BLOG DI RIFERIMENTO DELLE ATTIVITA' DEL GRUPPO "STUDENTI E CULTORI DELLA MATERIA" CHE SI E'AGGREGATO PER STUDIARE LE TEMATICHE INERENTI I VARI PERCORSI DI FORMAZIONE PERSONALE. IL GRUPPO NASCE NEL 2009 E DOPO L'APRILE 2013 SI E' APERTA ANCHE ALLA RICERCA ED APPROFONDIMENTO UNIVERSITARIO E POST DOTTORALE.SUSSIDIO DIDATTICO AI MASTER ATTIVATI. Spazio esterno del CESVAM per le relazione esterne (Curatore. Massimo Coltrinari. Info:didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
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martedì 31 marzo 2015
venerdì 20 marzo 2015
Convegno alla Sapienza: 11 marzo 2015. Nota
Italia e il Mare tra geopolitica, sicurezza nazionale
e strategia economica
di
Anastasia Latini
Il 15 marzo nell'aula del Rettorato della Sapienza di Roma si
è tenuta la conferenza “Italia e il Mare tra geopolitica, sicurezza nazionale e
strategia economica” a cui hanno partecipato numerose personalità del mondo
politico ed accademico per confrontarsi su un argomento centrale per lo
sviluppo del nostro paese, eppure spesso messo ai margini del dibattito pubblico: il Mediterraneo.
Il mare nostrum è di nuovo salito agli onori della
cronaca, da qualche anno, specialmente in relazione ai numerosi sbarchi di
emigranti che attraversano la distesa d'acqua che ci separa dalle coste del
Nord Africa, spesso con esiti drammatici.
In questo seminario si sono voluti affrontare i vari aspetti
e le varie sfaccettature del nostro rapporto con il Mar Mediterraneo perché,
come si è spesso ripetuto nel corso delle dissertazioni, l'Italia con i suo
quasi ottomila chilometri di coste è uno Stato fondato sul mare, anche se
spesso sottovalutiamo questa nostra imprescindibile dimensione marina.
Ad oggi che le coste mediterranee sono scosse da profondi
sommovimenti politici, religiosi ed economici è centrale tornare ad analizzare
le problematiche che le scuotono, in funzione soprattutto di riproporne in
ambito internazionale la centralità e richiamare l'attenzione su cosa accade
alla frontiera meridionale d'Europa.
Con il saluto del Magnifico Rettore, del direttore del
Dipartimento di Scienze Politiche, Fulco Lanchester, e degli onorevoli Rossi e
Velo si sono dunque aperti i lavori sulla prima parte riguardante lo
spostamento degli assi geopolitici, ovvero il mare e la sicurezza nazionale.
Sono intervenuti illustri relatori come i senatori Pier
Ferdinando Casini e Nicola LaTorre, i quali hanno esposto le maggiori
problematiche che ci troviamo ad affrontare: dalla crisi ucraina allo
spostamento degli interessi statunitensi verso il Sud-est asiatico, la nota
emersa è che le vicissitudini del Medio Oriente, da cui siamo divisi solo da un
braccio di mare, riguardano sempre più da vicino l'Europa che deve tornare ad
occuparsi da protagonista, non da attore subordinato, del grande scenario
mediterraneo.
L'Ammiraglio De Giorgi, capo di Stato Maggiore della Marina,
ha ulteriormente chiarificato la situazione evidenziando come diversi fattori
abbiano contribuito a creare un clima di instabilità: il cambio del blocco
delle alleanze, la globalizzazione, la pressione demografica esercitata dai paesi
poco sviluppati accentuata dall'effetto dei cambiamenti climatici che
impoverisce ulteriormente il retroterra contadino dal quale molti provengono, e
che spinge a grandi esodi verso il nostro continente e attraverso il
Mediterraneo.
Come hanno rilevato lui e i relatori che l'hanno seguito c'è
uno spostamento degli interessi internazionali verso il mare che, insieme ad
internet, è il grande pilastro della globalizzazione mondiale: il 65% della
popolazione vive a ridosso delle coste e il 90% delle merci si sposta
sull'acqua di cui il 19% nel solo Mediterraneo.
Il professor Gianfranco Lizza ha spiegato l'importanza della
costruzione di una sinergia tra le due sponde nella seconda parte, che verteva
proprio sulle strategie economiche e le rotte marine, indicando come l'Europa
abbia guardato ad est quando sono il Nord Africa e il Medio Oriente, al momento
dilaniati da uno scisma religioso tra sunniti e sciiti, i concorrenti diretti
nel controllo del bacino.
Il rafforzamento della nostra Marina ricopre un ruolo
centrale nel potenziamento dell'influenza italiana, a fronte degli investimenti
di stati come il Marocco o l'Algeria che puntano ad una posizione di hub
portuali sul Mediterraneo.
Questo aspetto è stato ribadito anche da Luca Sisto
(Confitarma) che ha fatto notare come il nostro paese sia “amarittimo”, come
non si sia dotato nel corso del tempo degli strumenti necessari allo sviluppo
del settore: in Italia manca un ministero della Marina Mercantile, fatto
inconcepibile per un paese che vanta una flotta di 1500 navi, la maggior parte
delle quali privata.
Argomento ripreso da Alberto Maestrini, direttore costruzione
navi militari di Fincantieri, che ha spiegato i punti di forza di questa
industria, che produce un introito di 4 miliardi l'anno e che mantiene le
competenze e il know how in Italia, un aspetto oggi tutt'altro che
secondario.
Il professor Paolo Sellari ha spiegato come ci sia un
problema di competitività del paese che contribuisce a produrre il gap logistico di cui soffre il
Mediterraneo: la “nuova” (riconducibile agli anni Ottanta) forma dei traffici
marittimi basata sul sistema degli hub spoke, basata a sua volta sulle
rotte “giramondo”, ha rivoluzionato i commerci su scala mondiale,
insieme alla verticalizzazione dei porti che sono oggi centri borsistici di
prim’ordine e non si fondano più su un’economia labour intensive ma capital
intensive.
Il dottor Daniele Scalea ha concluso la dissertazione
mettendo in evidenza come tra le due crisi che oggi maggiormente interessano
l'Europa, ucraina e medio orientale, sia stata la prima a catturare in modo più
marcato l'attenzione dell'Occidente.
L'estremismo salafita, benché militarmente non sia una
minaccia per l'Europa, rimane una minaccia per il Mediterraneo, e lo Stato
Islamico, sua derivazione, nasce da quella pianta difficile da sradicare che ha
dato vita anche ad al Qaeda e alle sue mille ramificazioni, principale ostacolo
ad una convergenza di interessi dei paesi mediterranei.
Tornare a parlare di Mediterraneo è oggi indispensabile allo
sviluppo dell'Unione Europea e al suo processo di integrazione politica che
deve svilupparsi a prescindere dall'autorità sempre più lontana degli Stati
Uniti, anche per via del crescente divario tra le due sponde dell'Atlantico.
Occuparsi del Mediterraneo, rimetterlo al centro di un
dibattito e di un ragionamento di lungo periodo è la necessità primaria emersa
in questa giornata che ne a marcato l'importanza per il nostro percorso futuro.
ISAG: 2 aprile 2015: Conferenza alla Camera dei Deputati ore 15.
l'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) è lieto d'invitarvi alla conferenza
Regionalismo e integrazione: le sfide dell'ASEAN Community 2015,
che si svolgerà
giovedì 2 aprile 2015, dalle ore 15,
presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, in Via del Seminario 76, Roma.
Per la locandina col programma completo si prega di cliccare qui.
Sono previsti gli interventi, tra gli altri, di:
S.E. Nguyen HOANG LONG
(Ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam),
S.E. Surapit KIRTIPUTRA
(Ambasciatore del Regno di Thailandia),
S.E. August PARENGKUAN
(Ambasciatore della Repubblica di Indonesia, Ambasciatore in Italia)
e On. Marco FEDI
(Membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati).
Il convegno è organizzato da IsAG col patrocinio del Ministero dello Sviluppo degli Esteri.
Per partecipare è richiesta iscrizione tramite apposito formulario (clicca qui).
In alternativa è possibile iscriversi via posta elettronica rispondendo a questa lettera o
scrivendo a eventi@istitutoisag.it,
indicando in entrambi i casi per ciascun partecipante nome e cognome,
indirizzo di posta elettronica ed eventuale ente di afferenza.
Tiberio Graziani, Presidente
Daniele Scalea, Direttore Generale Prossimi eventi / Save the Date:Gio., 02/04/2015 - ore 13.00-19.00Realismo e integrazione: le sfide dell'ASEAN Community 2015Roma, Camera dei Deputati Ven., 17/04/2015 - ore 9.00-13.00 Presentazione de "Il conflitto russo-ucraino" di Eugenio Di RienzoRoma, Università Sapienza Ven., 08/05/2015 - ore 9.00-13.00 Tunisia: dalla dittatura alla democraziaIncontri con la Diplomazia Roma, Università Sapienza Ven., 15/05/2015 - ore 14.00-18.00 Vent'anni dopo Dayton: i Balcani Occidentali nell'Europa UnitaIncontri con la Diplomazia Roma, Università Sapienza Lun., 25/05/2015 Ruolo e prospettive del "Nuovo Giappone" nell'Asia-PacificoRoma, Istituto Giapponese di Cultura Ven., 12/06/2015 - ore 10.00-13.00 ISIS, Al Qaida e le "Primavere" che non fioriscono: le sfide della sicurezza mediterranea per l'ItaliaRoma, Camera dei Deputati Mer., 17/06/2015 - ore 9.00-13.00 Le sfide per la politica estera italiana nel 2015Incontri con la Diplomazia Roma, Università Sapienza Mer., 24/06/2015 - ore 13.00-19.00 Sviluppo economico e infrastrutturale in Centroamerica e Caraibi: aspetti geoeconomici e opportunità per l'Italia Dialogo Italo-Latino AmericanoRoma, Camera dei Deputati |
venerdì 13 marzo 2015
Sapienza: Conferenza di Franco Faticati
lunedì 16 marzo 2015 alle ore 16
presso la sede sociale (Geografia, Sapienza Università di Roma)
FRANCO FATIGATI
terrà la conferenza dal titolo
L’avvio della seconda modernità: l’attuale globalizzazione.
L'incontro s'inquadra nel corso
"I SISTEMI DEL MONDO GLOBALIZZATO: SPAZI DELL’ECONOMIA E DELLE CULTURE".
L’attuale quadro mondiale evidenzia la complessità di diversi sistemi-mondo tra loro interagenti, in particolare i sistemi dell’economia, della politica e delle culture.
Cordiali saluti
Gino De Vecchis
(info:studentiecultori2009@libero.it)
lunedì 2 marzo 2015
Società Tarquinense di Arte e Storia
Sabato 21 marzo 2015 alle ore 7,00 in prima convocazione e
DOMENICA 22 MARZO 2015 alle ore 10.00
in seconda convocazione
nella Sala Sacchetti, Palazzo dei Priori, Via dell’Archetto n. 4,
avrà luogo
la
ASSEMBLEA GENERALE
ordinaria dei Soci
per discutere sul seguente ordine del giorno:
1) Relazione Morale del Presidente;
2) Relazione Finanziaria;
3) Relazione dei Revisori dei Conti;
4) Approvazione del Bilancio Consuntivo anno 2014;
5) Bilancio Preventivo 2015 –
Coffee Break
6) Proposta nomina Soci Onorari;
7) Varie ed eventuali.
I documenti contabili relativi alle relazioni in esame sono a disposizione dei Soci nella Sede Sociale di via
delle Torri 33, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore
19.30; il sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
I
SOCI sono vivamente pregati di prendere parte all’ASSEMBLEA.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Dott.ssa Alessandra Sileoni
Tarquinia, lì 23/02/2015
Ad Ancona il Congresso Nazionale del Movimento Federalista Europeo
VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE DEL M.F.E.
ANCONA
20/22 MARZO 2015 -
Nuovo Hotel -
Ancona ospiterà i delegati, provenienti da
tutta Italia, presenti al Congresso
Nazionale del Movimento Federalista Europeo (MFE) che si svolgerà alla fine
dell’inverno, 20-21-22 Marzo negli accoglienti ambienti del Nuovo Hotel, Via
Rupi di via 29 Settembre,14. L’auspicio
che accompagna il Congresso vuole che l’inizio della primavera segni non solo quella
del calendario antoniano ma anche la fine della gelida e troppo lunga stagione
della recessione economica, dell’impoverimento di molti strati della
popolazione e della disoccupazione con chiusura di fabbriche e opifici. I
congressisti, consci di tali difficoltà, dovranno discutere, argomentare con
sapienza sulle tante problematiche che si incontrano nell’azione di avanzamento
dell’unità degli Stati della vecchia
Europa facendo nel contempo proprie le preoccupazioni di cittadini che guardano
con trepidazione l’avvenire. I delegati si impegneranno nel rendere di facile
comprensione il loro pensiero, sostenendo altresì giunto il momento di andare
oltre l’Euro per dare forma a una comune Europa fiscale e un governo
federale tra gli Stati nazionali. Lo proporanno con convinzione quale risultato
di un dibattito interiore che vuole migliorare la solidarietà e la difesa della dignità di tutti gli
uomini.
Da questo congresso Anconetano, dovrà uscire
anche la riscoperta di una passione per l’impegno sociale che, soltanto
praticato tutti assieme, può determinare
quel cambiamento da più parti invocato per riscoprire i lati positivi dell’impegno
civile. Occorre infatti recuperare i valori della vita sociale ad ampia
partecipazione nel confronto e nel dibattito democratico. In altre parole vogliamo ribadire che
l’esercizio della democrazia impone di esserci. Di rimando va biasimata la contrarietà e la fuga di tanti cittadini dal vivere all’interno di organizzazioni politiche
con finalità democratica e di libertà.
Ancona, città marinara, porto importante per i collegamenti lungo le coste dell’Adriatico e del Mediterraneo, spinge i
suoi traffici fino al medio oriente. Con un passato di città ribelle,
insofferente alle occupazioni del territorio, con spiccata vocazione a lottare
contro le ingiustizie sociali e le prepotenze dei regimi autoritari, è stata
città protagonista durante la rivoluzione mazziniana della Repubblica Romana
del 1849. Nelle sue strade sono scoppiati i tumulti popolari contro
l’oppressione sabauda e militarista del giugno del 1914 che prese il nome di
Settimana Rossa e si estese in altre regioni del centro-settentrionale
dell’Italia. Molti suoi concittadini sono divenuti simbolo di eroismo popolare,
martiri e capi popolo. Una spiccata predilezione, nel periodo risorgimentale,
con le gesta garibaldine ha trovato ad Ancona e nelle Marche numerosissimi
seguaci.
La città percepisce a pieno l’importanza dello
svolgimento del 27° congresso Nazionale del Movimento Federalista Europeo ed è
ben lieta di far sentire ai congressisti italiani e alle delegazioni di altri
Paesi europei l’affetto, la solidarietà e la simpatia per un impegno sociale
che si svolge nel proprio territorio e che segnerà certamente una svolta
significativa per la costruzione degli Stati Uniti d’Europa.
Segretario di Sezione Manlio
Bovino
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