BLOG DI RIFERIMENTO DELLE ATTIVITA' DEL GRUPPO "STUDENTI E CULTORI DELLA MATERIA" CHE SI E'AGGREGATO PER STUDIARE LE TEMATICHE INERENTI I VARI PERCORSI DI FORMAZIONE PERSONALE. IL GRUPPO NASCE NEL 2009 E DOPO L'APRILE 2013 SI E' APERTA ANCHE ALLA RICERCA ED APPROFONDIMENTO UNIVERSITARIO E POST DOTTORALE.SUSSIDIO DIDATTICO AI MASTER ATTIVATI. Spazio esterno del CESVAM per le relazione esterne (Curatore. Massimo Coltrinari. Info:didattica.cesvam@istitutonastroazzurro.org)
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sabato 24 ottobre 2015
mercoledì 21 ottobre 2015
Conferenza: Ancona 31 ottobre 2015 ore 18. Abstrac
“Mine antiuomo e cluster bombs, ultimo
flagello delle guerre moderne”
Ancona, Polveriera
del Cardeto, 31 ottobre 2015
La conferenza ha lo scopo di illustrare, nel contesto anche della data
centenaria della Grande Guerra, il fenomeno di questa terribile che è la mina.
Questa arma, come tutte le armi, si trasforma e si adatta al genere di
guerra in cui è impiegata. Per secoli, nella guerra d’assedio, è stata una
delle soluzioni a disposizione dei comandanti per avere ragione delle fortificazioni
di ogni tipo; l’episodio di Pietro Micca (1706 a Torio) ne è un
esempio eclatante. Nella guerra di posizione ha avuto l’impiego secondo i
criteri ereditati dai secoli precedenti. Nella Grande Guerra ha avuto un
impiego abbastanza esteso, soprattutto nel settore dolomitico; si illustreranno
brevemente finalità e criteri d’impiego con esempio, tra cui le mine e le
contromine del Col di Lana e delle Tofane.
Nella grande guerra la mina non entra nel trinomio ostacolo passivo(reticolato)-trincea-
mitragliatrice: Vi entra con il superamento della guerra di posizione che si
trasforma in guerra di movimento e rapido corso.
Proprio per porre ostacoli al movimento avversario in tutte le sue
forme, la mina cambia radicalmente forma, funzione e soprattutto dimensione e
si inserisce prima, nell’ostacolo passivo, poi in quello attivo (campi minati
offensivi, di orientamento difensivi ecc,)
Con la seconda guerra mondiale l’uso della mina con questi criteri
diviene generalizzato; e diviene ancora più parcellizzato con le guerre ed i
conflitti della seconda metà del novecento, in cui l’impiego si articola in
modo complesso e finalizzato. Oltre alla guerra classica, rivoluzionaria e
sovversiva, nell’ ambito della strategia del debole al forte, la mina trova
ampio impiego nelle forme di guerriglia e di terrorismo generalizzato, come,
purtroppo, stà a dimostrare la guerra in Jugoslavia del 1992-1995.
Si fornirà quindi un quadro attuale di questo impiego (genio combat),
che rappresenta uno degli aspetti più inquietanti del “warfare” moderno.
La conferenza, che precede l’altra di questo incontro in cui verranno
descritte le varie tipologie delle mine,
con le caratteristiche e peculiarità, si concluderà con alcune esperienze
personali su e con questo tipo d’arma che l’autore ha vissuto nel corso delle
sue attività di peacekeeper nelle varie are di impiego.
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