I, N. 6, Novembre –  Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024

 

 

 

I/6/101. La decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.

I/6/102 Dal 2024 la emissione dell’Annesso  al Bollettino INFOCESVAM dedicato all’Albo d’oro nazionale dei decorati italiani e stranieri dal 1793 ad oggi avrà cadenza mensile. Pertanto al Bollettino Notizie del Centro Studi sul Valore Militare saranno allegati i rispettivi Annessi riferiti ai mesi di edizione.

1/6/103. Elenco delle fonti. 1.Albo d’Oro a Stampa disponibile, 2. Bibliografia di pertinenza, 3. Archivio di Stato Foglio matricolare o Stato di Servizio, 4.Bollettino Ufficiale dello Stato, 5. Gazzetta Ufficiale.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       

I/6/104. Provincia di Firenze.(23) L’Albo d’Oro di Firenze  a stampa (oltre 5000 Decorati) è terminato. Provveduto alla estrazione dei dati per il controllo  e ulteriore inserimenti (Export Firenze)

I/6/105. Provincia di Torino.(73) Carlo Maria Magnani ha inserito 3081 Decorati appartenenti alla Lettera dalla A alla M. per un totale di 3081. Lavoro prosegue per completamento lettere da N a Z.

I/6/106. Provincia di Iglesias (30) Albo d’Oro Sardegna. Provincia di Iglesias Alla data Odierna sono stati inseriti 254 Decorati. Acquisito il volume di E. Sau Medaglie d’Oro della Provincia di Nuoro che riporta anche la situazione statistica.

I/6/107. Procedura Correzione dati inseriti. Acquisita dal Dott Orioli la procedura per la correzione dati ineriti Costo in abbonamento. Abilitati R. Orioli e M Coltrinari. Password e User Name definiti. Applicata alla Provincia di Ancona la procedura risulta accessibile ed efficace

I/6/108 Provincia di Catania (17) Il Dott. Davide Truscello ha assunto l’onere di inserimento. Precedentemente erano stati inseriti 203 Decorati Alla data odierna sono stati inseriti 675 Decorati.

I/6/109. Utenti già indicati Sig. Coltrinari e Orioli e le Sig.re, Bottoni, Tomassini, Monteverde, Mastrantonio. Le predette persone svolgeranno attività di tutoraggio per i nuovi Utenti. Questi hanno iniziato la loro attività sono CM Magnani, G Baldelli, M. Vignola, A, Biasiolo, O Biribicchi, F. Lombardelli, R Olevano. M Montagnani, G. Madeddu, A. Trogu, L Marsibilio, M.L. Suprani, C. Ciocca, F. Atanasio, A. Vido, S. Pirolozzi, N. Paganelli, A. Mattioli, D. Truscello, R. Meloni, S Bodini. Nel periodo considerato sono stati iscritti i seguenti: Mario Brutti, Sauro Marsili, Anconetani Claudio, Monica Apostoli, Bosio Paola, Claudio Fiori, Stefano Mangiavacchi, Manuel Vignola, Davide Corona

I/6/110. Provincia  di Pesaro-Urbino.(52) Albo d’Oro Marche.  Testo base “Decorati al Valor Militare della Provincia di Pesaro Urbino. Edizione 1984. Inserimento a partire da marzo 2023. Utente Dott. Roberto Olevano. L’inserimento è stato completato. Inseriti  456 Decorati

I/6/111. Provincia di Salerno.(66) Albo d’Oro della Campania.  Studio ed analisi dei decorati di questa provincia. Esiste un Annuario. Sarà incaricato per l’inserimento il Dott. Sergio Pirolozzi. Da ottobre l’inserimento è demandato a Coltrinari o altri per attività di lavoro di Pirolozzi. Alla data odierna inseriti 248 Decorati

I/6/112. Provincia di Imperia.(31) Albo d’Oro Liguria. Utente Dott. Manuel Vignola, Fonte ulteriore II Volume Decorati della Provincia di Imperia. Alla data odierna inseriti 344 Decorati

I/6/113.  Provincia di Terni (72). Albo d’Oro dell’Umbria. Da utente G. R Baldelli. inseriti 260 Decorati. Nel mese di maggio 2023 passato incarico al Sig Quintili Roberto. Decorati inseriti 987

I/6/114. Esposizione grafica dell’Albo Nazionale dei Decorati. Il Dott. Orioli predisporrà nel mese di Gennaio un quadro di presentazione in cui si avranno una arera di accesso libera per la conoscenza anagrafica del decorato ed un area di accesso riservata, in cui saranno disponibili tutti i dati concernenti le Decorazioni

1/6/115 Nel periodo di gennaio- dicembre 2023 gli inserimenti sono stati: Tomasini (2846), Mastrantonio (1309), Monteverde (2103) Coltrinari (322), Bottoni (2291). Coltrinari (222) Decorati Collettivi. .

I/6/116. Provincia di Forlì(25). Albo d’Oro Emilia Romagna Utente la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Quezioli. Alla data odierna sono stati inseriti 508 Decorati. Attivata la procedura Export-Forlì.

1/6/117.Il Dott Roberto Orioli ha fornito la procedura export, utile per estrarre i dati per provincia. E’ stata applicati per le provincia di Biella, Firenze, Pesaro-Urbino, Ancona, Forlì

1/6/118 Provincia di Ancona.(2) Albo d’oro delle Marche Utente Dott. Massimo Coltrinari. Sono stati inseriti 784. Trovata una ulteriore fronte. G Santini “Valore Marchigiano” Incompleta nella pubblicazione ma completa nel Fondo Santini della Biblioteca “Benincasa “ di Ancona. Progetto di consultazione appena disponibile (febbraio 2024) Fonti Ulteriori. Albo d’Oro di Jesi. Albo d’oro dei Decorati di Senigallia.

1/6/119 Provincia di Pisa(55). Albo d’Oro della Toscana. Utente il Sig. Alessio Matteini. Dal mese di Gennaio 2024. inizierà inserimento dati per questa provincia.

1/6/120 Provincia di Pordenone.(57) Albo d’Oro del Veneto. Utente Dott.ssa Monica Apostoli. Base ’Albo d’Oro della Provincia esistente presso la Federazione di Pordenone. Alla data odierna inseriti 444 Decorati

1/6/121 Provincia di Macerata.(38) Albo d’Oro delle Marche. Utente Mario Brutti Base: l’Albo d’Oro dei decorati della provincia di Macerata. Predisposto dal Sig. Borroni Barbera di Potenza Picena  Alla data odierna sono stati inseriti 40 Decorati.

1/6/121 Provincia di Catania(17). Albo d’Oro della Sicilia Utente Dott Davide Truscello, Inseriti alla data odierna 675 Decorati

1/6/122. Provincia di Cremona(21). Albo d’Oro della Lombardia. Utente la Dott.ssa Paola Bosio Inizio inserimenti gennaio 2024

1/6/123 – Provincia di Perugia (51) Albo d’Oro dell’Umbria. Il Sig. Quintili ha contattato Il Sig. Sauro Marsili. Marsili ha inserito nel data base oltre 200 decorati della Provincia di Perugia

1/6/124 Alla data del 1 novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483, alla data del 1 dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180

I/6/125 - – Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org.

(redattore: massimo coltrinari)

 

venerdì 19 gennaio 2024

Istituto del Nastro Azzurro. La Medaglia del centenario 1923 -2023


La Medaglia presenta nel dritto una composizione che vuole immolare quei caratteri e simboli celebrativi e risorgimentali sottolineando il senso del Valore Militare. In esso si racconta il momento epico per un militare, La Medaglia ricevuta per il valore militare dimostrato, che viene compiuto con l’intervento della Dea Roma che gli porge la Medaglia stessa. Il  militare premiato rappresenta simbolicamente l’Ardito, facendo riferimento ad Ettore Viola, uno dei fondatori dell’Istituto del Nastro Azzurro. Questa scena scultorea viene racchiusa in una cornice simbolica i cui particolari inquadrano il luogo della scena della città di Roma, con i suoi monumenti: Vittoriano, Campidoglio, Colonna Traiana. In alto lo stemma araldico dell’Istituto del Nastro Azzurro ripetuti nella parte inferiore ove troviamo in esergo la scritta “Centenario dell’Istituto del Nastro Azzurro” Il Dritto termina con la scritta al centro in caratteri romani “Roma 1923 -2023”

 Il rovescio sinteticamente rappresenta l’immagine della Medaglia al Valore Militare, oggi in uso.

Realizzata in Bronzo dallo scultore-incisore Michele-Monaco ha un diametro di 8 centimetri, realizzata in 300 copie, in cofanetto. Può essere chiesta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org   Cellulare 351 796 8406



 

martedì 9 gennaio 2024

Tema di Tesi. Prigionia e Crisi armistiziale del settembre 1943

 

 

L’ 8 settembre visto da un allievo del’Accademia Navale di Livorno

Sergio  Benedetto  Sabetta

 

            Quanto riportato di seguito è tratto dalla lettera spedita nel 1944 dall’allievo di ruolo del II anno Giuseppe Andreatta al padre Comandante Ernani Antonio, internato in Tailandia con l’equipaggio della motonave “Sumatra”, autoaffondatasi nel 1941.

            Dal testo emerge chiaramente la sorpresa, lo smarrimento sia degli allievi che dei loro ufficiali istruttori alla improvvisa notizia dell’armistizio all’alba dell’8 settembre 1943, con le conseguenti indecisioni, ma nonostante tutto si cerca di riorganizzarsi con la decisione dell’Alto Comando della Regia Accademia Navale di continuare i corsi nonostante la perplessità degli allievi:

            “… Spuntava l’alba dell’8 settembre e le due navi (“Vespucci” e “Colombo”) si preparavano ad una delle solite uscite della durata di 12 ore nel Golfo di Trieste, per dare modo a noi allievi di imparare qualcosa sull’arte del veleggiare, quando improvvisamente giunse l’ordine di sospendere ogni movimento. Le domande più disparate si incrociavano alle più impensate risposte, le opinioni più strambe si alternavano alle discussioni più assurde. Verso le 14, giunse l’ordine di salpare per destinazione ignota. Alle 16 lentamente e maestosamente le due navi una dietro l’altra lasciavano il porto e dirigevano su Pola. La velocità non era molto elevata, sei nodi, il mare e il tempo magnifici: una tonda Luna illuminava le acque e dava a tutto il paesaggio un aspetto meraviglioso.

            Tutte le navi che si trovavano nel porto al più presto cercarono di salpare e di dirigere verso sud. Ci passarono dinanzi il “Saturnia” e il “Giulio Cesare” e altri mercantili. Alle 2, il Comandante della nave diede a tutti la notizia dell’armistizio accolto dai marinai con segni di giubilo, da noi con un senso di penoso scoramento. Mi trovavo di vedetta sulla “coffa di trinchetto” e la notizia mi fece una impressione enorme: la guerra inevitabilmente perduta, tutte le nostre aspirazioni, i nostri sogni, il nostro futuro distrutto.

            La vita cominciava a darmi i primi colpi: fulminea, istantanea sorse in me l’idea che ormai non c’era più niente da fare, che la mia carriera era distrutta e impossibile: non mi restava che dare le dimissioni non appena fossimo giunti a destinazione. Ma le cose non erano così semplici: il destino ci attendeva al varco per divertirsi. E così fu. Da allora tutta la mia vita non è stata che una beffa ironica.

            Giungemmo a Pola alle 2 di notte del 9 settembre ed ivi restammo sino alla mattina per far viveri. Verso le 9, un aereo tedesco ci sorvolò senza dar segno di aggressione, la corazzata “Giulio Cesare” si preparava a partire. Interrompemmo i rifornimenti e salpammo alla volta di Lussino. La nostra odissea che doveva durare sei giorni era cominciata: le condizioni atmosferiche erano sempre ottime e tutti noi presi dalla bellezza della navigazione tra quelle isole di sogno vivevamo inconsci del pericolo che da ogni parte ci poteva sovrastare.

            Intanto la radio annunciava le prime notizie: i tedeschi si impadronivano dell’Italia, i soldati italiani si consegnavano spontaneamente credendo che presto sarebbero andati a casa, altri se ne andavano direttamente, la disorganizzazione più completa regnava ovunque. Peggio di così un armistizio non si poteva fare. Gli alleati di ieri sono i nemici di oggi: abbiamo tradito i tedeschi e non ci restava che consegnarci agli  ex nemici. Così pensavano gli alti comandi  e così tentarono di fare: gran parte di noi allievi non la pensava così: le discussioni si accendevano, i partiti si formavano, gli equipaggi borbottavano. A bordo del “Vespucci” sorse qualche disordine, sul “Colombo” la calma era relativa. Tutta l’Italia era in fiamme.

            A Lussino non c’è acqua, non ci si può fermare e dopo lunghi giri dinanzi all’isola si prende l’alto mare e si dirige per sud. Sono in plancia, al brogliaccio intercetto per caso una cifratura di un dispaccio  ricevuto in quel momento “Dirigere su Cattaro alt – rotta d’altura – alt”: così diceva il cifrato si avvista una motovedetta tedesca che fortunatamente scompare quanto prima all’orizzonte. La sagoma di un sommergibile ci fa rabbrividire tutti per un istante ma anche questa scompare. La fortuna ci assiste e ci assisterà in un modo sfacciato. Credo che le uniche armi a bordo fossero stati i moschetti del picchetto. La magnifica alberatura della quale le due navi andavano fiere diventava ora immensamente pericolosa. “Scroccammo” i “controvelacci” e disalberammo gli alberetti per diminuire un poco la visibilità. Il mare era sempre calmissimo ed il tempo stupendo.

            All’altezza di Cattaro, ricevemmo una comunicazione la quale diceva che in quella località si trovavano i tedeschi: aggiungeva tra l’altro di non comunicare più con nessuno e di non fare affidamento su alcuna trasmissione. Eravamo dunque soli in mezzo all’Adriatico nell’impossibilità di comunicare: radio Roma aveva cessato di trasmettere. I viveri non erano molto abbondanti ma più che sufficienti, l’acqua scarsa, il combustibile abbondante, le macchine erano una incognita. Si inverte la rotta, poi si accosta di 90° e si dirige per Ovest, indi si decide, o meglio, i Comandanti decidono inconsciamente di ritornare verso Nord a Venezia, dato che hanno saputo che quella città è ancora libera e resiste ai tedeschi. Ma di preciso non si sa niente, soltanto che queste due “antiche caravelle” cariche di allievi si trovano in completa balia del destino. E questo fu fin troppo benevolo dato che ne abusammo più di quello che non fosse necessario.

            All’altezza del Po, incontrammo un peschereccio che scappava da Venezia poiché la città stava per essere presa dai tedeschi: “Invertite la rotta! I tedeschi hanno già preso il porto e l’idroscalo; la motonave “Saturnia” dopo aver preso a bordo gli allievi (erano questi gli allievi o meglio i concorrenti del primo corso che si trovavano a Venezia per sostenere gli esami di concorso) è partita verso il Sud!” così dicevano i pescatori.

            E per l’ennesima volta cambiammo rotta: la calma incomincia a mancare, i nervi si tendono sempre più, la paura che la fortuna ci abbandoni diventa sempre maggiore; basterebbe un aereo con due bombe per spacciarci. Decidono allora di puntare su Ancona per vedere s quella zona era ancora libera ma ben presto si ritorna sopra su quella decisione per invertire la rotta ancora una volta allo scopo di dirigere alle foci del Po: quivi le navi sarebbero andate in secca e ognuno sarebbe andato per i fatti suoi: l’incoscienza del comando era massima.

            Poco più sopra di Ancona, il grido di una vedetta ci fa sussultare: “ Sommergibile a dritta!” Infatti una torretta, coronata da due poderosi baffi bianchi a prora, veniva verso di noi con rotta di collisione. Per un momento la sensazione che tutto era finito, che la nostra odissea sarebbe terminata tragicamente aleggiò su tutti noi; se non che, le precisazioni del Comandante che assicurò, dopo aver scrutato attraverso il cannocchiale, che la bandiera risultava nazionale, risollevò d’un colpo gli spiriti. Si trattava infatti del sommergibile “Ametiste”  che anch’esso come noi girovagava per l’Adriatico in cerca di un asilo sicuro. Breve intervista tra i comandanti e, per un’ ultima  volta, si inverte la rotta: la meta è rappresentata dalle isole Tremiti, sotto il Gargano, dove sembra che non ci siano tedeschi. Considerando però che queste isole erano sotto la diretta minaccia degli aerei di base a Foggia, poco distante per via aria, decidono alla fine di dirigere su Brindisi. All’altezza di questa località due corvette italiane ci vengono a prendere; ansimando le due navi si accingono all’ultima fatica, ma la macchina del “Colombo” non resiste e con un profondo sospiro seguito da uno schianto metallico si arresta.

            Per fortuna, ci sono i motori ausiliari che permettono di continuare. Dopo sei giorni di vicissitudini, di cielo e di mare, di timori e di speranze, di notti passate in coperta, finalmente un poco di riposo e di quiete.

            A Brindisi troviamo sia gli allievi della 1° e 3° classe che erano fuggiti da Venezia sulla motonave “Saturnia” assieme a tutti professori e al personale dell’Accademia. … “

Da : Memorie di guerra e di naufragi, 53 -55, in E. Andreatta, C. Gatti, B. Malatesta, B. Sacella, P. Schiaffino, Le storie nella scia. Tutti hanno il loro mare, Tipografia Meca, Recco, 2022.