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martedì 19 febbraio 2013

Il Blog del Centocinquantesimo "Montello"

2012: tante luci, troppe ombre

Il quarto anno di vita del nostro Blog si è appena concluso.
Il 2012 è stato un anno ricco di eventi; sarebbe stato un anno da ricordare tra quelli più significativi, se l’ombra nera della scomparsa del nostro amato Comandante, Alessandro Duranti, non ne avesse offuscato, praticamente cancellato, la gioia.
Con Lui, è scomparso l’ultimo punto di riferimento di un periodo, entusiasmante, della nostra vita: l’ultimo cordone ombelicale con un passato irrepetibile che ha condizionato l’esistenza di tutti Noi.
In questo 2012, il 150° “Montello” è stato protagonista attivo di iniziative che non trovano eguali negli altri Corsi.
Si è incominciato con il doveroso saluto al nostro Capo Corso che lasciava il Servizio attivo; poi sono venute  le “Vacanze sarde”, splendidamente e perfettamente organizzate da Piero Franco; si è proseguito con la meritoria raccolta-fondi a favore  della “Junior Finale”, culminata e suggellatacon la cerimonietta in Accademia, sicuramente “semplice nella forma ma profonda nel significato”; si è concluso con “l’Addio alle Armi” che ci ha visti, commossi partecipanti, uniti al cospetto della Sacralità del Milite Ignoto.
E’ evidente che tutte queste iniziative non avrebbero potuto raccogliere l’adesione della totalità, per motivi vuoi finanziari, vuoi motivazionali, vuoi di età; motivi, certo, tutti legittimi, tutti “giustificabili” che, però, perdono molto del loro valore se rapportati alla finalità dell’iniziativa.
Prendiamo la nostra “Facciamo giocare i ragazzi” che avrebbe dovuto sconvolgere le coscienze di ognuno, inducendo una spinta partecipativa spontanea ed immediata, tale da far compilare bonifici a spron battuto,  senzase e senza ma; eppure la risposta è stata fiacca, stiracchiata, talvolta “spintanea” e comunque  tale che non ci avrebbe permesso di raggiungere una cifra decorosa senza le generose donazioni “esterne”. Diciamocelo, Ragazzi: non ci abbiamo fatto una bella figura, anche perché le “pensioni” che percepiamo ( e che sappiamo l’uno dell’altro)  ci avrebbero consentito di avere ben altro peso!
Ma, se questo (gretto) episodio può esser rapportato alla lunghezza del “braccino” di ciascuno, riesce difficile trovare “giustificazioni” alla scarsa partecipazione al Raduno ottobrino che era stato indetto per dare testimonianza, nel luogo più sacro alla Patria, di una vita vissuta  nel rispetto di quel Giuramento prestato quarantaquattro anni prima.
Si pensava, infatti, che uomini che, a prescindere dalla durata,  avevano avuto il privilegio di indossare l’Uniforme sentissero l’imperativo morale di “riconsegnare” simbolicamente quell’uniforme a Colui che li rappresenta tutti.
Purtroppo, non è stato così; purtroppo, a fronte dei pochi che “avrebbero voluto manon hanno potuto”, ci sono stati molti che “avrebbero potuto ma non hannovoluto”, senza avere nemmeno la dignità di rispondere all’invito, magari adducendo una delle tante scusanti che l’età ci mette a disposizione.
Sinceramente, si è portati ad un moto di pietosa comprensione nei loro confronti; una profonda pietà per l’occasione che hanno volutamente gettato al vento e che, ahiloro, non potranno più cogliere.
Questi preoccupanti e pericolosi scricchiolii nella tanto decantata “saldezza” del Corso hanno avuto, purtroppo, un brutto epilogo in occasione della scomparsa del Comandante.
Nonostante infatti, tuttifossero stati avvertiti, nonostante la triste notizia fosse stata pubblicata sul Blog, nonostante tutto questo, nemmeno il 10% è riuscito a trovare due minuti due da dedicare ad un Suo necrologio scritto che poi avrebbe costituito una raccolta da inviare a Figli, quale ultima testimonianza del nostro affetto e della nostra gratitudine nei Suoi confronti.
Vabbè che la posta elettronica non tutti la aprono, vabbè che il Blog pochissimi lo leggono, vabbè tutto quello che vi pare ma….possibile che in tutte e tre dicasi tre manifestazioni dove avrebbe dovuto essere straripante il trasporto, l’afflato morale, possibile che ci sia stato un siffatto menefreghismo? Possibile che la grande maggioranza abbia preferito chiamarsi fuori o meglio, rimanere nel suo baccello di egoismo? O, magari, si è trattato di un preoccupante ma significativo segnale che quel “meraviglioso” con cui amiamo autodefinire il Corso, forse, sarebbe meglio ridimensionarlo?
In questo, per certi versi sconsolante contesto, non si può dimenticare la scarsa –ma grandemente qualificata- partecipazione al Blog; questo strumento che ci eravamo regalati, demandandogli l’arduo compito di mantenere vivi e saldi antichi legami, rinnovati in occasione dei Quarantennali. Anche in questo settore, non è che le cose siano incoraggianti: coloro che intervengono sono sempre gli stessi e decisamente pochini,  anche se quanto da Loro esternato ha sempre costituito eccellente base di interessanti e proficue discussioni, nonché occasione di approfondimento culturale.
Ciò non significa che molleremo, anzi; anche se rimanesse solo uno ad intervenire, continueremmo lo stesso a tenerlo in vita, perché, forse, è l’unica fiammella che ci permette di ricordare il grande incendio che ci coinvolse tutti il 22 ottobre 1968.
In definitiva, il 2012 è stato un anno decisamente entusiasmante sul versante propositivo ma, onestamente, deprimente su quello partecipativo e non solo fisicamente.
In genere, difronte a simili conclusioni, si fanno auspiciper un miglioramento futuro; ce lo auguriamo di vero cuore ma…potremo reggere la concorrenza dell’anagrafe e dell’egoismo?!
Q.d.B.

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