Assisi, 16 gennaio 2020
Cari Amici,
come già anticipato nella Custodia News del corrente mese, la presente e-mail ha lo scopo di lanciare i lineamenti preliminari del nostro prossimo incontro, che coinciderà con la 17^ Assemblea Annuale (Convention) della Custodia e che si terrà, secondo una recente consolidata tradizione, ad ASSISI, domenica 29 marzo prossimo venturo. La sistemazione logistica, anche per quest'anno, sarà nel nostro luogo di incontro tradizionale e cioè nell'Hotel VILLA VERDE, nel quale sono riuscito a bloccare, al momento 25 camere ai prezzi dello scorso anno ed a trovare anche la Sala Riunioni per la Convention !
Ecco, di seguito, i lineamenti generali della prossima escursione.
Venerdì 27 marzo 2020
Incontro dei partecipanti nella cittadina di VALLO di NERA, in Valnerina, per le ore 14.15, in provincia di PERUGIA. Il Comune umbro conta appena 352 abitanti ed è posto a 467 metri di altezza, in posizione dominante sulla sottostante Valnerina. Borgo d’Italia, si autodefinisce Amico delle api, nonché capoluogo del Tartufo e del Fior di Cacio.
Per raggiungere la Casa Comunale di VALLO di NERA:
provenendo da sud, da Terni, prendere la SS 3 Flaminia per SPOLETO, attraverso il Valico della Somma e, subito dopo la città di SPOLETO, imboccare la Galleria Forca di Cerro (SS 685) per Santa Anatolia di Narco. Da quest’ultima località proseguire verso nord sulla SS 685 e dopo qualche chilometro si incontrerà sulla destra la deviazione (Strada Provinciale 472/1), che sale fino al vecchio abitato di VALLO di NERA. Da questo bivio, proseguire di poco più avanti sulla stessa statale fino alla località BORBONEA, con il parcheggio sulla destra della strada e con la Scuola e la Casa Comunale sulla sinistra;
provenendo da nord, da Perugia-Foligno: prendere la SS 3 Flaminia per SPOLETO e qualche chilometro prima della predetta località, imboccare la Galleria Forca di Cerro (SS 685) per Santa Anatolia di Narco. Da quest’ultima località proseguire verso nord sulla SS 685 e dopo qualche chilometro si incontrerà sulla destra la deviazione (Strada Provinciale 472/1), che sale fino al vecchio abitato di VALLO di NERA. Da questo bivio, proseguire di poco più avanti sulla stessa statale fino alla vicina località BORBONEA, con il parcheggio sulla destra della strada e con la Scuola e la Casa Comunale sulla sinistra.
Per mangiare un boccone prima dell’incontro, ci sono diversi ristoranti e trattorie lungo la strada fra Santa Anatolia di Narco e Vallo di Nera, dove poter mangiare a prezzi ragionevoli.
Il programma della giornata prevede, per le ore 14.30, l’incontro nella Casa Comunale con la dott.sa Agnese BENEDETTI, sindaco di lungo corso, appena rieletto ed al suo 5° mandato di amministratore. Durante l’incontro, il Sindaco riceverà le insegne di Madrina d’Onore della Custodia. Dopo la cerimonia, i partecipanti saliranno in macchina fino al borgo antico di VALLO di NERA, di cui si hanno notizie risalenti al 1177, allorché era feudo del duca di Spoleto e conte di Assisi, Corrado di Urslingen o Hurslingen, detto “Moscaincervello”., In particolare, verrà effettuata la visita al sistema difensivo del borgo fortificato attuale, che va, più correttamente, riferito al 1217, quando il cardinale Jacopo Capocci concede agli abitanti dell’area il possesso del monte Flezano con il diritto di erigervi un castello. Vallo di Nera, nel corso del 1500, ha dato i natali ad un famoso brigante locale Petrone di Vallo di Nera, che dal 1521 al 1523 si rende padrone incontrastato del territorio. Successivamente il Gruppo potrà visitare la Chiesa di Santa Maria, che, recentemente restaurata dai danni del terremoto, presenta un preziosi ciclo di affreschi giotteschi fra cui la celebre “Processione dei Bianchi” di Cola di Pietro da Camerino, del 1401, una importante testimonianza del movimento religioso medievale dei Bianchi e la parrocchiale di San Giovanni Battista, purtroppo in restauro, con affreschi (Dormitio virginis nel catino dell’abside, citata nella Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine (Varazze), oltre ad Annunciazione, Battesimo e Santi) di Jacobus Siculus (Giacomo Santoro da Giuliana, seguace di Raffaello, nato nel 1490 e che ha operato dal 1524 al 1544, anno della sua morte, nell’Italia centrale). Al termine della visita, sulla base del tempo restante, potrà essere effettuata una sosta, sulla strada del trasferimento ad ASSISI, alle FONTI del CLITUMNO, famosa località ricordata nelle Odi Barbare del Carducci.
Arrivo per le ore 18.30 ad ASSISI presso il noto e sperimentato Hotel VILLA VERDE, per la sistemazione e la cena
Sabato 28 marzo 2020
Ore 08.15 partenza per l'escursione giornaliera nell’Alta VAL TIBERINA ed, in particolare, alla città di SANSEPOLCRO (AR), con arrivo nella località per le ore 09.10, dopo circa 85 Km. (il percorso é praticamente quasi tutto in superstrada, dall’Hotel fino a SANSEPOLCRO).
Dopo aver parcheggiato le autovetture nell’area che ci verrà indicata dal Comando dei Vigili Urbani (presumibilmente nell’area antistante il Centro Commerciale Val Tiberino o PAM, in via dei Montefeltro), si dovrà percorrere poco più di 100 metri a piedi per raggiungere il Palazzo dei Laudi, sede del Comune, dove avrà inizio la visita della città che prevede:
- ore 09.30, incontro con il 1° cittadino di SANSEPOLCRO (dott. Mauro CORNIOLI) per un saluto ed un breve inquadramento sulla città. Al Sindaco verranno consegnate le nostre insegne di Custode del Grifo Arciere;
- ore 10.15, visita alla città: Museo Civico, Duomo o Concattedrale, Casa di Piero della Francesca, San Francesco, Santa Maria delle Grazie, Fortezza Medicea, ecc., secondo un programma che ci sarà indicato dalla Segreteria del Sindaco. Di particolare rilievo, il Museo Civico, per le opere di Piero della Francesca, fra le quali il grande affresco della Resurrezione, oltre ad opere di Luca Signorelli, Raffaellino del Colle, Santi di Tito, Pontormo, Bassano, ecc..
- ore 11.50-12.30 tempo libero per shopping negli stand della concomitante fiera cittadina;
- ore 12.45 trasferimento in auto ad ANGHIARI ed al Ristorante “Il FANTASMA” del CASTELLO dei SORCI (Tel.: 0575 789066), non lontano dalla stessa ANGHIARI, dove potremo assaporare piatti della tradizione umbro toscana. Ho già definito il menù con la signora Veronica, che gestisce il Ristorante che prevede:
Antipasti misti della casa
Due primi, fra i quali un obbligatorio: tagliatelle della casa
Secondo: arrosti misti con contorno di insalata e/o patate arrosto
Acqua, vino e caffè e ciambelline o tozzetti con Vinsanto,
al prezzo di Euro 25.
Qualche cenno storico sulla città di SANSEPOLCRO
Comune decorato di Medaglia d’Argento al V.M. E’ stato diocesi indipendente dal 1520 al 1986 ed attualmente fa parte della Diocesi di Arezzo, Cortona, Sansepolcro ed ha dato i natali personaggi famosi delle scienze, delle lettere e delle arti, quali: Dionisio Roberti (1300-1342), teologo; fra’ Luca Bartolomeo Pacioli (1445-1517), matematico ed economista; Piero della Francesca (1416-1492), pittore; Matteo di Giovanni di Bartolo o Matteo da Siena (1428-1495), pittore; Raffaellino del Colle(1495-1566), pittore; Cherubino Alberti detto il Borgheggiano (1553-1615), pittore ed incisore; Santi di Tito (1536-1603), pittore ed architetto. L’origine di Sansepolcro sembra derivare dalla fondazione di una comunità monastica intorno al 10° secolo per opera di due monaci, reduci dalla Terra Santa. L’abbazia e la sua chiesa, dedicata al Santo Sepolcro viene menzionata in un documento dell’anno 1012 ed a partire dal 1038 si hanno riferimento all’abitato intorno all’abbazia che in tale data ottiene l’autorizzazione imperiale per una fiera annuale da tenersi agli inizi del mese di settembre. Il predetto borgo, denominato anticamente Burgus Sancti Sepulchri, alle dipendenza dell’imperatore germanico, si erige a libero comune nel corso del 1200 e nel corso di questo secolo si insediano a Sansepolcro gli ordini mendicanti. Ci sono state altre ipotesi sulla nascita della città, come quella che la località sia derivata da una città romana Biturgia (da cui l’appellazione impropria dei suoi abitanti Biturgesi), ma tale ipotesi è risultata senza fondamento.
Nel corso del 1300 la città passa inizialmente sotto il dominio di Uguccione della Faggiola, signore di Arezzo, quindi sotto la città di PERUGIA, poi sotto i Visconti e successivamente, verso la fine del secolo, sotto i Malatesta di Rimini. Nel 1441, termine del dominio nell’area da parte del Piccinino, Sansepolcro viene data in pegno, da papa Eugenio 4°, ai Fiorentini per la somma di 25 mila fiorini. Verso la fine del 1400 Sansepolcro passa sotto Nicolò di Braccio Fortebraccio, che la riconquista dopo un breve dominio di Bartolomeo d’Alviano. All’epoca il Borgo assume la caratteristica di una città turrita con circa una ventina di torri, pubbliche e private, fra le quali la celebre Torre di Berta (fatta saltare dai Tedeschi in ritirata nel 1944) che è stata a lungo il simbolo della città.
Nei secoli 14° e 15° la città conosce una situazione economica particolarmente florida grazie alla coltivazione del guado (per la fabbricazione del colore azzurro per la tintura delle stoffe) con la costruzione di numerose dimore nobili e di palazzi patrizi. Verso la metà del 16° secolo, Cosimo 1° de’ Medici farà adattare le mura della città (un trapezio irregolare) alle nuove tecniche militari ed in tale contesto vede la luce la Fortezza Medicea, su progetto di Giuliano da Sangallo. La fortezza, per le soluzioni adottate, si assomiglia a quella di Capua, con la presenza di baluardi stretti ed allungati, detti “a cuore”. Attualmente è proprietà privata. Nonostante un periodo di crisi economica, conseguente alla erezione di barriere doganali con il vicinissimo Stato della Chiesa, Sansepolcro viene riconosciuta con legge del 1º ottobre 1750 fra le città nobili del Granducato di Toscana. In effetti le 14 città toscane erano state suddivise in due classi: patrizie (secondo l'ordine di precedenza: Firenze, Siena, Pisa, Pistoia, Arezzo, Volterra, Cortona) e nobili (secondo l'ordine di precedenza: Sansepolcro, Montepulciano, Colle Val d'Elsa, San Miniato, Prato, Livorno e Pescia). L’aristocrazia delle prime sette era ripartita in patrizi e nobili, mentre le altre sette erano inquadrate in una sola classe: quella dei nobili, con un registro ufficiale della nobiltà.
Sansepolcro entra a far parte del Regno d’Italia il 17 marzo 1861, ottenendo nel 1935 la conferma del titolo di città.
Nel 1886 la costruzione della ferrovia Arezzo-Sansepolcro-Città di Castello-Gubbio-Fossato di Vico segna il primo passo verso il superamento dello storico isolamento, che era cominciato nel 16° secolo con l'accentuazione delle dogane tra Granducato di Toscana e Stato della Chiesa e l'accentramento del governo del granducato a Firenze. Nel corso del 20° secolo viene infine realizzata la Ferrovia Centrale Umbra (oggi in grave crisi), di cui SANSEPOLCRO è il capolinea nord. La ferrovia, insieme all’apertura della superstrada E45, ridanno alla città un certo slancio economico (BUITONI, ecc). Famosa a SANSEPOLCRO è la rievocazione storica in costume del Palio della Balestra, che si tiene agli inizi del mese di settembre.
Nel pomeriggio, sulla strada del ritorno ad ASSISI, effettueremo una breve sosta ad UMBERTIDE (l’antica Fracta), per una visita alla bellissima Cripta della Madonna delle Grazie (a 5 navate con tre absidi), dell’antica Badia di San Salvatore di Monte Corona, fondata dai camaldolesi di San Romualdo nell’anno 1008 e che fu diretta, nel 1050, da San Pier Damiani. In una parte dell'antica abbazia, oggi ha sede un'importante azienda agricola del gruppo Unipol-Sai. Con l'Unità d'Italia e l'esproprio in Umbria dei beni ecclesiastici, l’Abbazia passa sotto la proprietà della famiglia MARIGNOLI, poi, nel 1936, ne diviene proprietario il tenore Beniamino GIGLI. Dopo la seconda guerra mondiale diventeranno, in successione, proprietari della tenuta le famiglie AGNELLI e LIGRESTI.
Rientro in serata ad ASSISI per la cena.
DOMENICA 29 marzo 2020
Il programma della domenica, a parte l’Assemblea Annuale dell’Associazione, che avrà luogo all'Hotel VILLA VERDE, intorno alle ore 09.15, é ancora in fieri, ma prevede una delle seguenti possibili escursioni a seconda del tempo meteorologico:
Visita al Museo dei Mestieri ed alla ROCCA di ASSISI, oppure:
Escursione al castello di ARMENZANO, un storico borgo fortificato montano della Città di ASSISI, posto 10 km. a nord della città e costruito intorno alla torre del suo feudatario.
Per la tradizionale riunione conviviale l'orientamento é, a generale richiesta, quello di effettuarla, ancora una volta presso nostro ormai tradizionale Hotel Ristorante LA ROCCA di ASSISI, Tel. 075 812284 ! (menù in corso di trattativa), intorno alle ore 13.30.
Per poter procedere alle attività organizzative inerenti e per motivi di riserva dell’albergo, per la disponibilità complessiva delle camere disponibili, nonché per altri aspetti organizzativi di dettaglio, occorre che gli eventuali interessati all’operazione manifestino le loro intenzioni con una certa urgenza, con una e-mail, comunque entro il 7 febbraio prossimo venturo ai soliti indirizzi email maxtrimurti@gmail.com e domenici.leo@gmail.com.
Certo che non mancherete di partecipare in massa a questa nuova interessante possibilità di incontro, porgo a tutti Voi i miei più affettuosi e calorosi saluti.
Massimo IACOPI, Reggente
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