Mercoledì del Nastro
Azzurro:
“Gabriele d'Annunzio soldato”
di
Anastasia Latini
Il tema trattato nell'ultimo
incontro dei “Mercoledì del Nastro Azzurro” è stato particolarmente importante
non solo per gli appassionati di storia militare ma anche per gli appassionati
di letteratura.
Nella sede di Piazza Galeno si
è tenuta la conferenza su “Gabriele d'Annunzio soldato”, per porre sotto una
nuova luce le gesta di un grande scrittore la cui esperienza militare, benché
fondamentale per la sua formazione, viene spessa posta in secondo piano
rispetto ai suoi meriti letterari.
Il prof. Edoardo Bosio,
storico, ha presentato lo scrittore come un eroico combattente non solo nelle
vesti di fante, ma anche sul mare e nella dimensione a lui più cara, il cielo,
e ha evidenziato il suo contributo all'impegno bellico come propagandista.
E' proprio per ricoprire quel
ruolo che venne fatto rientrare in patria dalla Francia, dopo che vi si era
rifugiato per i suoi problemi economici dovuti al suo vivere dispendiosamente,
situazione che lo porterà ad essere assediato dai creditori e dagli ufficiali
giudiziari.
Tornato in Italia nel 1915 si
schierò subito a favore degli interventisti appellandosi ai miti italiani del
Risorgimento e della Patria che lo portarono a compiere spericolate azioni,
soprattuto come aviatore, più importanti dal punto di vista simbolico che
militare.
Rimangono negli annali gesti
come il volo verso Trieste in cui lanciò manifesti propagandistici e la beffa
di Buccari, la quale ebbe molta presa sul morale degli sfiduciati combattenti
italiani, risollevandone il morale.
Queste imprese gli valsero
molte onorificenze tra cui una Medaglia d'Oro al Valor Militare, tre Medaglie
d'Argento e una Croce al Merito di Guerra, oltre ad un titolo nobiliare.
Il Vate fu un personaggio di
estrema importanza, amato e odiato dai suoi contemporanei: circolano varie
versioni di come la notizia della sua morte, il primo marzo 1938, venne accolta
da Mussolini, il quale nonostante fosse in rotta con il poeta volle per lui i
funerali di Stato.
La conferenza ha percorso
queste e molte altre imprese, come quella di Fiume che fu il coronamento delle
sue imprese militari, alla presenza della sua pronipote, sig.ra Margherita
d’Annunzio, il presidente
Tommaso Gramiccia e gli aderenti della sezione romana.
(latini.anastasia@gmail.com)
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