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mercoledì 30 gennaio 2013

Un numero molto tormentato.




Un numero molto tormentato. Agli amici: “warning”. La “ perla” dei carabinieri svizzeri è significativa.
Nonostante le grandi proclamazioni, la Rivista ha sempre avuto una vita difficile all’interno della Associazione. Da ultimo sono saltati equilibri con la Tipografia per una iniziativa maldestra messa in atto dalla Segretaria Generale. Si era raggiunto con il Sig Iuppa una serie di “gentlemen’s agreement” frutto della decennale collaborazione e soprattutto dalla grande simpatia con cui Iuppa, padre e figlio, hanno sempre guardato alla nostra iniziativa. Questo  permetteva di realizzare cose che altrimenti sarebbero costate sia in termini finanziari che di tempo. Grazie a chi ha un nome e cognome anche questo è andato in frantumi. Questo numero è stato ristrutturato tre volte, in quel solco di chi pretende tanto, non ha  risorse e pretende prodotti “just in time”, ma soprattutto non rispetta il lavoro degli altri, parlando dopo e non prima. Ringraziamo tutti gli amici che collaborano con la Rivista della loro comprensione e della loro pazienza,oltre che dell’affetto dimostrato. L’ultima “perla” in ordine di temo. Ci si è strappati le vesti perché si è pubblicato un articolo su questa rivista riguardo i Carabinieri Svizzeri. I “vociantes” forse non sanno che hanno avuto un ruolo  questi Carabinieri in merito all’internamento italiano in Svizzera; il Savoia Cavalleria è stato internato in Svizzera il 12 settembre 1943 e poi, il 25 Aprile 1945 è rientrato a Milano è a tenuto, fronteggiando i Partigiani, Milano. Questa è Storia della Guerra di Liberazione o no? Ma le critiche distruttive arrivano a bordate, e a questo si deve essere preparati.“Warning” dunque, e tenere sempre presente quale “audience” abbiamo di fronte.
Accanto a questo, stanno emergendo atteggiamenti che alimentano progetti da mille e una notte, che necessitano di  decine di migliaia di euro; progetti editoriali di respiro nazionale ed internazionale,
manifestazioni, convegni, idee a largo raggio,  in una situazione finanziaria  che da tutte le fonti non fa altro che essere nera. E’ facile prevedere che i fondi per la Rivista verranno a mancare già dal prossimo 2013, nonostante che l’Associazione disponga ( maggio 2012 di oltre 140.000 euro), in un solco di negazione di fondi che è persistente dal 2006 ad oggi. Fino al 2012 è andata bene, ma quanto è successo in estate non lascia spazio ad illusioni. Pertanto a tutti gli amici di Secondo Risorgimento un “warning”: ogni numero potrebbe essere il penultimo; l’ultimo è già pronto. Che riporta gli Indici della Rivista, come “memoria”per le future generazioni. Quindi prima di inviare note e contributi tenere presente questo: potrebbero essere non pubblicati a stampa. Noi faremo il possibile per dare la massima chiarezza, ma nonostante ogni buona volontà, non possiamo rispondere delle azioni di altri. Con la sempre sincera amicizia  e chiarezza di sempre.                    La Direzione.

(La Sezione Studenti e Cultori, sempre con la sua dizione "costituenda" dopo i noti fatti del 23 maggio 2012, ha massicciamente contribuito alla edizione di questo numero. Un particolare ringraziamento va al dott. Federico De Rienzi per il suo articolo dedicato alla divisione turkmena in Italia nel 1943.1944 ed lla Dottoressa Eva Saeva per la sua nota sul Caucaso (riportata cnhe nella sua lingua madre, il bulgaro.)

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