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mercoledì 24 aprile 2019

Vademecum IV Modulo La Grande Guerra



La Grande Guerra è proposta in due moduli che ognuno può interpretare a sua discrezione. Si consiglia di stare attenti alla sterminata biografia disponibile, soprattutto in occasione delle opere edite in occasione delle date centenarie. Spesso sono riproposti i temi della propaganda degli Imperi propaganda, che entrali, soprattutto quella austriaca, che è ben evidente che ha dato origine a “leggende nere”  ( quello della pace, dell’intervento americano, dell’affondamento della “Viribus Unitis, che poi sarà all’origine della cosiddetta “vittoria mutilata”, ma sopratutto quella in cui non esiste Vittorio Veneto, ovvero la battaglia finale con cui l’Italia vince la Prima Guerra Mondiale per tutta l’intesa sbaragliando sul campo l’Esercito austroungarico e costringendo la Germania a chiedere l’armistizio per non vedersi gli italiani in Baviera  con di fronte il nulla. Su questo punto sarebbero molto gradite tesi di approfondimento.

A  integrazione sussidiaria si indicano tre volumi dedicati alla Grande Guerra visti dal punto di vista particolare di una regione, le Marche. Non è una storia locale, ma si inserisce nel solco delle attività del Club Ufficiali Marchigiani, per una storia militare di regione, ovviamente integrata in quella generale della Nazione.




Si indica anche il Volume della Collana I Libri del Nastro Azzurro:

I Primi due Anni di Guerra 1915 -1916
Atti
 Convegno di Salò 1916







(centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



sabato 20 aprile 2019

Vademecum III Modulo L'Esercito italiano in età Umbertina




Elementi indicativi
L’Età umbertina, un modo che deve portare a riflessioni sulla condizione dell’Italia all’indomani della presa di Porta Pia, quando per questo intervento, ci si fece nemica la Francia i cui rapporti proseguirono, fino ad oggi, in termini di contrapposizione, in quanto la Francia si sentì tradita dagli accordi risorgimentale. Modulo deve essere posto alla base delle nostra politica coloniale, in cui la ostilità della Francia e della Gran Bretagna, peraltro in contrasto tra loro, porto ai disastri di Dogali ed Adua. Inoltre anni che influenzarono il 1914 e la nostra scelta di Campo nella Grande Guerra.
Una tesi sui rapporti tra Italia e Francia dallo schiaffo di Tunisi a Fachoda, con riflessioni sulle nostre sconfitte coloniali potrebbe essere di interesse.

In progress.

giovedì 18 aprile 2019

Vademecum II Storia del Risorgimento

MASTER DI I° LIVELLO IN
STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 -1960



Elementi indicativi
La riflessione successiva è quella dedicata al modulo di Storia del Risorgimento; che collega l’epoca napoleonica all’età umbertina. E’ incentrato su due momenti fondamentali, il 1860, l’”anno mirabilis” in cui si approfondisce la campagna “nella bassa Italia”. Si propone una riflessione su questa campagna e quella del 1866 in cui vennero meno tutti i fattori di successo del 1860. Erano scoparsi due uomini cardine: Camillo Benso conte di Cavour, anche ministro della Marina, e Manfredo Fanti, il fondatore dell'Esercito Italiano.

Un modulo che presenta, in specchio la ricostruzione di un evento militare che potrebbe essere preso a riferimento per la costruzione della tesi finale di laurea.



La tesi sostenuta in questa opera è basata sulla documentazione tattica degli avvenimenti
 Si sostiene che non fu una battaglia, ma un combattimento, 
che i Pontifici riuscirono a conseguire, con la sorpresa, 
 una vittoria tattica sul campo
 che non sfruttarono e persero il momento favorevole
che i Sardi seguirono gli avvenimenti e solo il giorno dopo, al momento della resa delle truppe a Loreto ebbero la percezione della vittoria
La vera battaglia fu quella per la conquista di Ancona, 
 di cui il combattimento di Loreto è propedeutico


Il volume è la prosecuzione della descrizione del testo precedente e descrive l'investimento dei due Corpi d'Armata al comando del Cialdini e del Morozzo della Rocca, che si riuniscono verso Ancona. Il 23 settembre 1860 il gen. Fanti riassume  il Comando di tutte le forze sarde contro la piazzaforte pontificia, compresa la flotta sarda la comando dell'Ammiraglio Persano. Dal 23 settembre iniziano le operazioni che portarono alla presa di Ancona, una operazione interforze degna di nota, con comando unico e direzione politica oculata e precisa . Tutto quello che non si verificherà nel 1866







La III Guerra di Indipendenza del 1866 è stata condotta senza il Cavour e senza il Fanti

Il volume qui presentato descrive le quattro battaglie

Custoza
Sedowa
Lissa
Bezzecca

Ove emerge la caotica situazione di comando, l'impiego errato delle forze,
la emarginazione delle forze volontarie
 ma sopratutto la mancata accettazione del piano di
 Giuseppe Garibaldi che, concentrati circa 10.000 volontari
 su Ancona, voleva portare la guerriglia in Dalmazia 
e puntare su Trieste  aggirando le difese austriache del Veneto


Testo in progress per inserimento copertina

1866. QUATTRO BATTAGLIE PER IL VENETO
LA III GUERRA DI INDIPENDENZA ED IL VALORE MILITARE 
Roma. Editrice Nuova Cultura, La Sapienza, 2019, 28 Euro.



(centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org)



mercoledì 17 aprile 2019

Vademecum I Metodo Storico

MASTER DI 1° LIVELLO IN
STORIA MILITARE CONTEMPORANEA 1796 - 1960

Elementi indicativi

Il percorso didattico proposto vede, dopo la riflessione su moduli di Geografia Militare e Geografia Per immagini che devono richiamare le nozioni acquisite le nozione di geografia in genere, prevede una riflessione sul Metodo storico, che si può considerare il primo step del master; una riflessione a tutto tondo con la indicazione di cogliere gli aspetti peculiari dei vari pensatori e studiosi citati. Utile potrebbe anche essere un allargamento verso le loro biografie di tutti loro e delle opere principali, che chi ha tempo potrebbe rileggere o leggere.


Alternando le varie lezioni, si propone di prendere nota ed acquisire quanto detto, in tema di Metodo Storico, nella parte seconda. Qui vi è la parte teorica, che deve sempre essere esplorata e considerata ed una parte pratica, di tecnica procedurale. Questa non va studiata ma solo tenuta presente e conosciuta, al fine di averla sottomano nel momento della costruzione di un evento militare. Quando si dovrà affrontare il problema della tesi, questo paragrafo sarà basilare.



LA RICOSTRUZIONE E LO STUDIO DI UN AVVENIMENTO STORICIO MILITARE,
di Massimo Coltrinari e Laura Coltrinari, Roma Società Editrice Nuova Cultura, Un. La Sapienza, Pag. 312, f.to 17x24 ISBN 978886134-2675, Euro 18,50


Il Volume si prefigge di fornire a studenti e ricercatori uno strumento utile al fine di ricostruire   e studiare, il più correttamente possibile, un evento storico- militare  proponendo un metodo di analisi consequenziale quale è il Metodo Storico. Prendendo a riferimento il fenomeno “guerra”, il volume propone schemi attagliati, anche in collaborazione tra loro, alla guerra classica, alla guerra rivoluzionaria e/o sovversiva, con le più varie eccezioni ed alle recenti “peace support operations” ove, per questo caso, i soggetti protagonisti passano da due a tre (parti in conflitto/forze di interposizione o di pace). Sono “note” e suggerimenti che ogni lettore può , anzi deve, interpretare secondo la sua creatività, nella più ampia accezione della libertà di studio e di pensiero, rispettando solo i criteri di scientificità e di coerenza. Un volume che vuole essere uno strumento, quindi più da consultare che da leggere. 






centrostudicesvam@istitutnastroazzurro.org