MEMORANDUM.
30 aprile 2012
Il rinnovo delle Cariche Associative avvenuto al Consiglio Nazionale di Chianciano è l’occasione per formulare un programma triennale delle attività della Associazione. Tale programma non può non prendere le mosse dalla Mozione Finale del Consiglio che testualmente recita:
´IL CONSIGLIO NAZIONALE,
DOPO AVER RESO OMAGGIO AL MEDAGLIERE,
RICORDATI I SOCI SCOMPARSI ,
POSTO UN DEFERENTE SALUTO ALLA MEDAGLIA D’ORO PAOLA DEL DIN
PRESO ATTO DELLE VOTAZIONI ODIERNE,
DECIDE,
ALLA VIGILIA DEL 70°ANNIVERSARIO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1943-1945,
DI DEDICARE OGNI SFORZO AFFINCHè QUESTA GLORIOSA RICORRENZA DEL SECONDO RISORGIMENTO VENGA VALORIZZATA COME RACCORDO AL PRIMO RISORGIMENTO GIA’ CELEBRATO CON IL 150 ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA.
QUESTO NOSTRO IMPEGNO DEVE SOPRATTUTTO METTERE IN RISALTO IL PRIMATO STORICO DELLE FORZE ARMATE COME PREROGATIVA PRINCIPALE
DEL PRIMO E DEL SECONDO RISORGIMENTO
PERCHE’
NEL PRIMO LE FORZE ARMATE HANNO UNIFICATO L’ITALIA,
NEL SECONDO, CON LA LOTTA AL NAZIFASCISMO, HANNO RISPRISTINATO
IL TRINOMIO LIBERTA’-UNITA’-INDIPENDENZA CONSACRATO NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA.
IL CONSIGLIO NAZIONALE,
AUSPICA ALTRESI,
CHE LE CITTA’ ITALIANE MEDAGLIE D’ORO AL VALOR MILITARE E CIVILE
PRENDANO PARTE, CON I LORO SINDACI E CITTADINI, ALLA RIEVOCAZIONE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE IN SOLIDALE SINTONIA CON I COMBATTENTI CHE HANNO LIBERATO QUELLE CITTA’ MARTIRI DELLA CAMPAGNA 1943-1945.
IL CONSIGLIO SALUTA OGGI IL SINDACO DI MIGNANO MONTELUNGO, CAMPO DI BATTAGLIA DEL I RAGGRUPPAMENTO MOTORIZZATO, NOSTRO GRADITO OSPITE AL CONVEGNO DI CHIACIANO
IL CONSIGLIO NAZIONALE,
ESPRIME
IL SODALIZIO PERMANENTE NEL QUALE ESSI POTRANNO E VORRANNO CONFLUIRE PER CONTINUARE LE NOSTRE OPERE DI VALORIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA DI LIBERAZIONE DEL NOSTRO PAESE ED
AUSPICA
INFINE, CHE OGNI SFORZO VENGA COMPIUTO PER CORROBORARE LA NOSTRA RIVISTA
“IL SECONDO RISOGIMENTO D’ITALIA”,
CHE, SOPRATTUTTO NEL 70° ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA SUL NAZIFASCISMO, CONTINUERA’ AD ILLUSTRARE, COME NOSTRO PORTUALE CULTURALE, MOMENTI SALIENTI DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE.
L’ASSEMBLEA APPROVA CONUN APPLAUSO. ´
Sulla base di questa mozione si propongono per la discussione e il dibattito le seguenti linee guida volte alla formulazione di un documento programmatico che serva di base alla attività della Associazione.
1. La base di ogni attività deve vedere prevalere lo spirito Associativo, ispirato agli ideali ed ai fini che sono indicati nello Statuto. Centrale deve essere il rispetto per gli Ex Combattenti nella loro interezza; come corollario deve prevalere il rispetto e l’omaggio a tutti loro. Questo deve essere supportato dai principi che regolano la vita del Militare in quanto tale affinche l’Associazione mantenga il suo spirito militare e quindi la sua caratteristica di associazione combattentistica. Deve prevalere la componente militare, intesa questa nello spirito dell’art. 52 e del art.11 della Costituzione. Eventuali derive verso altre forme associative devono essere contrastate in quanto porterevvo su altre terrini la stessa Associazione.
2. Tutte le attività della Associazione devono essere apolitiche. Qualsiasi forma di apparentamento diretto e indiretto con le attività di qualsiasi partito politico deve essere contrasta. Ogni suo socio, in particolare chi riviste cariche associative, deve astenersi di fare politica in Associazione o utilizzando l’Associazione. Gli aspetti ideologici che sottengono alle attività devono essere ignorati. Chi desidera impegnarsi in politica ha altri posti ed altre associazioni su cui attuare questo suo impegno.
3. La lealtà deve prevalere su ogni attività della Associazione. L’interesse associativo deve prevalere su ogni latra cosa. L’impegno che si profonde nella attività della Associazione non deve avere un tornaconto. Sacrifici, dedizione ed altro non possono essere compensate con retribuzioni di qualunque specie. Eventuali rimborsi devono essere minimali e volti a sostenere l’impegno, ma non devono essere intesi come assegni o contributi di carattere remunerativo. Ovvero l’Associazione deve essere un luogo di impegno sociale e patriottico, non un luogo di lavoro.
4. L’Autorità del Presidente Nazionale e del Suo vicario non deve essere mai messa in discussione. Tutte le attività che vi si svolgono devono essere intese concordate ed attuate in base ad un programma annuale su cui si innestano i programmi settoriali e locali, al fine di dare una immagine generale univoca della Associazione
5. Nell’ultimo trienni si sono verificate delle dicotomia nella realizzazione dei progetti, alcuni dei quali sono stai bloccati ( Vds convegni, edizioni ecc.) in virtù di un malinteso senso di risparmio, che contrasta con i fini statutari e soprattutto con le finalità che il Contributo Statale richiede. Questo in gran parte è dovuto, tra l’altro, alla riunione in un'unica persona della Carica di Segretario generale e Tesoriere, che ha fortemente limitato l’azione del presidente Nazionale, portando l’Associazione a curare la propria sopravvivenza in termini finanziari tralasciando ogni altra iniziativa. Da quei ne è disceso che molte sezioni hanno perso il contatto con la Presidenza Nazionale e si sono disciolte; di contro altre hanno sostituito la Presidenza nazionale nell‘attività statuarie.
Sulla base di queste considerazioni, in vista del 1912, 70° anniversario delle vicende della crisi armistiziale, che generarono la Guerra di Liberazione, è auspicabile, in vista della stesura del programma attuativo per questa data anniversaria prenda in considerazione i seguenti punti
1. Separazione della carica di Segretario Generale da quella di Tesoriere.
In particolare sia nominato un Segretario generale di rango elevato ( ammiraglio, ambasciatore generale). Anche a Chianciano si è visto che Ufficiali Generali di alto profilo sono disposti ad impegnarsi per l’Associazione avanzando candidature alle cariche Associative..
Ovvero che la carica, in vista della data anniversaria del 70° della crisi armistiziale sia assunta dal Presidente Nazionale Vicario. In questa ipotesi il Presidente Vicario- Segretario generalei nomini un ufficio di presidenza a cui si chiamano personaggi di rilievo, di fiducia del Presidente vicario stesso.
2. Nomina del Tesoriere. La carica sia assunta da persona che esegua solamente le attività contabili-amministrative e non abbia alcuna incidenza sull’impiego operativo dei fondi e soprattutto con la sua azione non contrasti l’azione del Presidente in modo diretto ed indiretto. Ovveero confermare chi la ricopre.
3. Maggiore partecipazione dei rappresentanti di regione Militare, che svolgano una supervisione fattiva sulle Sezione. Da qui la necessità di un censimento reale e fattivo dei componenti reali della Sezione al fine di avere una esatta fotografia della Associazione.
4. Revisione della partecipazione alla cerimonia militari, onde evitare il fenomeno del turismo militare. Organizzazione di Manifestazioni che siano a titolo Oneroso per i partecipanti, come da Disposizione del Ministero della Difesa.
5. Potenziamento delle Attività Editoriali secondo i programmi in essere. Progetto Storia in laboratorio
6. Revisione dello Statuto. Inserimento dell’Arma dei carabinieri come Forza Armata; enunciazione del principio che, con la Associazione rimane in essere fino a che l’ultimo dei Combattenti della Guerra di Liberazione rimane in vita; dal giorno dopo la Associazione inizia la fase di chiusura, confluendo nella Fondazione con una procedura da stabilirsi già da adesso gestita dal presidente Vicario. Rifiuto totale di inserire come soci altre figure che snaturerebbero l’Associazione stessa (es. militari in missione di pace ed altro)
7. Improntare tutta l’attività della Associazione al principio “Dalla testimonianza alla memoria”
8. Attivazione dei Soci Collettivi, come da attività del segretario pro tempore Gen. Scarpa
Ogni componente la Sezione è invitato al dibattito su queste basi esposte nel documento di cui sopra.
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