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martedì 22 settembre 2020

Tesi Materiali Disponibili Articoli Dardano Fenulli


Master di Storia MIlitare Contemporanea tesi di ricerca sulla figura e l'oèera di Dardano Fenulli

www.valoremilitare.blogspot.com

contatti ed info Direzione scientifica del Master: didattica.cesvam@istitutobastroazzurro.org


Dardano Fenulli, ufficiale di Cavalleria dell’Esercito, proveniente dai corsi regolari dell’Accademia Militare di Modena. Alla proclamazione dell’armistizio, l’8 settembre 1943, rivestiva l’incarico di vicecomandante della Divisione corazzata “Ariete”, dislocata nei pressi della capitale, che nei giorni 9 e 10 settembre, nelle stesse ore in cui il Re ed il capo del governo Badoglio si rifugiavano precipitosamente a Brindisi, ingaggiò accaniti combattimenti contro i tedeschi. Allorché, il 12 settembre 1943, questa grande unità fu sciolta,  il generale Fenulli entrò a far parte del Fronte Militare Clandestino, organizzazione militare della Resistenza romana guidata dal Colonnello Cordero Lanza Montezemolo. Senza perdersi d’animo, insieme ad altri militari, costituì efficienti bande armate che operarono a Roma e nel Lazio. Il suo impegno, purtroppo, durò pochi mesi, catturato dai nazisti fu imprigionato e torturato nel carcere di Via Tasso. Il 24 marzo 1944 fu portato alle Fosse Ardeatine e trucidato nella brutale rappresaglia che i tedeschi attuarono il giorno seguente all’azione gappista di Via Rasella. Decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione: «Vicecomandante della Divisione “Ariete”, prendeva parte ai combattimenti dei giorni 9-10 settembre guidando una colonna corazzata che si impegnava nei pressi di Ciampino e la cui ulteriore azione fu sospesa dal concluso armistizio. Dopo l’armistizio rimaneva a Roma per dedicarsi intensamente all’organizzazione della lotta clandestina. A tale scopo prendeva contatti con numerosi rappresentanti politici e militari esponendosi senza riguardo. Animato da purissimi ideali e da una ardente volontà di lotta si prodigava in ogni modo per organizzare in Roma e nel Lazio bande armate per la lotta contro i nazifascisti. Individuato ed arrestato e sottoposto a tortura dava ai suoi compagni di prigionia esempio di fortezza d’animo. Nelle Fosse Ardeatine faceva olocausto della sua nobile esperienza.»

Roma, settembre 1943-marzo 1944.

 

Osvaldo Biribicchi (osvaldobiribicchi@virgilio.it)




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