PRESENTAZIONE
Il volume, terzo
della serie, riporta i contenuti dei seminari, delle conferenze e delle lezioni
che l’Autore ha tenuto, nel periodo tra maggio e dicembre 2015, sui temi legati
agli eventi che si sono succeduti negli stessi mesi dell’anno 1915.
È un modo per
ricordare efficacemente la data centenaria della Grande guerra, non però nella
sua globalità, ma nel fuoco di uno specchio convergente verso un definito
contesto spazio-temporale.
Sulla scorta dei
due volumi che l’hanno preceduto, anche questo mantiene l’architettura
adottata, un’architettura che vede l’allargamento e l’arricchimento dei testi e
dei contenuti, regalando così al lettore, “tout court”, quel senso di
continuità e di legame tra gli eventi bellici.
L’elemento di
novità di questo volume è rappresentato senz’altro dall’inquadramento dei fatti
avvenuti nelle Marche e nel risalto che si è voluto dare alle ripercussioni che la Guerra ha prodotto nella
Regione.
Fino ad ora si
era parlato degli eventi che hanno portato l’Italia ad entrare in guerra contro
gli Imperi Centrali, ora si parla degli eventi che sono stati “il vissuto della
guerra” sia per le Marche che per i marchigiani.
Una certa
attenzione viene poi posta dall’autore nello scrivere ancora di quei Reparti
italiani del Primo Conflitto Mondiale che furono in qualche modo associati al
territorio marchigiano a cui si sono aggiunti, in questo volume, la Brigata
“Messina” e la Brigata “Aqui”.
La Brigata
“Messina”, con sede ad Ancona, aveva alle sue dipendenze organiche il 93° e il
94° Reggimento rispettivamente ad Ancona
ed a Fano, mentre la Brigata “Aqui” aveva il suo 17° Reggimento di stanza ad
Ascoli Piceno.
Nel dare
continuità con quanto esposto nel primo volume, dello spazio è stato dedicato anche
ai volontari ed agli interventisti ed al comportamento da loro tenuto nei primi
mesi di guerra.
Inoltre il
lettore voglia considerare, come prima accennato, quale nucleo centrale del
volume la descrizione, ampiamente illustrata, di come la guerra abbia segnato profondamente
le Marche nelle sue varie province e delle
ripercussioni che da tale conflitto si ebbero in ogni strato della società, dando
al volume un aspetto così particolare e vicino, rispetto ai precedenti, alla
realtà regionale.
Chiude anche
questo volume il consueto corredo documentale che attinto, in gran parte, presso il Comando Militare Esercito della Regione
Marche, ne permea il nesso in un rinnovato connubio tra le Istituzioni ed i
cultori della materia.
Sicché,
sfogliando le pagine di questo bel testo di storia patria si avverte tangibile la presenza di un rinnovato senso civico di appartenenza
storico culturale agli eventi di allora e che sottolinea, inequivocabilmente, la
dedizione e l’impegno profusi dall’autore nel ricordare, a cento anni di
distanza, la guerra dei nostri padri.
Giorgio Clemente
Nessun commento:
Posta un commento