Il secondo dopoguerra rappresenta l’epoca che doveva aprire
una nuova era, quella della pace, ma che in realtà non cambia minimamente la
situazione creata nell’ambito della Conferenza di Pace di Wersailles del
1919-1920. La seconda Guerra mondiale ha determinato la globalità delle
relazioni internazionali; ha cancellato il mondo eurocentrico, ha messo le
premesse per la fine del colonialismo europeo, ha decretato la nascita di due
potenze, poi chiamate Super potenze, ed ha inaugurato una nuova guerra che è
stata definita “fredda” in relazione al fatto che è comparsa sulla scena
mondiale un’arma che impedisce l’uso della guerra come la soluzione di
conflitti politici, l’arma atomica. Fino al 1945 Clausevitz era dominante: la
guerra è la continuazione della politica con altri mezzi. Ora questi altri
mezzi, che poi non è altro che la guerra classica, non sono più praticabili ai
massimi livelli. Si possono avere le guerre rivoluzionarie o le guerre
sovversive, ma non più la guerra classica con l’uso di tutti i mezzi a disposizione. I primi venti
anni di questa situazione sono commentati nel modulo e posti alla riflessione.
Sono anche la premessa al Master gemello a questo, nel quadro della Rivista “Quaderni”
del Nastro Azzurro ( che come noto si divide in Il Mondo da cui veniamo: La
Memoria; il mondo in cui viviamo: la realtà oggi) , che ha per titolo “Politica
militare Comparata. Dottrine, Strategie, Armamenti dal 1960 ad oggi”. Un modulo
che è posto per la riflessione sulle conseguenze della seconda guerra mondiale,
che non ha risolto nessun problema, li ha solo posti in modo diverso.
in progress
(centrostudicesvam@istitutonastroazzurro,org)
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